Ho sempre un po’ di timore quando devo parlare di qualcosa che mi sta a cuore. Forse perché temo di non descriverla come merita e non darle la giusta importanza. Non lo so. È certo però che ho aspettato quasi 3 anni dall’apertura del blog per parlare di lei, la mia città: Lecce.
La Firenze del sud o la Città del Barocco, così è soprannominata. Ma per me Lecce e tutto il Salento è la mia terra, il posto in cui sono nata e cresciuta, il posto dove mi sento a casa, dove sento il calore della gente e vedo la bellezza che prende vita nella pietra leccese, nei campi di ulivo, nei piccoli paesini, nel mare cristallino, nella cucina salentina… in tutto.
Da quasi 5 anni a questa parte sento ancor di più il suo richiamo, dato che vivo lontano, a Padova. Ed ogni volta che torno giù per le vacanze è sempre una grande festa!
Voglio essere il tuo Cicerone e ti racconterò cosa vedere a Lecce in due giorni, indicandoti un itinerario con mappa di tutti i luoghi di interesse da non perdere. Spero possa esserti utile per la tua visita di questa meravigliosa città salentina e, soprattutto, ti faccia innamorare. Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
Cosa vedere a Lecce in due giorni: mappa con l’itinerario a piedi
Visitare Lecce in due giorni nel modo che merita non è semplice ma fattibile perché, nonostante ci siano tante cose da vedere, non è una città grande e le attrazioni sono vicine tra loro. Puoi tranquillamente visitarla a piedi per perderti tra le sue viuzze e apprezzarla ancor di più.
Due informazioni:
- puoi fare dei virtual tour in molti luoghi di interesse di Lecce e, soprattutto, negli interni delle chiese. Scoprili tutti su questo sito: Lecce360;
- nel 2019 è stato introdotto un unico biglietto (LeccEcclesiae) del costo di €11,00 per visitare alcuni siti di Lecce (Duomo e cripta, Basilica di Santa Croce, Chiesa di San Matteo, Chiesa di Santa Chiara e Antico Seminario con Museo d’Arte Sacra). Se si aggiunge il campanile del Duomo il costo è di €21,00.
La biglietteria è situata in Piazza del Duomo, all’ingresso dell’Antico Seminario. In Piazza Duomo trovi anche l‘Info Point.
♥ Fai un tour privato di Lecce e scopri tutte le sue bellezze!
Cosa vedere a Lecce in due giorni: itinerario del primo giorno
Il mio itinerario del primo giorno parte da Porta San Biagio, perché è in questa zona che solitamente riesco a trovare un parcheggio e, a mio parere, più comoda per iniziare a visitare Lecce.
Piazza d’Italia e Porta San Biagio
Il percorso per visitare Lecce in due giorni parte proprio da Porta San Biagio, che è l’entrata nella movida leccese. Se di giorno consente di accedere tra le bellezze della città barocca, di sera è il punto di partenza per buttarsi tra la folla, i pub e i locali che caratterizzano tutta la via dei Perroni e via Federico d’Aragona (la via dei pub, appunto), che sfocia poi in piazzetta Santa Chiara.
Se vuoi passare la serata, bere un drink e chiacchierare è questo il posto giusto! Ma torniamo a noi…
Porta san Biagio ha alle sue spalle Piazza d’Italia, di cui si parla poco. Qui si può vedere un monumento dedicato ai caduti in guerra e l’ex casa del mutilato e degli invalidi di guerra, che è stato oggetto di riqualificazione.
A qualche metro ti attende Porta San Biagio, che insieme a Porta Rudiae e Porta Napoli è un uno degli ingressi alla cittadella, centro storico di Lecce.
Porta San Biagio è un’antica porta barocca dedicata a San Biagio, vescovo della città di Sebaste in Armenia nel IV secolo. Come attesta l’epigrafe in latino, fu ricostruita nel 1774 per volere di Tommaso Ruffo, governatore di Terra d’Otranto.
Sormontata dallo stemma di re Ferdinando IV di Napoli e da quello della città di Lecce sui lati, vede in cima la scultura di San Biagio in abiti vescovili.
Valutazione: 4.5
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Chiesa di San Matteo
Procedendo sulla via dei Perroni si incontra la piccola e interessante Chiesa di San Matteo. Questa chiesa è un tipico esempio di barocco romano ed è stata architettata da Achille Larducci nel 1667.
La facciata, davvero eccezionale, ha la parte inferiore convessa e quella superiore concava, per conferire una percezione di movimento. L’interno presenta una sola navata e l’altare, tipicamente barocco e riccamente decorato, è attribuito alla scuola di Giuseppe Cino.
Sui lati si aprono una serie di cappelle con altari e le statue dei 12 apostoli; in corrispondenza delle cappelle (sulla parte superiore) ci sono 10 bifore. Non mancano preziosi dipinti e statue. Facci un salto, ne vale la pena!
Orari: da aprile a ottobre 9:00 – 21:00 / Da novembre a marzo 9:00 – 18:00
Costi: €11,00 biglietto cumulativo
Valutazione: 4.6
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Teatro Romano
Il Teatro Romano è un gioiello da scovare poiché è nascosto tra i palazzi leccesi, nonostante sia davvero grande e si trovi in pieno centro storico a due passi dalle piazze principali. Diciamo che per trovarlo bisogna sapere dove andare, non lo si vede tra una passeggiata e l’altra!
Il teatro è stato scoperto scavando per caso, come spesso avviene, ed è stato riportato alla luce solo in parte poiché intorno è circondato da edifici. La data è incerta, si pensa possa risalire al periodo augusteo.
Qui si rappresentavano commedie e tragedie, mentre per le lotte c’era l’anfiteatro ben visibile in Piazza Sant’Oronzo.
Il Teatro Romano ha anche un museo annesso che espone alcuni reperti rinvenuti durante gli scavi, maschere teatrali ed altre esposizioni. Se hai piacere di visitarlo, non ti porterà via più di un’ora.
Insomma, non ti resta che trovare e ammirare questa perla leccese!
Come arrivare: si può accedere da Via Arte della Cartapesta (nei pressi di Piazzetta Santa Chiara) oppure da Via Theutra, nella parte opposta.
Orari: Teatro sempre aperto / Museo: 9:30 – 13:00
Costi: teatro gratuito / Museo: €2,60 – € 1,55 (over 60 anni, gruppi min. 15 componenti)
Valutazione: 4.4
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Chiesa di Santa Chiara
Come ho detto prima, il Teatro Romano si trova proprio vicino a quella che per noi leccesi è nota come piazzetta Santa Chiara, centro della movida leccese. In realtà, si tratta di Piazza Vittorio Emanuele II, un posto ricco di bar e locali dove si erge in tutta la sua bellezza la Chiesa di Santa Chiara.
La Chiesa di Santa Chiara è un altro dei tanti esempi di barocco presente a Lecce e fu voluta nel 1429 dal vescovo di Lecce Tommaso Ammirato. La sua facciata si innalza maestosa sulla piazza con le colonne in stile corinzio e il bel portale, con in alto lo stemma dell’ordine serafico.
L’interno è ad una sola navata, arricchita su entrambi i lati da cappelle con archi sormontati da grate, dietro le quali le monache assistevano alla messa.
La Chiesa di Santa Chiara conserva degli altari seicenteschi, un organo settecentesco e diverse opere d’arte, fra le quali un dipinto di Santa Agnese di Francesco Solimena.
Orari: da aprile a ottobre 9:00 – 21:00 / Da novembre a marzo 9:00 – 18:00
Costi: €11,00 biglietto cumulativo
Valutazione: 4,5
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Piazza Sant’Oronzo
Dalla Chiesa di Santa Chiara basta fare due passi verso Via Augusto Imperatore e girare a destra per ritrovarti davanti Piazza Sant’Oronzo, la piazza principale che è sicuramente tra le cose da vedere a Lecce in due giorni.
Piazza Sant’Oronzo è il fulcro della vita cittadina, è veramente ampia, suggestiva e racconta millenni di storia. Questo grazie all’Anfiteatro Romano, ai palazzi di varie epoche che si affacciano su di essa, al sedile cinquecentesco (costruzione ricca di archi e fregi, che era parte di un grande palazzo che ospitava gli uffici del rappresentante locale del Re). E alla colonna di Sant’Oronzo, alta 29 metri, che svetta in cielo e veglia sui cittadini. Ogni volta che ci entro sento il cuore di Lecce… è meravigliosa!
In passato Piazza Sant’Oronzo era chiamata “Piazza dei Mercanti”, poiché costruita dopo l’abbattimento del quartiere delle botteghe ed era luogo in cui si svolgevano le attività commerciali (per questo, le vie limitrofe prendono i nomi delle botteghe artigiane situate nei pressi).
Ogni anno, durante il Natale, la piazza stupisce leccesi e turisti con delle costruzioni luminose, come renne fatte di brillanti led che trainano i carri, un maestoso albero di Natale e mille luci che creano un’atmosfera magica.
Un paio di curiosità:
- in Piazza Sant’Oronzo si trova uno dei bar storici di Lecce, il Caffè Alvino, dove potrai degustare il celebre pasticciotto e prodotti da rosticceria.
- Ogni giorno, invece dei soliti rintocchi delle campane alle ore 12:00, in Piazza Sant’Oronzo risuona la voce di Tito Schipa (celebre attore e tenore italiano) con una sua canzone. Un teatro a cielo aperto!
Valutazione: 4.7
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Anfiteatro Romano
In Piazza Sant’Oronzo non si può non notare l’Anfiteatro Romano, una perla di epoca romana ritrovata tra il 1904 ed il 1938. Quella che si vede è solo la metà dell’Anfiteatro, l’altra parte non è stata riportata alla luce perché su di essa sorgono importanti palazzi.
L’anfiteatro di Lecce ha una forma ellittica e si pensa che potesse accogliere circa 25.000 spettatori. Il parapetto era ricco di rilievi marmorei (ora conservati nel Museo di Lecce) in cui erano rappresentate scene di combattimento tra uomini ed animali. Questo potrebbe far capire il genere di spettacoli offerti all’interno.
Fino a qualche anno fa nell’Anfiteatro veniva allestito il presepe durante il periodo natalizio e, spesso, era oggetto di atti vandalici. Ora viene proposto in Piazza del Duomo, con le statue di cartapesta e diversi elementi tipici del salento come ulivi, muretti a secco e pajare.
Insomma, all’Anfiteatro e a tutta Piazza Sant’Oronzo una foto è d’obbligo! Anche più di una 😉
Valutazione: 4.7
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Castello Carlo V
Cosa vedere a Lecce in due giorni, ancora? Beh, sappi che a Lecce non manca proprio niente, nemmeno un Castello! Già, il Castello Carlo V non è forse tra le cose che vengono subito in mente da visitare a Lecce e, io stessa, ammetto di conoscerlo poco… però è un bel pezzo di storia!
Subito dopo aver visto Piazza Sant’Oronzo puoi dirigerti verso il Castello di Carlo V, datato nel XII sec. d.C. e costruito da Gian Giacomo dell’Acaya (che ha realizzato anche il Castello di Acaya), per il volere dell’Imperatore Carlo V.
Il castello, benché conservi la sua struttura originale trapezoidale con agli angoli quattro bastioni, è stato oggetto di numerosi rimaneggiamenti.
Da non perdere è il portale interno risalente al ‘500 e il piano superiore, dove puoi ammirare ampie vetrate, ricchi ornamenti e un mirabile salone, recentemente restaurato.
Se in passato era utilizzato come struttura difensiva, ora il Castello è una delle location più scenografiche per eventi culturali, mostre d’arte, manifestazioni ed è il centro di informazioni turistiche.
Presso il Castello puoi prenotare diverse visite guidate nel centro storico di Lecce, al Castello e alle sue mostre, nel Salento e itinerari turistici ad hoc (per scolaresche e gruppi).
Orari: lunedì – venerdì 09:00 – 20:30 / Sabato – domenica 09:30 – 20:30
Costi: Tour guidato e biglietto Intero €4,00 / Ridotto €2,00
Valutazione: 4.3
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Piazza Mazzini
Dal Castello di Carlo V sono circa 500 i metri che ti separano da un altro importante luogo di interesse di Lecce, ovvero Piazza Mazzini. Per me è la piazza dei negozi, perché tutto intorno ne è ricca e su di essa sfocia la via dello shopping più nota, Via Trinchese.
Tutto intorno ha una serie di alberi e al centro una grande fontana, lo stile è contemporaneo e va a contrapporsi al barocco tipico degli edifici leccesi.
Qui trovi diversi locali dove poter gustare anche i piatti tipici salentini. Storico è il locale “La Puccia” dove ti suggerisco di mangiare la puccia, appunto, una sfiziosa focaccia-panino da riempire con ingredienti che più ti piacciono, scegliendolo direttamente dal bancone. Assolutamente da provare!
Valutazione: 4.1
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Chiesa di Sant’Antonio a Fulgenzio
Questo è uno di quei gioielli che non puoi perdere se visiti Lecce in due giorni. Io stessa ammetto che la Chiesa di Sant’Antonio a Fulgenzio non la conosco bene e mi sono ripromessa di andarci non appena ritornerò nel Salento, per ammirarla come si deve.
Esternamente non fa percepire la bellezza degli interni, poiché è in stile romanico piuttosto sobria e racchiusa fra due alte colonne. Appena ci metti piede, invece, gli innumerevoli affreschi che ricoprono le tre navate ti lasciano senza parole!
Ci sono, infatti, dei complessi iconografici incredibili che rivestono le mura. Pare siano stati fatti appositamente, agli inizi del Novecento, per attirare la popolazione leccese su un luogo di culto situato in una zona un po’ periferica.
Altre opere d’arte completano la chiesa come il pavimento musivo, gli altari, le tele di artisti salentini e il pulpito.
Orari:
dal 1 giugno al 18 settembre 9:00 – 13:00 / 16:00 – 20:00
dal 29 ottobre al 6 novembre 9:00 – 13:00 / 15:30 – 19:30
Costi: gratuito
Valutazione: 4.7
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Cosa vedere a Lecce di sera: Piazza del Duomo
Ormai sarà giunta sera, quindi non ti resta che andare verso Piazza del Duomo e vederla illuminata con delle luci molto suggestive. Ne vale la pena, credimi!
Della Cattedrale ti parlerò fra poco, dato che è una tappa dell’itinerario di Lecce del secondo giorno (tra l’altro di sera non la troverai aperta).
Inoltre, nei dintorni di Piazza del Duomo ci sono tantissimi ristoranti e rosticcerie in cui cenare. E sì, perché a Lecce puoi sederti e gustare con calma i suoi piatti tipici oppure mangiare “qualcosa di rosticceria” al volo, come amiamo dire noi salentini: calzoni, il celebre rustico, pizze e altre sfiziosità fritte o al forno.
Consiglio: prova la rosticceria La Rusticana, oppure la trattoria La Magiada, entrambe si trovano in Via Vittorio Emanuele II. Non preoccuparti, sono tantissimi i posti che troverai per mangiare a Lecce e i prezzi sono più che onesti.
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Cosa vedere a Lecce in due giorni: itinerario del secondo giorno
Il secondo giorno il mio itinerario parte da Porta Rudiae e consente di visitare il lato ovest di Lecce. Pure in questa zona dovresti trovare facilmente parcheggio nelle viuzze limitrofe.
Porta Rudiae
In stile neoclassico con reminiscenze barocche, Porta Rudiae è la porta più antica fra tutte. Sulle colonne poste ai lati sono collocati i busti dei fondatori di Lecce: Euippa sposa di Idomeneo, Malennio Re dei Salentini, Dauno figlio di Malennio e Idomeneo. Idomeneo, mitico re di Creta, secondo la mitologia pare che dopo la guerra di Troia trovò riparo nella Puglia meridionale e fondò Lecce, dandole il nome.
In cima troviamo la statua di Sant’Oronzo, accompagnata lateralmente dalle statue di San Domenico e Santa Irene.
Porta Rudiae dà ovviamente accesso al centro storico: bastano pochi metri per trovarsi davanti allo splendore di Piazza del Duomo con la sua cattedrale.
Valutazione: 4.6
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Cattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo di Lecce)
Visitare Lecce non può prescindere dall’ammirare la magnifica Piazza del Duomo con la sua Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Mentre si passeggia tra le antiche vie, questo posto un po’ nascosto, si trova quasi casualmente. L’abitudine ad aspettarsi di trovare le cattedrali nelle piazze centrali e non dietro un angolo qualsiasi spiazza il turista, la cui emozione alla vista di qualcosa di bello è amplificata dall’effetto sorpresa.
Anch’io, che la conosco bene, ogni volta che entro nella piazza rimango a bocca aperta e mi scateno con le foto! 😀
Non è un caso se consiglio di visitare sia di sera che di giorno Piazza del Duomo, perché le luci della sera e il riflesso del sole sul colore caldo della pietra leccese, danno due effetti molto diversi.
Appena si mette piede, ciò che balza subito agli occhi è quello che potrebbe sembrare l’ingresso principale ma che, in realtà, è quello laterale. Questa parte è stata riccamente decorata (più dell’entrata principale) per un preciso motivo artistico, ossia quello di sorprendere ed accogliere chi entra con un gran colpo d’occhio!
Il centro visivo è dato dalla statua di Sant’Oronzo, patrono della città, accompagnato da San Giusto e San Fortunato, compatroni di Sant’Oronzo. Ai tre santi è dedicata la festa patronale della durata di 3 giorni che si tiene dal 24 al 26 agosto.
Oltre alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e il suo imponente Campanile, sulla piazza si affacciano i palazzi del Vescovado e del Seminario. Nel complesso si può ammirare veramente un trionfo del barocco leccese, sebbene il prospetto del duomo si distingua con la sua eleganza e raffinatezza.
Il Duomo di Lecce all’interno
L’interno del Duomo è straordinario, con il delicato colore della pietra leccese che si accosta alle policromie dei marmi delle balaustre e degli altari, nonché un soffitto a cassettoni intagliato e ricoperto di oro che incornicia delle tele in esso incastonate.
Ben 12 sono i sontuosi altari che vantano degli splendidi dipinti, poi c’è l’altare maggiore dedicato alla Maria Assunta che vede al centro la preziosa tela della santa e altre scene tratte dalla Bibbia, tutte realizzate da Antonio Tiso.
L’intera cattedrale è ricca di opere d’arte e dettagli esaltati dai raggi di luce che filtrano dalle vetrate.
A completare il tutto c’è la cripta dedicata a Santa Maria della Scala, che colpisce da subito con la sua sobrietà: l’ambiente è caratterizzato da una fitta serie di colonne con capitelli e dalla monocromia della chiara pietra leccese, in apparente contrasto ai ricchi ornamenti del Duomo.
Orari: da aprile a ottobre 9:00 – 21:00 / Da novembre a marzo 9:00 – 18:00
Costi: €11,00 biglietto cumulativo Duomo e cripta, Basilica di Santa Croce, Chiesa di San Matteo, Chiesa di Santa Chiara e Antico Seminario con Museo d’Arte Sacra/ €21,00 con campanile
Valutazione: 4.7
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Convitto Palmieri
Sede di un convento dei Francescani fino al 1810, il Convitto Palmieri, come lo vediamo oggi, è il risultato di demolizioni e ricostruzioni eseguite nel corso degli anni.
Nel 2016 ha riaperto le sue porte dopo vari restauri in cui sono stati fatti importanti investimenti ma, alla luce dei risultati sono stati soldi ben spesi!
Adesso il convitto vanta una gran bel giardino, cortili e chiostri recuperati, sale lettura multimediali e ospita una delle biblioteche più grandi del Mezzogiorno, la Biblioteca Bernardini.
Non tutti sanno che nel Convitto Palmieri c’è anche una chiesa incastonata, ovvero la Chiesa di San Francesco della Scarpe. Nota come la “la chiesa senza facciata” sorprende con il suo fascino, l’ampiezza dello spazio e i preziosi altari.
Da non perdere l’oratorio ornato da affreschi seicenteschi e da una tela che raffigura San Francesco d’Assisi. Secondo la leggenda, San Francesco soggiornò qui nel 1219 mentre era diretto in Terrasanta e, nel cortile, si dice ci sia un albero di arancio piantato proprio da lui.
Orari: 8:30 – 20:00 / Sabato: 8:30 – 13:30
Costi: gratuito
Valutazione: 4.4
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Lecce, centro storico
Non ti chiedere solo cosa vedere a Lecce in due giorni, in un giorno o quello che sia, ma chiediti come puoi fare per viverla appieno, come scoprirla al massimo in tutte le sue sfaccettature.
Beh, ti dirò che fa comodo seguire un itinerario o una lista di luoghi come quelle che ti sto elencando, soprattutto se hai poco tempo e non vuoi perderti nulla. Lecce però, come se fosse un piccolo borgo, deve essere semplicemente scoperta.
Ti basta iniziare a camminare e perderti… passeggiare per il centro storico alzando ogni tanto gli occhi al cielo per ammirare i balconi barocchi che adornano le case, gli splendidi palazzi, oppure abbassarli per guardare il pavimento in pietra viva.
Girare un angolo e ritrovarti di fronte a delle piazzette o chiese, non particolarmente famose, che magari hanno qualcosa da offrirti. Perdi pure del tempo in alcuni dei tanti negozietti di artigianato locale, come i celebri laboratori di cartapesta o di pietra leccese. La cartapesta leccese fa parte della storia e delle tradizioni del territorio, così come la pietra leccese.
In fondo, molte delle ricchezze storiche e artistiche che ti ho suggerito sono proprio racchiuse nel centro storico di Lecce: è uno scrigno ricco di incredibili tesori!
Chiesa di Sant’Irene
Tra le vie del centro storico ti troverai sicuramente davanti all’elegante Chiesa di Sant’Irene. Fu costruita tra il 1591 e il 1639 su progetto del teatino Francesco Grimaldi ed è dedicata a Sant’Irene, protettrice della città prima di Sant’Oronzo.
Il prospetto della chiesa è in stile manieristico di tipo romano del Cinquecento e il portale è affiancato da colonne corinzie sormontate da una nicchia, in cui è situata la statua di Sant’Irene, scolpita da Mauro Manieri (architetto esponente del barocco leccese).
Se l’esterno appare piuttosto lineare, l’interno sorprende con la sua navata unica, maestosa e luminosa. Come tante altre chiese leccesi c’è un trionfo di decorazioni e altari in stile barocco, che assorbono completamente l’attenzione del visitatore.
Oltre agli altari, l’arte è celebrata dalle preziose tele e statue presenti nella Chiesa di Sant’Irene. Da non perdere!
Orari: 09:00-13:00 / 16:30-18:30
Costi: gratuito
Valutazione: 4.5
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Basilica di Santa Croce di Lecce e Convento dei Celestini
Per chi vuole visitare Lecce senza perdere le cose più importanti, la Basilica di Santa Croce non può mancare… è un must! Insieme al Convento dei Celestini, che si trova accanto, è la più alta manifestazione del barocco leccese.
Quando la guardo rimango affascinata da così tanta magnificenza! La facciata è imponente e vede una serie di colonne e un trionfo di fregi che lasciano davvero sbalorditi.
Innumerevoli sono anche i bassorilievi e sculture in pietra leccese, opera di Cesare Penna su disegno di Giuseppe Zimbalo. Al centro emerge il rosone arricchito da cherubini, fregi floreali e grappoli di frutta.
Tre portali consentono di accedere all’interno il quale, ricco di ornamenti, è composto da tre navate divise da sedici colonne.
Si possono ammirare straordinari dipinti e altari, tra i quali spicca quello di San Francesco da Paola, sempre opera di Zimbalo.
Una curiosità: sul rosone della facciata della basilica ci sono una serie di faccine (le faccine di Santa Croce) che si confondono con le altre decorazioni. Sono dei profili umani, alcuni ben definiti, altri meno, che pare siano gli autori di quest’opera. Il personaggio al centro con un naso importante si narra sia l’autore del rosone, Cesare Penna, mentre un altro volto con la barba sia quello di Francesco Antonio Zimbalo.
Un modo davvero originale per firmare la loro opera!
Il Palazzo dei Celestini è l’ex convento dei Padri Celestini, oggi sede della Prefettura e della Provincia di Lecce. Il prospetto è realmente interessante poiché ricco di decorazioni intagliate nella pietra e con la facciata della Basilica di Santa Croce sembrano un unico edificio. Il convento non è visitabile internamente, ma ci si può affacciare per godere dell’ampio e bellissimo cortile.
Orari: da aprile a ottobre 9:00 – 21:00 / Da novembre a marzo 9:00 – 18:00
Costi: €11,00 biglietto cumulativo
Valutazione: 4.7
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Giardini pubblici di Lecce
Siamo quasi alla fine del mio itinerario di Lecce di due giorni e, come hai potuto vedere, è piuttosto intenso. Però, ci sono ancora un paio di cose che ti consiglio, ovvero i giardini pubblici e Porta Napoli.
I giardini pubblici di Lecce, situati a pochi passi dalla Basilica di Santa Croce, si estendono su circa 34.000 mq ed hanno 4 ingressi.
Qui ci sono percorsi selciati, aiuole, alcuni busti di personaggi illustri locali e nazionali, alberi e giostre per i più piccoli.
Non manca una piazzetta centrale, panchine ed un laghetto artificiale dove sfilano oche ed anatre. Concediti qui una passeggiata rilassante o una pausa dalla tua visita di Lecce. Magari puoi fare un pranzo al sacco e goderti il caldo sole del Salento.
Orari:
1 novembre-31 marzo 9:00-19:00 / 1 aprile-30 giugno 9:00-21:00 / 1 luglio-31 agosto 9:00-22:30
Valutazione: 4.4
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Porta Napoli
Concludo il mio itinerario con Porta Napoli, per me più interessante rispetto a Porta San Biagio e Porta Rudiae, dista circa 600 metri dai giardini e altrettanti da Duomo.
È un arco di trionfo che si erge in tutta la sua grandezza da solo, senza mura, su Piazza Arco di Trionfo.
Alta ben 20 metri, presenta una struttura architettonica austera ed è dedicata a Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero. Ha due colonne corinzie per lato e al centro del frontone uno stemma in onore di Carlo V.
Porta Napoli è situata di fronte all’Obelisco, un altro monumento antico e rappresentativo della città.
Si tratta di una colonna costruita in pietra leccese, con in cima un parallelepipedo. Sui lati di questo è poggiato un delfino che morde una mezzaluna, simbolo della provincia di Terra d’Otranto.
Fai qualche scatto a Porta Napoli, specialmente di sera le luci creano un vero spettacolo!
Valutazione: 4.5
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♥ Da Lecce, puoi fare due strepitose escursioni sulle coste salentine! →→→ Escursione sulla Costa Adriatica / Escursione sulla Costa Ionica |
Dove dormire a Lecce
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L’itinerario per visitare Lecce in due giorni termina qui: è molto lungo, impegnativo (e ci sarebbero altre cose da vedere!), ma è fattibile dal momento che tutte le attrazioni sono concentrate nel centro storico, a pochi metri l’una dall’altra.
Lecce non smette di stupire. E non smette di far parlare di sé ovunque.
È una città da vivere, da assaporare… ti resterà sicuramente nel cuore!
14 commenti
Cla · 03/05/2020 alle 15:21
Non sono mai stata a Lecce, ma la Puglia è una di quelle regioni che vorrei scoprire una volta che si potrà riprendere a viaggiare almeno in Italia.
Lucia Nuzzaci · 03/05/2020 alle 17:16
Te lo auguro, è una regione meravigliosa ricca di tesori! E Lecce che dire… un pezzo del mio cuore è lì.
Carmen · 01/05/2020 alle 17:19
Bella Lecce, quanto mi manca! Da pugliese spero davvero di poterci tornare appena possibile. Ho già invitato tutti i miei amici per una bella gita. Lecce è il luogo ideale per ripartire dall’Italia…
Lucia Nuzzaci · 01/05/2020 alle 22:20
Vero, anch’io non vedo l’ora di ritornarci considerando che abito lontano, fuori dalla Puglia (purtroppo)!
Simona · 01/05/2020 alle 10:45
Capisco la sensazione di cui parli a inizio articolo. Quando un luogo ci tocca in modo particolare il timore di non dargli merito si amplifica. Trovo che tu in questo caso non abbia nulla di cui temere, perché hai saputo farmi sognare a spasso per la tua Lecce e lo hai fatto in maniera egregia. Tra l’altro l’anno scorso sarei dovuta essere lì sai? Poi purtroppo quel viaggio mi è saltato ma spero presto di recuperare!
Lucia Nuzzaci · 01/05/2020 alle 15:40
Grazie per le belle parole, mi fa molto piacere! Spero tu possa recuperare appena potremo tornare a viaggiare… visitare Lecce, il Salento e tutta la Puglia vale davvero la pena.
Raffaella · 01/05/2020 alle 09:12
premetto che non sono mai stata a Lecce e che non vedo l’ora di poterlo fare. Questo è uno degli articoli meglio scritti e approfonditi che ho letto in quest’ultimo periodo dedicati a questa città. Lo utilizzerò senz’altro quando finalmente potrò andare a Lecce. Grazie
Lucia Nuzzaci · 01/05/2020 alle 15:36
Grazie mille, sei davvero gentilissima! Spero tu riesca a visitarla al più presto e che il mio itinerario ti potrà essere utile 😉
Sara · 25/04/2020 alle 21:55
Che meraviglia che deve essere Lecce!
Penso sia davvero una di quelle città in cui basta camminare per trovare qualcosa di bello da vedere. Vorrei fare un bel on the road in Puglia, toccando Lecce e le altre città, devono essere tutte affascinanti, la Puglia stessa deve essere speciale!
Lucia Nuzzaci · 26/04/2020 alle 15:49
Sì, la Puglia è speciale ed hai ragione: camminare per le vie di Lecce è meraviglioso, c’è sempre qualcosa di sorprendente. Se vuoi qualche idea per un on the road in Puglia, ecco un articolo apposito Tour tra i posti più belli della Puglia.
Sara · 25/04/2020 alle 18:53
Non ho mai visitato Lecce e sinceramente neanche l’avevo mai presa in considerazione eppure il tuo articolo mi ha fatto davvero cambiare idea.
Lucia Nuzzaci · 26/04/2020 alle 15:44
Vale davvero la pena visitarla, è una città che può dare tanto!
ANTONELLA · 24/04/2020 alle 14:59
Ho visitato Lecce troppo velocemente, in mezza giornata per apprezzare tutte le bellezze del tuo articolo. Ne ho un ricordo bellissimo di pietra chiara e vie eleganti. Certo che, leggendo le tue descrizioni e guardando le tue foto , devo dire che il barocco leccese ha un’armonia tutta sua davvero molto bella. La chiesa di Sant’Irene mi sembra bellissima sembra fatta di zucchero!
Lucia Nuzzaci · 24/04/2020 alle 15:03
Sì, Lecce è molto elegante e armonica, racchiude tante di quelle bellezze che vale davvero la pena visitarla con attenzione! Consiglio almeno un giorno, ma se si vogliono fare le cose perbene e, magari, concedersi anche una passeggiata sulla costa ionica o adriatica, si ha bisogno di due giorni.