“La porta più bella aperta sull’Italia”. Così Gorizia è stata definita dal pittore e scultore tedesco Max Klinger per la bellezza dei suoi paesaggi, il clima mite e l’atmosfera rilassata che si respira.
Gorizia è una città con un fascino mitteleuropeo dove culture ed etnie si incontrano e mescolano, poiché situata nell’estremo lembo nordorientale d’Italia.
Infatti, ha avuto anche una storia travagliata perché da sempre città contesa al confine: fino alla Prima Guerra Mondiale apparteneva all’Impero Asburgico, poi passò all’Italia ma fu divisa alla fine della Seconda Guerra Mondiale da un muro con la parte slovena.
Questo fu abbattuto solo nel 2004 e una targa metallica in Piazza Transalpina, come vedremo dopo, ricorda quel momento.
Spesso viene eclissata da altre città del Friuli Venezia Giulia, prima fra tutte Trieste. Però Gorizia ha tanto da dare, e la nomina a Capitale Europea della Cultura 2025 la aiuterà a farsi scoprire e ammirare.
La città non è molto grande e si può visitare in un giorno, ma io ne consiglio almeno due per vederla con calma.
Vediamo insieme i luoghi d’interesse di Gorizia, cosa vedere e consigli utili per non perdere nulla.
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
Cosa vedere a Gorizia in un giorno: ecco tutti i luoghi d’interesse
Piazza della Transalpina
La prima tappa del mio viaggio è stato Piazza della Transalpina, con la famosa stazione della linea Transalpina, creata 1906 per collegare Vienna a Trieste. Attualmente i treni storici a vapore percorrono questo tratto per portare i turisti da Gorizia al Lago di Bled.
La piazza è famosa per essere divisa tra Gorizia, in Italia, e Nova Gorica in Slovenia.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale venne divisa proprio fisicamente dal cosiddetto “Muro di Gorizia”. Fu solo nel 2004, con l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea che il muro fu abbattuto.
Per commemorare quanto accaduto è presente oggi una targa con una linea che separa i due Stati: insomma, si può in pratica stare con un piede in Italia e uno in Slovenia nello stesso momento!
Nella Stazione della Transalpina oggi è allestita una sala espositiva dedicata alla storia del confine, mentre in piazza si tengono eventi e manifestazioni.
Conoscere la storia di questo confine e visitare questa “apparentemente” umile piazzetta ti da un certo effetto. Ti fa apprezzare l’Europa aperta e libera, qualcosa a cui difficilmente si pensa. Senza dubbio una delle cose da vedere a Gorizia in un giorno, non perderla!
Tips: la piazza si trova a circa 1.5 km dal centro e, quindi, se non sei un grande camminatore conviene andarci in auto e poi tornare in prossimità del centro per parcheggiare. Di parcheggi se ne trovano diversi!
Piazza della Vittoria e Chiesa di Sant’Ignazio
Dopo aver visitato la storica Piazza della Transalpina ho cominciato a esplorare il centro storico di Gorizia partendo da Piazza della Vittoria, cuore della città. Su questa piazza si affacciano importanti e storici edifici come la Casa Torriana, costruzione cinquecentesca, oggi sede della Prefettura.
A nord svetta la Fontana del Nettuno che ricorda un po’ quella di Bologna. La fontana è in stile barocco ed è stata realizzata nel 1756 dallo scultore goriziano Nicolò Pacassi.
Il gioiello più bello che si affaccia su questa piazza è il Duomo di Sant’Ignazio. La facciata è imponente e a rendere tutto ancora più maestoso ci sono due campanili sormontati da due “cupole a cipolla” in bronzo.
Quando sono entrata all’interno sono rimasta di stucco per la bellezza delle decorazioni, le cappelle con altari barocchi ricchi di fregi, gli arredi lignei intagliati. Imperdibili, inoltre, l’altare dello scultore di Venezia Lazzarini nonché l’affresco del pulpito “La Gloria di S. Ignazio” dipinto dal Tausch, del Settecento.
Un monumento di Gorizia che consiglio vivamente di vedere, l’accesso è gratuito.
Via Rastello
Da Piazza Vittoria ho imboccato Via Rastello, la via più antica della città (risale al 1300).
Si chiama così perché era chiusa da un cancello a forma di “rastrello” che di notte, in epoca medievale, separava la cittadella sorta intorno al castello dalla campagna circostante.
Per molti anni fu la via del commercio, con le numerose botteghe artigianali e negozi. Qualcuno c’è ancora oggi e, accanto a questi, sorgono anche negozi più moderni. Tuttavia, tante botteghe ormai sono chiuse e vi rimangono solo le insegne. Qui si apprezza l’amore che i friulani hanno per le biciclette!
All’inizio della strada – verso il castello e quindi dal lato opposto a Piazza Vittoria – c’è una statua di bronzo dedicata a Carlo Michelstaedter, filosofo goriziano che morì suicida a soli 23 anni, ricordato ancora oggi dopo più di 100 anni per l’eredità culturale che ha lasciato nonostante la sua giovane età.
Piazza Sant’Antonio
La prossima tappa tra le cose da vedere a Gorizia è Piazza Sant’Antonio, il salotto della città. Qui trovi i locali più eleganti e la piazza stessa l’ho trovata molto tranquilla, sobria ma al tempo stesso particolare.
Prima qui c’era un convento francescano e quello che ne rimane è un pozzo al centro e un arioso colonnato, facente parte dell’antico chiostro che incornicia da un lato la piazza. Dall’altro si affacciano dei palazzi come Palazzo dei Baroni Lantieri e Palazzo dei Conti di Strassoldo (oggi sede di un hotel).
In questa piazza puoi bere un aperitivo o fare una cenetta godendo del gradevole panorama!
Cattedrale di Sant’Ilario e Tiziano – Duomo di Gorizia
Un’altra imperdibile cosa da vedere a Gorizia è il Duomo di Sant’Ilario e Tiziano, patroni della città. Questo edificio, che mi ha veramente stupito, ha origini antichissime e ha subito importanti rimaneggiamenti nel corso del tempo.
La facciata è in stile neoclassico, a capanna, con incastonata una statua della Madonna. L’interno è sorprendente con i suoi stucchi e decorazioni bianche e dorate tra le quali spiccano degli angeli, gli affreschi, le statue e gli altari barocchi.
Quello che colpisce una volta all’interno è anche il fatto che ha una struttura diversa rispetto alla maggior parte delle cattedrali, con due gallerie e matronei laterali: questa chiesa ricorda a tutti gli effetti uno sfarzoso teatro dell’opera.
Bellissimo il pulpito con i rilievi in marmo e l’organo a canne. Nel patrimonio artistico qui conservato sono da vedere i paramenti sacri riccamente decorati, alcuni dipinti di Tomniz e Battig, i gioielli donati da Maria Teresa d’Austria al primo arcivescovo di Gorizia.
L’ingresso è gratuito.
Borgo Castello
Dal Duomo di Gorizia ho intrapreso una lunga strada leggermente in salita che porta al Borgo Castello (ci sono circa 500 metri), una cittadina nella città. Questo è certamente il posto che mi è piaciuto di più e tra le cose da vedere a Gorizia assolutamente, perché si possono ammirare panorami mozzafiato sul capoluogo friulano e il territorio circostante! Complice poi un bel cielo azzurro, ho scattato delle foto che sembrano cartoline 😉
Molto particolare è la Porta Leopoldina del 1660, dalla quale si accede al borgo. Questa è stata costruita in onore della visita dell’imperatore Leopoldo d’Asburgo.
Il Castello con la sua splendida struttura medievale, come lo si vede oggi, è frutto di diverse modifiche nel corso del tempo effettuate dopo l’aggiunta delle torri e dei bastioni, nonché di un’accurata opera di ricostruzione della famiglia Coss.
Durante gli anni ebbe diversi cambi di funzione: prima era centro amministrativo, poi caserma e infine carcere.
Il castello è visitabile all’interno, ci sono delle sale, il Museo del Medioevo Goriziano ma soprattutto si può percorrere il Cammino di Ronda per osservare la splendida vista sulla città e sulla vicina Slovenia.
Il biglietto costa €3,00, ma io purtroppo non l’ho visitato perché era temporaneamente chiuso.
Complesso dei Musei Provinciali di Gorizia
I musei sono nel borgo castello, proprio a pochi passi dalla rocca e fanno parte dei Musei Provinciali di Gorizia (ERPAC). Allo stesso sistema museale appartengono in realtà altre collezioni museali, dislocate anche su altre città come Gradisca d’Isonzo, dove è situata la Galleria d’Arte Moderna Luigi Spazzapan.
In questi si organizzano visite guidate e laboratori. Tante sono le proposte didattiche nonché percorsi per tutte le fasce d’età.
I Musei provinciali di Gorizia sono:
- Museo della Grande Guerra e Museo della Moda e delle Arti Applicate dei quali parlerò dopo in maniera approfondita;
- Museo Archeologico, che comprende reperti archeologici che documentano l’evoluzione del territorio goriziano e della valle dell’Isonzo, dalla preistoria fino al rinascimento;
- Pinacoteca, che accoglie dipinti, disegni, incisioni e sculture che partono dalla metà del Settecento alla metà del Novecento;
- Archivio storico;
- Biblioteca;
- Fototeca.
Orari: 9:00 – 18:30
Costi: €6,00 (Biglietto unico che comprende Museo della Grande Guerra, Museo della Moda, Pinacoteca e Museo Archeologico)
Per saperne di più ed essere sempre aggiornato su orari e prezzi il sito ufficiale è Musei.Regione.fvg.it
Museo della Grande Guerra
Il Museo della Grande Guerra ho avuto il piacere di visitarlo attraverso una visita guidata condotta egregiamente da Erika Bader, guida turistica che fa parte della Società Cooperativa Musaeus.
Un’ora e mezza intensa e piacevole in cui sono stata condotta, mediante racconti e aneddoti, ad immergermi nelle vicende Prima Guerra Mondiale, che non devono essere mai dimenticate, nonostante siano distanti anni luce dai nostri giorni.
Il Museo della Grande Guerra si sviluppa nel piano seminterrato di due antiche dimore del Borgo Castello. Si articola in 9 sale in cui ci sono ricostruzioni scenografiche, oggetti, indumenti, fotografie d’epoca e armi che rievocano la guerra, nonché il ruolo di Gorizia, da sempre città contesa al confine estremo dell’Italia.
Soprattutto si mira a fa conoscere la quotidianità dei soldati segnata da sanguinose e cruenti battaglie, ma anche da lunghe e snervanti attese in trincea. Ci sono, ad esempio, oggetti come pipe o strumenti musicali da loro costruiti durante l’attesa degli scontri.
Per capire lo svolgimento degli scontri si sono rivelati molto utili il plastico e la riproduzione del campo di battaglia, spiegati in maniera esaustiva dalla mia guida. Ho trovato, inoltre, interessanti cimeli e fotografie riguardanti la vittoria finale, nonché le indumenti originali appartenuti ai generali Cadorna e Diaz.
A parte per i numerosi reperti che raccontano la storia, consiglio di vederlo per il viaggio emotivo che ti consente di fare. A tal proposito, è stata allestita in una stanza una trincea a grandezza naturale dove è possibile “provare” l’esperienza della trincea, con un sofisticato sistema audio per la riproduzione realistica di suoni di spari, grida ed esplosioni.
Purtroppo questa parte era temporaneamente interdetta al pubblico; sarà per la prossima 😉
Museo della Moda e delle Arti Applicate
Il Museo della Moda e delle Arti Applicate è uno dei pochi dedicati alla moda e al tessile esistenti in Italia.
In questo casa la guida Erika mi ha portato alla scoperta di campioni tessili, accessori e macchinari, tra cui spicca un enorme torcitoio circolare da seta risalente alla metà del XVIII secolo. La sua particolarità è che viene azionato (è ancora funzionante!) mediante la forza umana, da una persona lo spinge camminando all’indietro.
C’è poi un allestimento con delle collezioni basate su tre fili conduttori: righe, quadri e fiori. Questi si vedono in cappellini, abiti, gioielli, borse e altri splendidi accessori. Soprattutto per chi si professa “intenditore di moda” è una sezione da vedere assolutamente: fa comprendere quanta arte e tecnica ci sia dietro a quella che può essere considerata solo una banale fantasia del tessuto.
Bellissima inoltre l’esposizione di antiche scarpe; in particolare mi ha colpito una collezione ritrovata casualmente da un uomo in un baule che appartenevano a una sua nonna. Erano praticamente…nuove!
Interessante la parte dell’allestimento con gli abiti del Settecento, Ottocento e Novecento esposti nelle vetrine, come se fossero in un elegante corso di una città. Il tutto accompagnato da un’installazione multimediale con figurini di moda che porta a scoprire la storia del costume.
Mi è piaciuta molto anche la sala dedicata ai gioielli e quadri, e in particolare un quadro monumentale di Giuseppe Tominz che domina la sala. I soggetti rappresentati indossano gioielli dell’epoca che si possono ammirare dal vivo all’interno della sala.
Le ultime due salette sono dedicate a merletti, vetri e ceramiche.
Insomma, dei musei da vedere assolutamente magari con una guida turistica che ti possa aiutare a comprendere meglio il tutto e vivere l’esperienza a 360°!
♥ Dove dormire a Gorizia
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Il mio viaggio tra le cose da vedere a Gorizia termina qui, questi sono i principali luoghi di interesse per scoprire Gorizia in un giorno. La città è davvero tranquilla, perfetta per trascorrere una giornata di relax e allo stesso tempo fare un tuffo nella storia.
Hai mai visitato Gorizia? Fammelo sapere nei commenti!
Post in collaborazione con i Musei Provinciali di Gorizia
4 commenti
Pietro · 14/04/2022 alle 16:23
Ciao Lucia,
ho solo iniziato a leggere il tuo articolo e ho già trovato due errori, di cui uno madornale.
L’Italia è bella proprio perché è varia, è uno degli stati al mondo con la maggior diversità in tema paesaggistico, urbanistico, enogastronomico e culturale.
Tutto ciò ha un’origine medioevale, dove i campanili segnavano le differenze, da cui il campanilismo schiettamente italiano.
Dare del senese ad fiorentino, o del romagnolo ad un emiliano è come dare del friulano ad un triestino: ergo Trieste non è Friuli!!!
Secondo: la ferrovia transalpina non collegava Trieste a Vienna, per cui avevano già costruito 50 anni prima la linea meridionale, ma Trieste a Villaco e poi verso Nord!
Lucia Nuzzaci · 14/04/2022 alle 17:06
Ciao Pietro,
la geografia dice che Trieste è in Friuli Venezia Giulia, dunque per me è una città, nonché il capoluogo del Friuli Venezia Giulia. Per tuo piacere ho corretto con il nome inserendo quello della regione e non solo Friuli, a scanso di equivoci.
Per quanto riguarda la ferrovia transalpina ho nuovamente cercato sul web per una maggiore certezza ed è così, collegava Trieste a Vienna. Poi se tutto il web sbaglia sinceramente non saprei.
Buona serata!
Giorgio Cattelan · 03/09/2021 alle 21:50
Grazie Lucia,
sfogliando Google in cerca di idee per la gita del sabato ho trovato Gorizia e il tuo articolo interessantissimo. Abitando anch’io a Padova ne ho fatto tesoro.
Grazie ancora.
Lucia Nuzzaci · 05/09/2021 alle 14:05
Ciao Giorgio, grazie mille per il tuo commento!
Sono sempre felice quando i miei articoli sono utili.
Trovi anche altre mete nel Friuli che ho trovato molto interessanti come Aquileia, Grado e Gradisca d’Isonzo.
Buon viaggio!