Il Lago di Ledro e la sua valle sono situati nei pressi del Lago di Garda, a 15 km da Riva del Garda. Ha una forma stretta ed allungata, a 655 metri sul livello del mare e con una circonferenza di 10km che consente lunghe passeggiate.
Forse è una destinazione un po’ sconosciuta ma, secondo me, merita di essere rivalutata e visitata.
Il lago è balneabile e nelle calde giornate estive la temperatura dell’acqua arriva a 24 °C… è uno dei laghi tra i più belli e puliti del Trentino!
La particolarità di questo luogo risiede nel fatto che nonostante la vicinanza del lago potrebbe far pensare a un clima mediterraneo, c’è invece un’atmosfera quasi alpina, per via delle montagne che caratterizzano il paesaggio circostante.
Scopriamo insieme a Monica Palazzi il Lago di Ledro e la sua valle: cosa vedere in un giorno, itinerario completo!
Buona lettura!

Cosa vedere sul Lago di Ledro: i borghi più belli

I paesi che fanno parte delle Valle di Ledro sono: Bezzeca, Concei, Tiarno di Sopra, Tiarno di Sotto, Pieve di Ledro e Molina di Ledro. Tutti questi comuni fino al 31 dicembre del 2009 erano autonomi, poi dal primo gennaio del 2010 sono confluiti nel comune di Ledro.

Lago di Ledro e la sua Valle: cosa vedere – Itinerario di un giorno

Mattina

Molina di Ledro

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Villaggio di Palafitte, Molina di Ledro

Molina di Ledro è la prima tappa del mio itinerario del Lago di Ledro. Questo borgo, che si trova a 640 metri sul livello del mare, conta 1541 abitanti e si trova vicinissimo al lago.
Molina è famosa per il villaggio di palafitte che risalgono all’età del bronzo, i cui resti sono stati ritrovati nel 1929 e che attualmente sono visitabili presso il locale Museo delle Palafitte.
Il museo è stato completamente rinnovato da poco, nel 2019, e al suo interno si possono ammirare diversi reperti in ceramica, oggetti fatti a mano di bronzo, pietra, osso e legno derivanti dall’Età del Bronzo.
Personalmente quello che mi è piaciuto è stata la ricostruzione della palafitta fuori dal museo e direttamente sulle sponde del lago.

Si ritorna poi verso il centro di Molina, dove una scala in granito porta fino alla Chiesa di San Vigilio risalente al XVIII secolo.
Se, invece, ti addentri per il quartiere più antico, detto Verdesina, arriverai alla Chiesa di San Francesco da Paola del 1628.
Prendendo la strada in discesa subito dopo la chiesa si arriva senza troppa fatica alla “Casa Demadonna”, una residenza signorile che fece anche da dimora degli Scaligeri nel XIV secolo.
Girovagando per il borgo mi imbatto poi nella Casa Zecchini, casa natale del poeta e traduttore Andrea Maffei.
La mia visita si potrebbe dire conclusa, se non fosse che scambiando due parole con una signora locale mi consiglia di andare alle vicine “Casa Al Castel” e “Casa Bai” per ammirare due affreschi che, effettivamente, meritano!

Pieve di Ledro

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Chiesa dell’Annunciazione, Pieve di Ledro (Photo Credits: Wikimedia Commons)

Pieve di Ledro si trova a 650 metri sul livello del mare e conta quasi 650 abitanti.
Pieve, secondo me, è davvero il luogo ideale per una vacanza sia di relax che sport in riva al lago, grazie alla cornice delle Alpi Ledrensi e alla vicinanza al Lago di Ledro.
Pieve è infatti un ottimo punto di partenza per fare delle escursioni sia a piedi sia in bicicletta poiché c’è il  “Sentiero di Pur”, antico sentiero che collegava Pieve a Molina. Certo non è adatto a tutti e ci vuole un minimo di allenamento e di resistenza, ma ne vale la pena. Poi gli sportivi hanno la possibilità di praticare, oltre al trekking, vela e kayak sul lago, canyoning nelle forre, mountain bike in montagna.

Torniamo nel centro di Pieve per iniziare la visita a questo bel paesino! Una volta lì mi dirigo verso la Chiesa dell’Annunciazione risalente al 1235. Passeggiando arrivo al Piccolo Oratorio di San Giuseppe che attualmente è sede di mostre ed esposizioni locali.
A questo Oratorio si accede attraverso un portale del Seicento in pietra bianca, abbellito da decorazioni e che conserva ancora la porta originaria risalente al 1633.
Concludo la visita a Pieve con il Piccolo Museo della Farmacia. L’antica farmacia Folletto è stata la prima farmacia della vallata e risale all’Ottocento. In questo museo sono conservate le attrezzature che servivano nel laboratorio della farmacia medesima.

Concei

Perseguo poi per Concei che si trova a 750 metri sul livello del mare e conta circa 750 abitanti.
Questo è un bel borgo che si trova in una valle tra boschi e monti. Concei, difatti, è considerato “il polmone verde della Valle di Ledro”, perfetta per le escursioni a piedi e in mountain bike.
La cosa che mi è piaciuta di più visitando questo piccolo borgo sono stati i paesini che lo formano, Enguiso, Locca, Lenzumo, molto affascinanti per via del loro carattere rurale e montano.
La Val di Concei in epoca antica era attraversata da una strada romana importante e ci sono molti reperti che ricordano gli insediamenti longobardi.
A Lenzumo si trova un cimitero con dei sepolcri, mentre a Enguiso e Locca diverse tombe. Tuttavia, durante la Grande Guerra, la zona fu duramente bombardata e vi furono gravi danni.
Segnalo che questo borgo è attraversato da un sentiero che porta fino alla località “Al Faggio” dove si trova un faggio, per l’appunto, che è il più antico della vallata ed è alto ben 30 metri.
La mia mattinata si può dire conclusa e quindi trovo un angolino dove poter gustare il mio pranzo al sacco.

Pomeriggio

Bezzecca

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Bezzecca, Lago di Ledro (Photo Credits: Wikimedia Commons)

Bezzecca è la prima tappa del pomeriggio e questo borgo si trova a quasi 700 metri sul livello del mare e conta 649 abitanti.
Il borgo è diviso in due dal torrente Assat: da una parte si trova la contrada “Villa” e dall’altra parte “Lutta”.
Proprio in questa contrada nel 1866 ci fu la battaglia tra i Garibaldini e gli Austriaci.
Ricordi il celebre: “Obbedisco” che diede in risposta Garibaldi a Re Vittorio Emanuele quando costui ordinò di abbandonare il Trentino? Ecco fu detto proprio qua!
La memoria di questo fatto è ancora presente e a ricordarcelo ci sono i nomi delle piazze, delle vie e il piccolo ma grazioso Museo Garibaldino dove si possono ammirare alcuni cimeli di questa battaglia.
Proseguo la mia passeggiata e giungo in Piazza Garibaldi, dove spicca la Chiesa dei Santi Lorenzo e Stefano, costruita nel XIX sec. per sostituire la precedente che era diventata troppo piccola.
Al suo interno si possono ammirare opere di grande pregio come gli stalli del coro, in noce, con i 23 medaglioni in legno che rappresentano delle scene del Vecchio e del Nuovo Testamento opera di Lenzumo Isidoro Segalla. Pensa che ha impiegato ben 10 anni per realizzarli!
Se anche a te piace fare due passi per scoprire le particolarità dei luoghi che visiti allora ti consiglio di prendere la strada verso Tiarno e, di lì a breve, ti imbatterai nella piccola Chiesa di Santa Lucia “in pratis” del XIV secolo.
Degni di nota gli affreschi che sono stati scoperti solo di recente, dato che parliamo del 1998.

Tiarno di Sotto

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Chiesa di San Bartolomeo, Tiarno di Sotto (Photo Credits: Wikimedia Commons)

Situato a 728 metri sul livello del mare e con 715 abitanti, Tiarno di Sotto è conosciuto anche come “Paes de Siori”. Questo appellativo è dovuto alle case signorili che sono tuttora ben visibili passeggiando per il centro.
Il paese risulta essere già abitato in epoca romana, come dimostrano alcuni antichi reperti che sono venuti alla luce sul territorio. L’ampliamento del borgo però risale al X secolo.
Fu in questo periodo che venne fatta la divisione in due parti di Tiarno, ossia quando gli abitanti del colle di San Giorgio arrivarono fino a valle (l’odierna Tiarno di Sopra), mentre gli abitanti del colle Lengros andarono nella parte opposta (Tiarno di Sotto).
Nella piazza centrale c’è la Chiesa di San Bartolomeo al cui interno ci sono opere di ottima fattura.
Dai documenti si evince che in precedenza c’era una piccola chiesa a forma rettangolare del 1348 che fu ampliata e ristrutturata più volte. Suggestivo e degno di essere menzionato il campanile alto ben 72 metri in pietra viva.

A un chilometro da Tiarno di Sotto sorge su di un colle (al quale si arriva con una bella passeggiata) la Chiesetta di San Giorgio.
Da qui si ha un’ottima visuale su tutto il territorio circostante: solo questo dovrebbe invogliare anche i più sedentari ad andarci!
Passeggiando, così senza meta, mi sono trovata a fiancheggiare il rio Massangla e qui ho trovato un vecchio mulino (del XV secolo) in cui ora c’è un piccolo museo. Poco oltre c’è una cascata stupenda, la Cascata Gorg D’Abiss.

Tiarno di Sopra

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Lago d’Ampola, Tiarno di Sopra (Photo Credits: Wikimedia Commons)

Tiarno di Sopra è l’ultima cosa da vedere nella Valle di Ledro in un giorno, ma soprattutto è l’ultimo paese della Valle di Ledro, al confine con questa valle e la Val d’Ampola. Il borgo si trova a 749 metri sul livello del mare e conta 1.032 abitanti.
Nonostante gli svariati incendi accorsi nel Settecento e i bombardamenti durante le due Guerre Mondiali abbiamo distrutto parecchio, qui sono ancora presenti diversi esempi tipici di Architettura Rurale e alcune Abitazioni Nobiliari.
Proprio di fronte al Municipio si trova la “Casa Oliari”, residenza di una famiglia di mercanti veneziani che sul finire del XVI secolo ha fatto dipingere sulla facciata esterna il loro stemma (si può ammirare tuttora).
E se ti guardi in giro mentre passaggi per il paese avrai modo di vedere svariati capitelli sulle case del borgo, che dimostrano come i locali fossero religiosi.
Non troppo distante da Tiarno di Sopra, come detto, si trova la Val D’Ampola il cui lago è uno dei pochi laghi che sono stati lasciati ancora allo stato naturale e questa cosa lo ha reso un biotipo protetto.
È possibile visitare questo luogo attraverso un percorso su di una passerella che corre tutto intorno al lago. Il ritrovo è all’inizio della passerella in legno.
Le visite sono fatte ogni giovedì dal 13 luglio al 24 agosto (per lo meno così era quando ci sono stata io) e il costo a persona era di 5 €.
Se sei un’amante della due ruote ti consiglio il sentiero che dal lago va per il Monte Tremalzo, perfetto per le mountain bike.

Tips: a Pre’ di Ledro (488 metri sul livello del mare) a febbraio si celebra la Festa del Sole, in omaggio al ritorno della luce dopo l’inverno in cui il paese è quasi sempre in ombra!

Dove dormire sul Lago di Ledro



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In questo articolo Monica ci ha raccontato della Valle di Ledro e il suo lago: cosa vedere e un intenso itinerario di un giorno per visitare i suoi borghi più belli. Se hai qualcosa da chiedere o vuoi lasciare un commento, ti aspetto!


Lucia Nuzzaci

Ciao sono Lucia, sociologa per formazione, copywriter e travel blogger dal 2017 per lavoro, fondatrice di souvenirdiviaggio.it per dare spazio e vita ai miei viaggi. Amo scrivere, parlare, leggere, viaggiare con mio marito e i miei due figli, fissare gli istanti di un viaggio in mille scatti.

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