Un antico borgo medievale fatto da viuzze, palazzi nobili, piazzette e avvolto in un’atmosfera accogliente e autentica: Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, è proprio questo!
Ho spesso raccontato che durante i miei lunghi viaggi in auto da Padova a Lecce (e viceversa), quando possibile colgo l’occasione per visitare qualche località che incontro sulla strada, come ad esempio è successo con Loreto. E con Santarcangelo di Romagna è stato così, mi ci sono imbattuta e ho deciso di visitarla… e ho fatto benissimo!
Santarcangelo sorge sul Colle Giove ed è a pochi passi dal mare, circondato da località rinomate e, forse per questo, non la si conosce e inserisce negli itinerari turistici, immeritatamente.
Pensa che fa parte dei borghi più belli d’Italia ed è ricca di storia, arte, cultura e luoghi di interesse imperdibili.
Scopriamo cosa vedere a Santarcangelo di Romagna e cosa fare in un giorno.
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
- Cosa vedere a Santarcangelo di Romagna
- Dove dormire a Santarcangelo di Romagna
Cosa vedere a Santarcangelo di Romagna
Piazza Ganganelli
La visita di Santarcangelo di Romagna non può che cominciare da qui, da Piazza Ganganelli. Si tratta di una piazza ampissima e vivace in cui spicca l’enorme arco omonimo e la Fontana della Pigna, realizzata da un’idea di Tonino Guerra e simbolo della donna e della fertilità.
La piazza è dedicata a Lorenzo Ganganelli, originario di Santarcangelo, che fu eletto papa e prese il nome di Clemente XIV, proprio per celebrare la sua elezione.
Sotto l’imponente Arco Ganganelli passava l’antica strada consolare romana, la Via Emilia.
Dopo l’unità d’Italia vennero aggiunti diversi edifici pubblici che si affacciano sulla piazza come le scuole elementari, l’ospedale e il Municipio.
Piazza Ganganelli è un punto di ritrovo, ricca di ristoranti, negozi e cornice di fiere, manifestazioni, mercati e gli eventi importanti della città.
Rocca Malatestiana
Una delle cose da vedere a Santarcangelo di Romagna è senza dubbio il castello, ovvero la Rocca Malatestiana.
La rocca, situata su una piccola altura tufacea, era la dimora della famiglia Malatesta. Oggi invece è una residenza privata abitata da Donna Marina Colonna dei Principi di Paliano, discendente da una storica casata patrizia romana, e apre al pubblico solo le domeniche.
Per visitare la Rocca si accede da un ponte (che prima era levatoio) sul fossato che porta nel cortile. Si può visitare il rigoglioso giardino che abbraccia il castello e le eleganti sale. Certamente, la cosa più interessante è la salita al mastio, attraverso una scala a chiocciola, che consente di percorrere il camminamento e ammirare un panorama strepitoso molto ampio, che spazia dal Rimini all’entroterra, a San Marino, il Monte Carpegna e il parco naturale del Simone e Simoncello. Imperdibile!
Tips: camminando verso il castello mi sono imbattuta in questa enorme struttura, l’antico acquedotto civico “serbatoio” risalente agli anni Trenta. È a forma ottagonale e contiene una cisterna che accumula acqua potabile, il cui livello raggiunto è segnalato da un indicatore sulla facciata esterna. Consiglio una sosta qui, molto particolare!
Torre Campanaria
Passeggiando per la città non ho potuto fare a meno di notare questa altissima torre, il Campanone, così chiamato dagli abitanti di Santarcangelo di Romagna. Si tratta di una torre in stile neogotico realizzata nel 1893 e alta 25 metri che, insieme all’Arco Ganganelli, è uno dei simboli della città.
In cima c’è una banderuola girevole (che indica la direzione del vento) in ferro battuto che raffigura San Michele Arcangelo, patrono della città, e ogni 15 minuti scandisce l’ora.
Porta del Campanone Vecchio
Nel borgo medievale di Santarcangelo un’altra attrazione da vedere è la Porta del Campanone Vecchio, risalente al XII secolo, che costituiva l’ingresso più antico alla città.
Prima era sormontata da una torre campanaria che, nel 1880 circa, venne abbattuta poiché fatiscente. In prossimità della porta sono ancora visibili i resti della prima cinta muraria, solo guardandola si può fare un vero viaggio nel tempo!
Tips: a pochi passi non dimenticare di fare un salto nel Vicolo Amaduzzi, comunemente detta Via dell’Amore. Una strada imperdibile, molto suggestiva e ricca di scorci romantici!
Porta Cervese e Piazza delle Monache
Detta anche “Porta del Sale” perché era l’accesso alla strada che collegava Santarcangelo a Cervia (nota per le saline), Porta Cervese è l’unica porta d’ingresso al borgo medievale rimasta delle quattro esistenti ed è stata costruita dai Malatesta.
In origine aveva un ponte levatoio e, di questo, sono visibili oggi le corsie per lo scorrimento degli assi.
A due passi da Porta Cervese si apre una delle più suggestive piazze di Santarcangelo, ovvero Piazza delle Monache.
Su di essa si affacciano Palazzo Cenci, sede del Museo Storico Archeologico, e il monastero delle Sante Caterina e Barbara, con la chiesa a loro dedicata, mentre al centro un pozzo medievale. La vera sorpresa è, tuttavia, il sottoterra dove ci sono due grotte che pare siano dei luoghi di culto considerata la complessa e raffinata architettura.
Ce ne sono diverse di grotte sotterranee a Santarcangelo di Romagna, come vedremo in seguito, tanto che si può fare anche un tour tra le varie gallerie sotterranee. Basta rivolgersi allo IAT di Santarcangelo sito in via C. Battisti 5.
Grotte tufacee: Santarcangelo sotterranea
Proprio così, esiste una Santarcangelo sotterranea caratterizzata da un misterioso mondo fatto di grotte, creata dagli abitanti durante il Medioevo per proteggersi dagli assedi che a volte duravano anche mesi.
Parliamo di 150 grotte, una vera e propria città sotterranea creata sotto a quella visibile, fatta di cunicoli, gallerie, pozzi, cantine per la conservazione del vino, 300 granai per la conservazione dei cereali, ghiacciaie utilizzate per lo stoccaggio della neve e circa cinque grotte destinate a luoghi di culto.
Un mondo meraviglioso che si può scoprire solo con visite guidate organizzate dall’Ufficio Turistico. Non perdere quest’occasione 😉
Chiesa Collegiata (Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo)
Un gioiello da visitare a Santarcangelo è la Chiesa Collegiata prima dedicata alla Beata Vergine del Rosario, attualmente è la Parrocchia di San Michele Arcangelo, patrono della città.
La costruzione dell’imponente edificio (retto da un collegio di nove canonici da cui prende il nome) iniziò nel 1744 e terminò ben 12 anni dopo su progetto di Giovan Francesco Buonamici, architetto del Duomo di Ravenna.
L’esterno è semplice con un portale in pietra e l’adiacente campanile, l’interno è sobrio e ospita preziose opere come un dipinto di Guido Cagnacci, il crocifisso trecentesco di scuola riminese che proviene dalla Pieve di San Michele, altre tele e sculture pregevoli.
Pieve San Michele
Infine, tra le cose da visitare a Santarcangelo di Romagna troviamo l’antica Pieve San Michele. Si trova un po’ lontana dal centro abitato (1 km a sud) ma è una delle più importanti del territorio per la sua antichità, è di epoca bizantina e risale al VI secolo.
La facciata, in mattoni sottili, è molto particolare perché, oltre ad essere obliqua, presenta il campanile al centro e alla sua base c’è l’entrata in chiesa.
L’interno, a navata unica, riporta alcuni resti del pavimento musivo e decorazioni marmoree. Inoltre è da vedere l’antica fonte battesimale, le tracce dell’affresco di San Sebastiano staccato del XV secolo e il cippo di pietra scolpito su cui poggia l’altare.
I musei di Santarcangelo di Romagna
Non mancano a Santarcangelo diversi musei che, purtroppo, essendo di passaggio non ho fatto in tempo a visitare, ma ne suggerisco qualcuno più caratteristico.
MUSAS – Museo Storico Archeologico
Innanzitutto il MUSAS, Museo Storico Archeologico che è diviso in due sezioni, quella archeologica e un’altra denominata “Dal Medioevo all’Ottocento” con opere risalenti a questo arco di tempo.
Nella sezione archeologica c’è una raccolta di diversi reperti che riguardano il lavoro manuale e prodotti nelle fornaci della città, mentre nella sezione artistica degni di nota sono il polittico di Jacobello da Bonomo, un dipinto di Luca Longhi e la sala dedicata papa Clemente XIV con suoi ritratti e oggetti sacri. L’ingresso è a offerta libera.
Museo nel Mondo di Tonino Guerra
Il museo dedicato al poeta Tonino Guerra raccoglie le sue opere come quadri, sculture, arazzi, ceramiche e tele stampate.
C’è inoltre una selezione multimediale con i film sceneggiati dal maestro, le interviste e video in cui recita le sue poesie. L’ingresso è gratuito.
Museo del Bottone
Da visitare a Santarcangelo il Museo del Bottone, unico nel suo genere. Un’esperienza particolare da fare perché offre al visitatore un’ampia esposizione di bottoni che raccontano quattro secoli di storia e ognuno ha un proprio significato.
Ci sono tre settori dove vengono rappresentati i bottoni, i materiali per realizzarli e le motivazioni per le quali venivano scelti; ovviamente non manca una sezione che ne racconta la storia.
L’ingresso è a offerta libera.
Dove dormire a Santarcangelo di Romagna
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Queste sono le principali cose da vedere a Santarcangelo di Romagna, una cittadina piccola ma attiva e ricca di luoghi di interesse. Io l’ho trovata molto gradevole e, dato che le ho dedicato poco tempo, penso proprio che ci tornerò!
Se hai qualcosa da chiedere o vuoi farmi solo un saluto, ti aspetto nei commenti. Rispondo sempre!
Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia
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