Marianna Norillo nasce a Salerno, per amore si trasferisce in Sardegna per diverso tempo e ora vive a Milano. Traduttrice, web writer, travel blogger professionista e fondatrice del blog Tiraccontounviaggio.it, si è fatta largo nel corso degli anni nel mondo del web (e fuori), ottenendo riconoscimenti importanti e collaborando con tante realtà nell’ambito del turismo.
Quando ho deciso di aprire il mio blog nel 2017, una delle travel blogger alle quali mi sono ispirata è Marianna. Probabilmente è anche una delle prime che ha cominciato a fare questo lavoro “sul serio” facendolo conoscere un po’ a tutti.

A parte la passione per la scrittura e i viaggi, tante sono le cose che ci accomunano come l’essersi trasferite per amore, l’essere lontano dalla famiglia e avere dei bambini (lei due e io uno) da gestire in completa autonomia. Tra l’altro è una ragazza molto simpatica e alla mano.
Dunque, ho deciso di intervistarla per chiacchierare di viaggiblogging e del suo lavoro. E per farci regalare qualche consiglio utile per intraprendere la strada del blogger di viaggi.
Ora lascio la parola a lei e… Buona lettura!

Intervista alla travel blogger Marianna Norillo

sukhothai, Thailandia- Travel blogger Marianna Norillo

Sukhothai, Thailandia (Photo Credits: Marianna Norillo)

♥ Ciao Marianna, è un piacere fare quattro chiacchere con te! Facciamo capire ai lettori chi sei e cosa fai: raccontami di te, com’è nata l’idea del blog tiraccontounviaggio.it e dove vuoi arrivare, cioè il tuo sogno nel cassetto.

Ciao Lucia, grazie per le tue domande!
Il mio blog nasce nel 2014 dopo un viaggio in Thailandia, il mio viaggio di nozze per l’esattezza, primo incontro con l’Asia, continente meraviglioso in cui sono poi tornata altre volte per continuare la scoperta.
Rientrata dal viaggio, ho sentito il bisogno di raccontare quello che avevo visto durante questa esperienza cosi unica e ho deciso di aprire il blog.
Viaggiare è sempre stata una mia grande passione e così pure scrivere. Per cui, considerando che mi occupavo già di content writing per siti e piattaforme turistiche, dedicarmi ad un blog tutto mio in cui raccontare il mondo è stato una conseguenza naturale, direi.
Anno dopo anno, è cresciuto e finalmente ho raccolto i frutti di un lavoro incessante e faticoso, che, però, ho sempre portato avanti piena di fiducia. Ho conquistato già tanto, forse più di quello che mi sarei aspettata considerando che il mio blog è nato per puro spirito di condivisione e, invece, si è aggiunto al mio lavoro di scrittura e traduzione testi.

Sogno nel cassetto, quindi, direi quello di continuare così e di festeggiare per nuove ed interessanti collaborazioni, opportunità di viaggio e di lavoro e, perché no, altre belle interviste come questa.

♥ Non ti chiedo banalmente il posto più bello che hai visitato. Ma qual è il popolo da cui ti sei sentita maggiormente accolta?

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Castione della Presolana, Lombardia (Photo Credits: Marianna Norillo)

Non è facile rispondere a questa domanda perché l’accoglienza può avere tante forme e si può essere accoglienti in modi molto diversi. Ci sono popoli più vicini alla nostra cultura che hanno un atteggiamento aperto, socievole, accomodante con cui è sicuramente più facile e più piacevole comunicare. Mi vengono in mente paesi come l’Irlanda, la Spagna, la Grecia, l’Albania, dove mi sono sentita completamente a mio agio.
Ce ne sono altri, poi, in cui l’approccio è un po’ diverso e dove gli abitanti hanno un comportamento più distaccato e meno espansivo. Mi vengono in mente i paesi scandinavi, l’Inghilterra, la Germania, per esempio.
Ma poi se ci penso bene anche qui in Lombardia, dove mi sono trasferita da qualche anno, mi è capitato di trovare atteggiamenti simili. Per cui, forse è vero che tutto il mondo è paese alla fine.

→ → → A proposito di Spagna… scopri cosa vedere a Barcellona in tre giorni – Itinerario

♥ Parliamo di lavoro e blogging. Tu sei una travel blogger professionista e hai collaborato con tante realtà nel mondo del turismo. Come si diventa travel blogger professionisti? E cosa deve fare un blogger per fare questo scatto di qualità e distinguersi?

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Serralunga d’Alba, Piemonte (Photo Credits: Marianna Norillo)

Lavorare tanto. Essere creativi. Prendere ispirazione da quelli più bravi ma avere anche il coraggio di mettersi in gioco e produrre qualcosa di nuovo.
Da travel blogger professionista ma anche da semplice lettrice, trovo che sapersi distinguere è la chiave del vero successo. Si, certo “copiare” magari aiuta a crescere più velocemente, ma bisogna essere costanti e determinati a lungo raggio e trovare le idee e la motivazione, anche quando di idee e di motivazione ne abbiamo poca.
Lavorare in questo settore richiede molto di più di una bella foto e una caption su Instagram. Bisogna scrivere sul serio, sviluppare un proprio stile, trovare argomenti interessanti e utili, fare pratica ogni giorno, per anni, studiare la SEO, i meccanismi del posizionamento, essere aggiornati sui cambiamenti che riguardano gli algoritmi di Google, utilizzare i social con intelligenza.
Sul blog, in rubriche, ho creato una sezione dedicata “Diventare travel blogger” con tanti consigli utili per intraprendere questa strada e trasformare la passione per i viaggi in professione.

♥ Molti operatori del mondo del turismo vedono purtroppo noi travel blogger come “scrocconi” e non come risorsa, opportunità di sponsorizzazione. Che idea ti sei fatta al riguardo in questi anni? Pensi sia dovuto anche alla presenza di tanti travel blogger improvvisati?

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New York, Stati Uniti d’America (Photo Credits: Marianna Norillo)

In effetti, mi dispiace ammetterlo, ma il limite è molto sottile. Da un lato gli operatori non sempre sono consapevoli degli effettivi benefici che un travel blogger può apportare alla loro attività. Dall’altro, però, è anche vero che in tanti si improvvisano blogger, influencer, web writer, ogni giorno, con il solo scopo di farsi notare per ottenere servizi, pernottamenti, pranzi e cene gratuite.
Non mi sento di condannarli in toto. Molti di loro sono solo giovani viaggiatori, alle prime armi, affascinati dal mondo dei social e desiderosi di visibilità.
Tuttavia, non posso negare che per tanti che si improvvisano e tentano questa strada in cerca di viaggi gratis, ci sono tanti travel blogger professionisti che ne hanno pagato le conseguenze in questi anni, perdendo di credibilità ed autorevolezza.
Non ci resta che sperare che il sistema riprenderà a funzionare in modo più giusto e meritocratico e che le competenze reali possano finalmente essere riconosciute in quanto tali.

♥ Raccontami un aneddoto di viaggio di cui ridi ancora e uno che vorresti dimenticare!

Helsinki, Finlandia - tiraccontounviaggio.it

Helsinki, Finlandia (Photo Credits: Marianna Norillo)

Galles. Llandudno. Una bella giornata estiva e soleggiata. Camminavo allegramente sul suo bellissimo molo, il più lungo di tutto il Galles, con due amici che erano venuti a trovarmi dall’Italia. Decidiamo di fermarci al chiosco a prenderci un gelato e proseguiamo la passeggiata, incantati dalla splendida vista sul mare d’Irlanda e accompagnati dal volo dei gabbiani.
Avevamo quasi raggiunto il lungomare quando ad un certo punto uno di loro si lancia sul mio gelato e lo divora all’istante, lasciandomi in mano un cono vuoto, tra i sorrisi divertiti dei gallesi che evidentemente i loro gabbiani li conoscono molto bene.
Oslo. Foresta Nordmarka. Non vorrei dimenticarlo perché perdersi in una foresta innevata fa tanto esploratori vecchio stile, ma ho rischiato grosso. Non solo perché il sentiero naturalistico che stavamo percorrendo era completamente ghiacciato, si gelava ed io non ero equipaggiata a dovere ma soprattutto perché ci siamo spinti troppo avanti, il GPS ha smesso di funzionare, non c’era più nessuna presenza umana cui chiedere indicazioni, e ci è mancato poco che finissimo in un dirupo.
Alla fine è andata bene e dopo diverse ore siamo riusciti a ritrovare la strada ma che spavento!

♥ Alcune persone sono restie a concedersi un viaggio per pigrizia, paura del nuovo o semplicemente per risparmiare. Cosa rappresenta per te il viaggio? E cosa vorresti dire a chi la pensa così?

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Bardolino, Veneto (Photo Credits: Marianna Norillo)

Ho sempre cercato di ispirare tutti a fare le valigie, partire, girare il mondo perché vedo nel viaggio l’opportunità di crescere, imparare, conoscere lingue, popoli, culture, sviluppare nuove conoscenze e abilità personali.
Viaggiare ci aiuta ad accettare i cambiamenti, gli imprevisti, i fuori programma della vita, ci spinge a metterci alla prova, a superare limiti e paure e a diventare ciò che vogliamo essere. Ma siamo tutti diversi.
Ci sono persone che non viaggiano perché semplicemente dicono di stare bene dove stanno: a casa. Ci credereste? Eppure ne conosco alcune.
Già, difficile da comprendere per un wanderluster ma la verità è che viaggiare è una passione che deve nascere spontanea. Non si può insegnare se non ce l’hai dentro.
Si possono incoraggiare gli altri a farlo, però, raccontando la propria esperienza personale ed evidenziandone i lati positivi, quello sicuramente. E, chissà, magari cambieranno idea e io sarò piacevolmente smentita.

Ringrazio tantissimo Marianna Norillo per la sua disponibilità e le auguro di continuare sempre a fare quello che più le piace, riuscendo a realizzare tutti i suoi sogni. In bocca al lupo!

Categorie: Interviste

Lucia Nuzzaci

Ciao sono Lucia, sociologa per formazione, copywriter e travel blogger dal 2017 per lavoro, fondatrice di souvenirdiviaggio.it per dare spazio e vita ai miei viaggi. Amo scrivere, parlare, leggere, viaggiare con mio marito e i miei due figli, fissare gli istanti di un viaggio in mille scatti.

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