Reggio Emilia è una città situata in Emilia-Romagna ed è conosciuta per la ricca storia, l’architettura e la vivace scena artistica.
Numerosi sono i suoi musei, le gallerie d’arte e i festival culturali che si tengono ogni anno, ma la cosa più importante che la contraddistingue è la presenza della Sala del Tricolore e il piccolo museo dedicato alla nostra bandiera, dato che proprio qui è nata.
Passeggiando nella “città del Tricolore” ho pensato che fosse proprio la tipica città emiliana, a misura d’uomo, dove spiccano le botteghe che offrono prodotti tipici come la pasta fresca, il parmigiano reggiano, il prosciutto di Parma e il lambrusco per citarne alcuni.
Ricca di giovani e studenti, è sempre in vetta alle classifiche delle città più ricche e vivibili d’Italia.
Scopriamo insieme Reggio Emilia: cosa vedere in 1 giorno, cosa fare e le attrazioni imperdibili con un itinerario a piedi e mappa. La città è piccola, quindi si può visitare in una giornata o massimo due per fare con più calma.
Buona lettura!

Reggio Emilia: cosa vedere in 1 giorno – Itinerario e mappa


Ecco la mappa con l’Itinerario di Reggio Emilia a piedi. Io ho parcheggiato nei pressi della ferrovia, dove c’erano alcuni parcheggi bianchi, ma per avere un’idea dei vari parcheggi presenti (a pagamento e non) ti lascio qui un link che può esserti utile reggioemiliawelcome.it/pacheggi

Cosa vedere a Reggio Emilia in un giorno

Musei Civici di Reggio Emilia

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Musei Civici, Reggio Emilia

I Musei Civici di Reggio Emilia comprendono il Palazzo dei Musei, il Museo del Tricolore e la Galleria Parmeggiani, il Museo della Giara e il Museo di Storia della Psichiatria.
La sede principale è il Palazzo dei Musei, situato di fronte alla centralissima Piazza Martiri del 7 luglio, ed è riconoscibile grazie al murales con il pavone “Curiosa Meraviglia”, l’opera d’arte «partecipata», alta oltre 16 metri, che raccoglie le foto dei cittadini durante il lockdown per il Covid19.

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Museo delle Scienze Naturali, Musei Civici – Reggio Emilia

Questo museo a me ha sorpreso tantissimo, perché ti fa fare un vero e proprio viaggio nella scienza, nella natura e nella storia, avendo numerose sezioni e una ricca collezione. Troviamo diverse aree:

  • Archeologica (Mosaici romani, Museo Chierici di Paletnologia, Portico dei Marmi-sezione romana, Museo di Regium Lepidi);
  • Etnografica;
  • Storia dell’Arte (Galleria dei Marmi-sezione medievale, Mosaici medievali);
  • Storia Naturale (Museo Spallanzani, Raccolte zoologiche, anatomiche, botaniche, geo-mineralogiche e paleontologiche);
  • Storia della città.
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Compianto su Cristo Morto di Palma il Giovane , Musei Civici – Reggio Emilia

Attraverso le collezioni si narra la storia del territorio a partire dalla Preistoria fino alla presenza etrusca e alla conquista romana, all’alto-medioevo. Poi si prosegue per i secoli degli Estensi fino al Primo Tricolore. Il percorso termina con le sale dedicate all’Ottocento e alla contemporaneità, nella quale si trova un ricco patrimonio fotografico del progetto di Fotografia Europea e dalle opere di Luigi Ghirri esposte a rotazione.
Mi dilungherei molto a descrivere tutte le cose che ho visto, ma posso assicurare che è un museo molto interessante e istruttivo sia per gli adulti che per i bambini. Da visitare assolutamente, considerando poi che è completamente gratuito!

Orari: martedì, mercoledì, giovedì 10:00 – 13:00 / Venerdì, sabato, domenica e festivi 10:00 – 18:00
Solo luglio e agosto martedì, mercoledì, giovedì 10:00 – 13:00 / Venerdì, sabato, domenica e festivi 10:00 – 13:00 / 21:00-24:00 (lunedì chiuso))
Costi: gratis
Valutazione: 4.6
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Teatro Valli

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Teatro Valli, Reggio Emilia

Nei pressi del Palazzo dei Musei spicca il maestoso Teatro Valli, uno dei teatri storici più importanti d’Italia. Si affaccia su una grande piazza cittadina, Piazza Martiri del 7 luglio, sulla quale ci sono anche l’altro teatro cittadino, il Teatro Ariosto, la Galleria San Rocco e i Giardini Pubblici.
Il Teatro Valli è stato inaugurato nel 1857 e prende il nome dal celebre attore reggiano Romolo Valli morto prematuramente nel 1980.
Il Teatro Valli è un elegante edificio in stile neoclassico, con una facciata imponente ricca di colonne e una sala interna decorata con stucchi e affreschi che accoglie circa 1100 posti.
Il teatro ospita una varietà di spettacoli, tra cui opere liriche, concerti, balletti, commedie e rappresentazioni teatrali. È anche sede di importanti festival e manifestazioni culturali, attirando artisti di fama internazionale e un pubblico appassionato di arte e cultura.
Pensa che proprio qui fece il suo debutto il celebre tenore di Modena Luciano Pavarotti interpretando il ruolo di Rodolfo ne La bohème.

Orari: variabili. Le date nelle quali è possibile visitare il Teatro Valli con visita guidata vengono comunicate sul sito, sui social della Fondazione I Teatri e a mezzo stampa
Costi: €5,00
Valutazione: 4.6
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Piazza Prampolini

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Piazza Prampolini, Reggio Emilia

Facendo giusto qualche metro si apre davanti l’affascinante Piazza Prampolini, per tutti Piazza Grande, il cuore della città. Su questa piazza si affacciano il Palazzo Comunale, il Duomo, la Torre del Bordello e quella dell’Orologio, il Battistero e il Palazzo del Monte e delle Notarie.
La Torre del Bordello è alta 51 metri e si chiama così perché dall’anno di costruzione (1468) è sempre stata accanto al “castelletto”, ovvero il bordello comunale.
A volte apre e consente di salire sino in cima per ammirare il panorama, ma bisogna informarsi perché spesso è chiusa.
Di fronte è situato il Palazzo del Monte di Pietà con la Torre dell’Orologio nella quale ci sono tre campane.
Davanti al palazzo c’è la Fontana del Dio Crostolo, il fiume che scorreva dentro Reggio Emilia e di cui fu poi modificato il percorso.

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Broletto, Piazza Prampolini – Reggio Emilia

Poi c’è la Cattedrale di Santa Maria Assunta della quale parlerò dopo e, accanto ad essa, il broletto. Si tratta di un passaggio molto caratteristico, lo riconoscerai da un arco decorato, ricco di negozi e locali che porta dritto a Piazza San Prospero.
In realtà il broletto era il vecchio cimitero cittadino, ma cambiò la sua funzione nel 1700 quando venne decorata l’arcata dell’ingresso su Piazza Prampolini.

Valutazione: 4.4
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Cattedrale di Santa Maria Assunta

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Cattedrale di Santa Maria Assunta, Reggio Emilia

La Cattedrale di Santa Maria Assunta è in stile romanico e risale all’857, però è stata completamente rifatta nel 1500 circa così come la vediamo oggi.
La facciata, opera di Prospero Sogari detto il Clemente, è incompleta, e a lui – e bottega – si devono anche (fra le altre) le statue di Adamo ed Eva sul portale centrale.
Al di sopra della facciata si erge la grande statua in bronzo dorato della Madonna col Bambino con i coniugi Fiordibelli, capolavoro di arte orafa di Bartolomeo Spani.

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“Assunzione di Maria Vergine San Pietro in cattedra e San Girolamo” del Guercino, Cattedrale di Reggio Emilia

All’interno sono da vedere alcune cappelle rivestite di marmi pregiati come il sepolcro di Orazio Malaguzzi, il monumento funebre di Valerio Malaguzzi di Bartolomeo Spani, la Cappella Fiordibelli. In quest’ultima è accolta l’”Assunzione di Maria Vergine San Pietro in cattedra e San Girolamo” del Guercino. Ma ci sono anche altre opere di pregio come quelle di Palma il Giovane, il Pomarancio, Federico Zuccari.
C’è poi una cripta dove sono custoditi i corpi dei Santi Crisanto e Daria e, dal 2010, sono ospitate opere di arte contemporanea di artisti come Hidetoshi Nagasawa, Claudio Parmiggiani, Ettore Spalletti e Jannis Kounellis.
Accanto al duomo c’è il Battistero di San Giovanni, con la fonte battesimale e l’affresco Battesimo di Cristo di Francesco Caprioli.

Orari: 7:30-19:30 / Domenica 9:00 – 13:00 e 15:00 – 19:30
Costi: gratuito
Valutazione: 4.6
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Sala del Tricolore e Museo del Tricolore

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Sala del Tricolore, Palazzo del Comune – Reggio Emilia

Vuoi ripercorre tutta la storia della nascita della bandiera italiana, della conquista dell’indipendenza e dell’unità d’Italia? Allora devi visitare il Palazzo del Comune, il luogo in cui ha sede il museo e la sala del Tricolore.
Appena si accede all’interno del palazzo si può vedere la statua di Marco Emilio Lepido, il fondatore della città romana da cui Reggio prende il nome. Sempre al piano terra c’è l’omaggio di 90 artisti contemporanei che attraverso le loro opere hanno rielaborato l’idea del tricolore italiano.
All’interno del palazzo ci sono alcune sale con affreschi del 1700 e dipinti del 1800, poi il museo che racconta la storia dell’unità d’Italia e del Tricolore.

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Museo del Tricolore, Reggio Emilia

Il gioiello del museo è la Sala del Tricolore, opera dell’ingegnere bolognese Ludovico Bolognini. Molto emozionante vederla, considerato che proprio qui, il 7 Gennaio 1797, si riunirono i rappresentanti di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara per proclamare la Repubblica Cispadana.
In quell’occasione fu adottata la bandiera a tre colori (verde-bianco-rosso) che nel 1848 divenne la bandiera nazionale italiana.
In questa sala oltre a conferenze e riunioni, si tengono anche matrimoni civili. Molto suggestiva!

Orari: settembre – giugno da martedì a venerdì 15:00 – 18:00 / Sabato, domenica e festivi 10:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00
luglio e agosto da martedì a venerdì 10:00 – 13:00 / Sabato, domenica e festivi 10:00 – 13:00 e 15:00 – 19:00 / Lunedì chiuso
Costi: gratuito
Valutazione: 4.6
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Basilica della Beata Vergine della Ghiara

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Basilica della Ghiara, Reggio Emilia

A circa 500 metri dal Museo del Tricolore troviamo la Basilica della Ghiara, un’altra tappa del mio itinerario di Reggio Emilia. La chiesa nasce per la fede e devozione del popolo reggiano riconoscente verso la beata Vergine Maria per i numerosi benefici ricevuti.
Purtroppo io l’ho trovata chiusa e apriva troppo tardi, però ci tenevo a vederla perché all’interno è custodito il capolavoro del Guercino, la “Crocefissione di Cristo, con ai piedi la Madonna e i Santi Maria Maddalena, San Giovanni e San Prospero“.
La chiesa è molto imponente, ha una grande cupola e una torre campanaria incompiuta, la facciata è in laterizio, con inserti in marmo bianco e sul portale centrale c’è un bassorilievo in marmo con la Vergine della Ghiara scolpito da Salvatore da Verona.
L’interno è riccamente decorato con uno stile di transizione fra il Rinascimento e Barocco. Come anticipato, l’opera imperdibile è la pala del Guercino, ma ce ne sono altre da ammirare come il ciclo di affreschi della Scuola dei Carracci, la splendida cupola delle Sibille di Alessandro Tiarini, affreschi di Luca Ferrari allievo di Guido Reni.
Infine, c’è il Museo del Santuario della Beata Vergine della Ghiara che conserva e valorizza il patrimonio artistico della Basilica con opere di Carracci, Guercino, Tiarini e altri. Disposto su 4 piani accoglie argenterie, oreficerie, candelieri seicenteschi e altre preziose opere.

Orari: da lunedì a sabato 10:00 – 12:00 e 16:30 – 17:30 / Domenica e festivi 16:30 – 17:30
Costi: gratuito
Valutazione: 4.8
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Chiesa di San Prospero

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Piazza e Chiesa di San Prospero, Reggio Emilia

Come detto prima, se intraprendi il broletto accanto al Duomo di Reggio Emilia, arriverai dritto nella piccola e scenografica Piazza San Prospero: proprio qui mi sono resa conto di quanto Reggio Emilia fosse una tipica città emiliana!
L’atmosfera era proprio quella, con i piccoli bar, le osterie, i negozietti con prodotti emiliani tipici e il tradizionale mercato del martedì e venerdì che animano questo luogo. Poi spicca lei, la Chiesa di San Prospero.
Costruita nel 997 fu completamente rifatta nel XVI secolo ed è il luogo di culto più amato dai reggiani, perché custodisce le spoglie di San Prospero, patrono della città.
Nonostante sia riconosciuta come una chiesa barocca, è un’importante testimonianza del rinascimento emiliano. La facciata è della metà del Settecento e ospita undici statue di santi protettori e dottori della Chiesa. Sui lati del sagrato ci sono sei caratteristici leoni in marmo rosso di Verona, a destra della facciata si erge il campanile ottagonale incompleto.

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Giudizio Universale di Camillo Procaccini, Chiesa di San Prospero – Reggio Emilia

L’interno è semplice e solenne, ma ricco di opere d’arte. Troviamo qui uno dei cicli di affreschi più belli d’Italia ovvero il Giudizio Universale di Camillo Procaccini, il prezioso coro in legno e una copia de “La Notte”, capolavoro del Correggio rubato dal Duca di Modena.
Spiccano altre opere di Camillo Sogari, Michelangelo Anselmi e Bernardino Campi fra gli altri.
In sagrestia, di solito non visitabile, ci sono diversi dipinti tra cui l’Assunzione della Vergine di Tommaso Laureti e Ludovico Carracci, mentre l’altare centrale racchiude il corpo di san Prospero. Insomma, questa chiesa è tra le cose da vedere a Reggio Emilia assolutamente!

Orari: feriali 08:00 – 12:00 e 16:00 – 19:00 / Festivi 08:00 – 12:00
Costi: gratuito
Valutazione: 4.5
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Chiostri di San Pietro

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Chiostro piccolo di San Pietro, Reggio Emilia

Concludo il mio itinerario di Reggio Emilia con i Chiostri di San Pietro, un complesso architettonico grandioso in cui è inconfondibile la mano di Giulio Romano, anche se un po’ fuori dagli itinerari turistici.
I chiostri dal 1400 hanno assunto varie funzioni ovvero monastero benedettino, caserma, scuola per ragazze, tribunale, oggi invece sono uno spazio aperto che ospita mostre, eventi ed anche una caffetteria in cui fermarsi e godersi un momento di pausa in questo luogo caratteristico.

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Chiostro grande di San Pietro, Reggio Emilia

Si possono visitare i due chiostri, il chiostro piccolo, molto tranquillo e silenzioso, e il chiostro grande che colpisce con la sua monumentalità, grazie alla serie di colonne doriche con al piano superiore finestre e nicchie decorate da statue.

Orari: variano in base al mese e agli eventi in corso. Consulta il sito ufficiale https://www.chiostrisanpietro.it/
Costi: gratuito / Ingresso con visita guidata €5,00 di circa 45 minuti
Valutazione: 4.6
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Reggio Emilia in un giorno: cosa vedere ancora?

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Ponte di Calatrava, Reggio Emilia

Se ti rimane del tempo oppure hai un paio di giorni disponibili per visitare Reggio Emilia, aggiungi al tuo itinerario queste attrazioni:

  • Collezione Maramotti, museo dedicato all’arte contemporanea voluta da Achille Maramotti, il fondatore della casa di moda Max Mara (prima qui c’era proprio una fabbrica di abbigliamento Max Mara). Si trovano più di 200 opere di arte contemporanea che coprono il periodo dal 1945 ad oggi e tra gli artisti ci sono Fontana, Parmeggiani, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Alberto Burri e tanti altri. Anche questo museo è gratuito!
  • Museo di Storia della Psichiatria, un po’ inquietante e triste, tuttavia il museo è una testimonianza che consente di rivivere l’atmosfera terribile dell’ospedale che ospitava migliaia di malati psichiatrici. Materiali, letti, mobili, strumenti originari… è tutto intatto e questo permette di fare un viaggio (seppur terribile) nel tempo.
  • Architetture di Santiago Calatrava, queste in realtà le ho viste arrivando da Rimini, sull’autostrada A1. Si tratta di ponti costruiti dall’architetto Calatrava in vari punti della città, ma il più conosciuto è la stazione Mediopadana della linea Alta Velocità, con la sua onda dinamica (sono venticinque onde di 45 metri) che corre parallela all’A1. L’obiettivo di queste opere è quella di movimentare la Pianura Padana con queste giganti onde bianche.
  • Parco del Popolo, si tratta dei Giardini Pubblici di Reggio Emilia. Un vasto spazio verde situato sull’area occupata dall’antica “Cittadella” dove all’interno si trovano piante secolari e rare, statue e busti di personaggi famosi. Ovviamente ci sono panchine e giochi per bambini, infatti l’ho utilizzato per far giocare i miei piccoli e consumare il pranzo al sacco.

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In questo articolo ti ho illustrato l’itinerario di Reggio Emilia: cosa vedere in un giorno e tutte le informazioni utili alla visita. Come avrai visto è una città piccola, ma ricca, inoltre è ospitale e piuttosto economica considerato che attrazioni e musei sono gratuiti. Niente male, no?
Se hai qualcosa da chiedere o vuoi lasciare il tuo pensiero, ti aspetto!


Lucia Nuzzaci

Ciao sono Lucia, sociologa per formazione, copywriter e travel blogger dal 2017 per lavoro, fondatrice di souvenirdiviaggio.it per dare spazio e vita ai miei viaggi. Amo scrivere, parlare, leggere, viaggiare con mio marito e i miei due figli, fissare gli istanti di un viaggio in mille scatti.

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