Il Veneto è famoso per le montagne, le città d’arte come Venezia e Verona (per citarne alcune), i laghi e il mare, i borghi murati e gli altopiani. Ma, soprattutto, per l’abbondanza di ville (spesso palladiane), castelli e dimore storiche.
A pochi passi da casa mia ne ho scoperto una molto interessante e particolarmente imponente: il Castello del Catajo.
Situato a Battaglia Terme, in provincia di Padova, è definito “La Reggia dei Colli Euganei” poiché immerso nella splendida cornice dei Colli Euganei che si possono ammirare, dalle terrazze del castello, in tutto il loro splendore.
Tra l’altro è una delle dimore storiche più vaste e insolite del rinascimento veneto, unendo arte e architettura in un connubio perfetto.
Ho avuto il piacere di fare una visita guidata negli interni e, dunque, ora scopriremo insieme come visitarlo e tutte le informazioni sul Castello del Catajo, le visite guidate, cosa vedere e consigli utili.
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
Castello del Catajo: un po’ di storia
Il Castello del Catajo deve la sua costruzione, cominciata nel XVI secolo, alla famiglia Obizzi, originaria della Borgogna (Francia).
Catajo significa letteralmente “casa sul Canale”, infatti proprio vicino all’ingresso vi è un canale. Secondo alcuni, invece, il Castello del Catajo sarebbe la copia della reggia del catai, palazzo imperiale cinese descritto da Marco Polo nella sua opera Il Milione.
Il castello, come ho anticipato prima, è una costruzione insolita e la sua architettura rappresenta un’eccezione rispetto alle costruzioni dell’epoca. Pur avendo le forme e la mole di un castello, in realtà non lo è, poiché gli Obizzi lo hanno concepito come una villa sfarzosa, una dimora per la villeggiatura estiva in cui si organizzavano grandi feste e che doveva lasciare a bocca aperta il visitatore.
Il castello nel corso degli anni ha subito diversi ampliamenti, ma il nucleo più antico è la Casa di Beatrice costruita all’inizio del XVI secolo come una semplice casa di villeggiatura per la famiglia Obizzi.
Il Catajo è stato addirittura assegnato come riparazione dei danni di guerra al governo italiano, dopo la Prima Guerra Mondiale. Nel 1929 lo acquistò la famiglia Dalla Francesca che lo trasformò in un’azienda agricola per la coltivazione del tabacco.
Nel 2015 è stato acquistato da un imprenditore di Treviso Sergio Cervellin, tutt’ora proprietario, che ha iniziato anche i lavori di restauro (che dovrebbero terminare nel 2040!) per riportarlo al suo antico splendore.
Castello del Catajo: visite e luoghi d’interesse
Il Giardino delle Delizie
La prima cosa che ho visto del Castello del Catajo è il Giardino delle Delizie. Si accede da una scenografica scala posta proprio di fronte all’ingresso del castello e dalla quale, tra l’altro, si può osservare dall’alto il viale principale del giardino: è un bel colpo d’occhio!
Nel giardino spiccano due belle fontane, un’esposizione di piante di agrumi in vaso e una peschiera circondata da magnolie.
Si conservano qui tre tra gli alberi più importanti d’Europa: una sequoia gigante (di così grandi le ho viste solo allo Yosemite Park!) e due gigantesche magnolie del Settecento, tra i primi esemplari importati dagli USA.
Bellissima, inoltre, l’antica galleria di carpini, tunnel di alberi intrecciati che consentiva alle dame di passeggiare all’ombra.
Il Giardino delle Delizie ha subito nel tempo diverse trasformazioni, arricchendosi nella seconda metà del XVIII secolo di rarità botaniche, statue e reperti archeologici. Purtroppo è stato spogliato di tutto nella seconda metà dell’Ottocento e, solo nel 2016, c’è stato il recupero totale dell’antico roseto, dei sentieri e degli alberi, nonché tutte le fioriture.
Spesso è utilizzato, insieme ad alcune sale interne, come location per eventi. Un posto molto suggestivo!
Scalinata esterna e Cortile dei Giganti
La visita guidata fra le meraviglie del castello comincia proprio dalla scalinata esterna, una scala molto particolare perché a “cordolo”, pensata per essere salita a cavallo e non a piedi. Tutte le scale qui sono così! Devo ammettere che con i tacchi ho avuto difficoltà a percorrerle, in compenso mio figlio si è divertito molto 😉
Questo tipo di scala serviva per non far scivolare i cavalli che potevano salire fino alle terrazze superiori e alle sale. Una cosa particolare che lasciava sbalorditi gli ospiti!
Dall’alto della scala si ammira bene il Cortile dei Giganti, creato nel XVIII secolo per ospitare rappresentazioni teatrali e spettacoli. Il cortile poteva essere riempito d’acqua divenendo una vera e propria piscina, questo grazie a un sistema di condotte che lo mettevano in comunicazione con la peschiera situata nel Giardino delle Delizie.
Le pareti delle mura che circondano il cortile erano state interamente affrescate, in occasione del matrimonio fra Pio Enea II e Lucrezia Dondi dell’Orologio, con dei giganti, ovvero uomini alti quattro metri che portavano i vari stemmi delle famiglie imparentate con gli sposi.
Furono poi ricoperti con intonaco nel XIX sec dalla famiglia Asburgo-Este e, solo nel 2018, sono stati riportati alla luce alcuni pezzi, grazie a dei restauri, che si possono ammirare passeggiando lungo la via centrale del cortile.
La Grande Terrazza
La visita continua percorrendo altre scalinate sempre “a cordolo” per giungere alla Grande Terrazza. Uno spazio ampio e aperto creato come sala da ballo, utilizzato nelle calde sere d’estate.
Avvicinadomi alla balaustra ho potuto godere del vasto panorama offerto sui Colli Euganei e sul cortile del castello. Spettacolare!
Spesso nel Cortile dei Giganti “allagato” venivano organizzate delle naumachie (spettacoli in cui si simulano delle battaglie navali) e le persone si affacciavano proprio da questo terrazzo per godere della rappresentazione teatrale dall’alto.
Piano nobile e sale affrescate
Dopo aver visto la terrazza comincia l’esplorazione delle sale interne interamente affrescate. Sono davvero splendide, una più bella dell’altra!
Tra l’altro, consiglio vivamente di utilizzare l’audioguida o fare una visita guidata (ti dirò tutti i dettagli più avanti) perché ti verranno raccontati aneddoti e curiosità su ciò che accadeva all’epoca, alcuni piuttosto divertenti.
Le stanze prendono il nome dagli affreschi presenti all’interno: ad esempio c’è la Sala dell’Albero Genealogico, la prima, dove domina il dipinto dell’albero genealogico della famiglia Obizzi opera di Zelotti, collaboratore del Veronese.
Poi ci sono la Sala dei Papi e altre dedicate a famiglie nobili come i Ferrara e i Dè Medici. Molto interessanti le sale dove sono rappresentate delle allegorie, come la “stanza della prudenza e della pace” e la Sala San Marco. E splendidi anche i caminetti presenti quasi in ogni stanza dipinti sul davanti.
Info: nelle sale interne è vietato scattare foto e fare video; mentre nei giardini, sulla terrazza e tutti gli esterni si possono fare.
Terrazza Ducale
Eccoci infine su un’altra terrazza voluta dalla famiglia Asburgo Este, proprietaria del castello nell’Ottocento, al fine di accogliere sovrani e visite di stato.
Sulla Terrazza Ducale si realizzò una festa memorabile in onore della visita al Catajo degli Imperatori d’Austria, rimasta nella storia per il grande sfarzo e opulenza.
Nel cortile dei Giganti si tenne l’ultima naumachia che gli ospiti poterono osservare dall’alto, affacciati dalla balaustra del terrazzo.
Curiosità: per la visita degli imperatori d’Austria si costruì appositamente il Castelnuovo, con camere da letto per accogliere tutti gli aristocratici e diplomatici al seguito degli imperatori. E tutto questo per soli tre giorni!
La visita guidata al Castello del Catajo si conclude all’ingresso per vedere il Cortile dei Giganti (di cui ho già parlato prima) e la Fontana dell’elefante. Questa è una monumentale scultura situata ai piedi della scalinata esterna, opera dello scultore romano Lattanzio Maschio, che gli Obizzi fecero realizzare per sancire il legame del Catajo con l’oriente.
La curiosità è che, all’epoca, l’elefante era un animale sconosciuto in Italia tanto che, lo scultore, sapendo di dover realizzare un animale proveniente dall’oriente lo fece con gli occhi a mandorla!
Castello del Catajo: visite guidate e informazioni utili
Il Castello del catajo si può visitare con una visita guidata, come ho fatto io, della durata di circa 50 minuti. Oppure con audioguida che ti consente di scoprire anche alcune stanze in più come l’Armeria, la Stanza del Plastico e la Casa di Beatrice (durata 60 minuti).
- Orari: da aprile ad agosto 15:00-19:00 / Da novembre a marzo 14:30-18:30
- Costi: €15,00 Intero con visita guidata / €9,00 Intero con audioguida
- Dove si trova: il Castello del Catajo si trova a Battaglia Terme, a pochi minuti dalle città termali di Abano e Montegrotto, e a circa 20 km da Padova. Visualizza sulla mappa
Al castello si organizzano matrimoni, eventi aziendali e ricevimenti. Con le sue terrazze, le sale affrescate e l’affascinante giardino gli eventi avranno una cornice davvero eccezionale!
Inoltre, si organizzano attività didattiche come laboratori, workshop e giochi didattici per far rivivere la storia anche ai più piccoli.
→ La maggior parte delle visite sono su prenotazione. Per informazioni su costi, orari ed eventi ti invito a guardare sul sito ufficiale castellodelcatajo.it.
Il mio racconto sul Castello del Catajo, le visite guidate e tutti i suoi luoghi di interesse termina qui. Spero di averti fatto scoprire qualcosa in più di questo posto e averti portato con me nell’elegante mondo aristocratico.
Conoscevi questo castello? Fammelo sapere nei commenti!
Post in collaborazione con il Castello del Catajo
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