Se ti stai aggirando per via deserte con edifici vuoti e saracinesche dei negozi rigorosamente abbassate, può essere che tu sia incappato in una di queste località un po’ insolite, ovvero i cosiddetti borghi fantasma. Somigliano alle città o ai piccoli paesi italiani deserti nella settimana di Ferragosto, in realtà sono luoghi misteriosi e particolari, che sicuramente meritano una visita.
In questo articolo parlerò in particolare delle città fantasma in Toscana, località dimenticate e sperdute, ma con il fascino del mistero e della natura ancora intatta. L’unica tua compagnia sarà solo il vento che si muove tra i ruderi e una pace assoluta, in cui poter fare un po’ sano di trekking per arrivarci.
Ecco quindi i 10 borghi fantasma più famosi della Toscana da visitare assolutamente.
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
- 10 Borghi fantasma toscani da visitare
- 1.Montingegnoli, Radicondoli – Siena
- 2.Castiglioncello, Firenzuola – Firenze
- 3.Brento Sanico, Firenzuola – Firenze
- 4.Fornello, Vicchio – Firenze
- 5.Buriano, Castiglione della Pescaia – Grosseto
- 6.Toiano – Pisa
- 7.Villa Saletta, Palaia – Pisa
- 8.Fabbriche di Careggine – Lucca
- 9.Bugnano, Bagni di Lucca – Lucca
- 10.Col di Favilla, Stazzema – Lucca
10 Borghi fantasma toscani da visitare
1.Montingegnoli, Radicondoli – Siena

Montingegnoli, situato nel comune di Radicondoli (provincia di Siena) è ubicato tra le valli del Cecina e del Merse. Questa cittadina risale al XII secolo e risulta abbandonata da un centinaio di anni.
Il borgo è ancora ben conservato, con la sua aria da “ghost town” un po’ inquietante, in quanto sembra che gli abitanti siano spariti così, da un momento all’altro e tutti quanti assieme. E, in effetti, nel 1833 si contavano 220 abitanti per poi arrivare a zero poco più di un secolo dopo.
Segnalo che alcuni luoghi sono ancora visitabili come, ad esempio, il castello con il giardino circolare. La sua costruzione risale al 1150 e, nonostante le tante modifiche che si sono susseguite nel corso del tempo, la sua forma originaria è rimasta intatta.
Per arrivarci si deve andare in direzione Belforte, passare oltre il bivio che conduce verso Anqua, sulla destra, dopo poco meno di un chilometro si trova un piazzale sempre sul lato destro dove lasciare la macchina. Da qui devi andare a piedi lungo la strada sterrata che, in qualche minuto, ti porta il borgo.
2.Castiglioncello, Firenzuola – Firenze
Castiglioncello si trova sull’Appennino Tosco-Romagnolo ai confini della Romagna, nel comune di Firenzuola. Da non confondere con quello sul mare in provincia di Livorno.
Questo borgo nasce nel IX secolo ed aveva, all’epoca, una posizione molto strategica sia commerciale che militare. Ti basti sapere che non solo controllava i traffici tra Bologna e Firenze, ma che qui si chiedevano pedaggi molto esosi. Tuttavia, stanchi di dover pagare, i fiorentini trovarono una nuova via di comunicazione attraverso il Passo del Giogo.
In seguito, venne fondata anche Firenzuola. Tutto ciò fece sì che Castiglioncello fosse pian piano esclusa dai giri che contano (ebbe una rilevanza, seppur minima, fino al Settecento).
Per un centinaio di anni non ebbe che una sessantina di abitanti che, nel 1960, divennero nulli.
Per visitare Castiglioncello dovrai arrivare alla fine del centro abitato di Moraduccio, sulla destra trovi una stradina asfaltata che ti porta in riva al fiume Santerno. Qui c’è un parcheggio dove devi lasciare la tua macchina, per poi proseguire a piedi attraverso il ponte sul fiume. Dovrai fare 1 chilometro su di una strada ripida e voilà, finalmente, troverai Castiglioncello!
3.Brento Sanico, Firenzuola – Firenze

Praticamente attaccato a Castiglioncello si trova Brento Sanico, che è stato abbandonato nel 1951, quando l’ultima famiglia che risiedeva qua se ne andò.
Il borgo fu abbandonato per via della costruzione dell’autostrada e delle strade statali, che tolsero a Brento la sua importanza strategica.
Il nome Brento Sanico risulta di origine germanica e fa riferimento al fatto che il borgo è ben protetto dal vento.
4.Fornello, Vicchio – Firenze
Fornello è nella zona del Mugello e il tragitto per raggiungerlo si sviluppa nei boschi, passando da binari dismessi e un tunnel da brivido, con dei caselli ferroviari abbandonati ricoperti da vegetazione.
Di cosa sto parlando? Sto parlando della vecchia stazione di Fornello, nel comune di Vicchio, che è sulla linea ferroviaria tra Borgo San Lorenzo e Marradi.
Questa linea ferroviaria, in tempi passati, era utile agli abitanti della zona e ai minatori per andare in miniera e trasportare il materiale scavato.
Tanto è vero che avrai modo di vedere, oltre alle rotaie, i carrelli arrugginiti della miniera e le sue strutture, i resti della biglietteria e del primo soccorso.
Alcuni locali sono ancora usati come magazzino, in modo particolare durante la stagione fredda per i mezzi di manutenzione della ferrovia.
5.Buriano, Castiglione della Pescaia – Grosseto
Buriano è a due passi da Volterra ed ha il fascino medievale toscano inconfondibile.
Nel primo millennio aveva una posizione invidiabile: su un’altura, lontano dalle zone insalubri, isolato e allo stesso tempo protetto. Queste sue peculiarità divennero, però, il motivo del suo declino.
I grandi centri urbani erano attrattivi sia dal punto di vista lavorativo che sociale, quindi spinsero i locali ad abbandonare Buriano.
Tuttavia, ebbe una seconda vita nel 1986, quando alcuni imprenditori fecero diventare l’antico borgo una specie di agriturismo diffuso. Dopo una decina di anni, una ditta svizzera ne fece una Beauty Farm, ma questo progetto naufragò di lì a poco e il borgo morì per la seconda volta.
In ogni modo, vale la pena visitarlo in quanto ci sono cartelli che indicano piazze e di edifici e, personalmente, ritengo molto belle le caratteristiche case in pietra e mattoni.
Per arrivare a Buriano, da Cecina, devi prendere la SS68 verso l’entroterra e girare appena dopo il paese di Ponteginori.
6.Toiano – Pisa

Toiano si trova a un’ora circa di macchina da Buriano. Questo borgo è stato segnalato dal Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) nell’elenco dei luoghi del cuore da salvare.
A Toiano c’è una chiesa sconsacrata che risale al XI secolo, con un paesaggio naturale tutto intorno davvero meraviglioso, tra colline e calanchi di sabbia che si concludono con le balze intorno a Volterra.
Per raggiungere Toiano dovrai seguire la SP11, fino a quando non vedrai le indicazioni per Toiano.
7.Villa Saletta, Palaia – Pisa
A soli 10 minuti da Toiano c’è il borgo di Villa Saletta, da cui godrai di un’ottima vista sulla Valdera e non solo. Il borgo si anima nel periodo estivo con il Festival del Teatro Popolare, che include spettacoli con artisti locali.
8.Fabbriche di Careggine – Lucca

Fabbriche di Careggine si trova in provincia di Lucca, sul luogo dove già nel XIII secolo c’era un borgo. Le origini di questo si devono a una colonia di fabbri immigrati da Brescia per estrarre ferro nelle miniere, del non lontano, Monte Tambura.
L’importanza di questo minerale diede prestigio e vantaggi a tutto il borgo fino alla fine del Settecento, anche perché era sulla strada tra Modena e Massa Carrara.
Svariate vicende portarono Fabbriche di Careggine a un lento, ma progressivo decadimento. Tuttavia, all’inizio del Novecento, ci fu una lieve ripresa per via della cava di marmo nei pressi, ma la fine del borgo si ebbe subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
L’Enel fece addirittura una diga alta oltre 90 metri che sbarrò il torrente Edron e questo fece sparire Fabbriche di Careggine, che praticamente fu sommerso nel Lago di Vagli.
Non ci fu più nulla: sparirono le case, il cimitero, la chiesa di San Teodoro con il suo campanile. Ogni tanto, quando il lago viene svuotato per la manutenzione della diga, il borgo riappare come per magia!
Se non hai la fortuna di arrivare all’apertura della diga, puoi visitare il Lago di Vagli, che si può raggiungere dalla stazione ferroviaria di Poggio, un gioiello incastonato nella Garfagnana.
Tips: le operazioni di svuotamento sono lunghe e complicate, ma pare che potrebbero essere attuate nel 2025, considerato che la programmazione nel 2024 è saltata.
9.Bugnano, Bagni di Lucca – Lucca
Bugnano è a una decina di chilometri da Bagni di Lucca e si trova a 579 metri sul livello del mare.
In passato, fu uno dei tre nuclei abitati che, con Lugnano e Riolo, facevano parte delle località collinare detta “Monti di Villa”.
Il passare del tempo ha segnato parecchio Bugnano, infatti diversi edifici sono crollati. Nelle case in pietra che si sono salvate è possibile ammirare ancora degli affreschi stupendi.
Per arrivare a Bugnano devi seguire la SS12 che unisce Lucca a Modena, passando dall’Abetone.
10.Col di Favilla, Stazzema – Lucca
Col di Favilla, oggi tristemente abbandonato, era la “fine del mondo”, secondo quanto affermava Fosco Maraini (antropologo, scrittore e poeta).
In tempi andati, fu una tappa obbligatoria per chiunque volesse attraversare questo pezzo dell’alta Versilia, ma ora è totalmente disabitato.
La Meridiana che ancora si trova sulla chiesa resta la più alta dell’intera Toscana.
Ci si arriva con una camminata di circa un’ora e mezza da Isola Santa (segui il sentiero CAI n° 9 che inizia dalla diga) oppure, in alternativa, si può fare il percorso che parte dalla foce Mosceta.
In questo articolo hai scoperto qualcosa in più dei 10 borghi fantasma più famosi della Toscana. Questi posti raccontano storie affascinanti di un passato che non c’è più, spesso legate a eventi storici, crisi economiche o disastri naturali. Anche se non più abitati, continuano ad esercitare un grande fascino, sia per la loro bellezza che per il mistero che li circonda.
Ne conosci altri? Hai qualche curiosità? Scrivimi nei commenti!
Articolo scritto da Monica Palazzi
Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia
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