Saint-Tropez e i suoi dintorni sono dei luoghi talmente suggestivi e pieni di fascino che offrono al viaggiatore dei paesaggi incantevoli come pochi ve ne sono al mondo.
Saint-Tropez si trova tra gli zero e i 115 metri sul livello del mare ed è situato nel dipartimento del VAR, sud della Francia (nella zona che comprende la Provenza e la Costa Azzurra). La popolazione è di poco inferiore ai 5.000 abitanti.
Saint-Tropez deve il suo nome a San Torpè, un santo di origine italiana, in particolare di Pisa.
La ricorrenza di Saint-Tropez è festeggiata il 16 maggio di ogni anno con una grande festa patronale che richiama molta gente.
Scopriamo insieme allora cosa vedere a Saint-Tropez, la perla della Costa Azzurra.
Buona lettura!

Visitare Saint-Tropez: quando andare, come arrivare e info utili

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Saint-Tropez, Francia

Perché è così famosa Saint Tropez?

Ci sono diversi motivi che spiegano come Saint Tropez sia diventato un rinomato centro di villeggiatura.
Premesso che è stato un borgo di pescatori di cui conserva ancora la struttura, secondo alcuni diventò nota verso gli anni ’50 del secolo scorso grazie al film “Piace a Troppi” (uscito nelle sale cinematografiche nel 1957) che lanciò Brigitte Bardot come sex symbol europeo.
Qualche anno dopo sarà la stessa Brigitte Bardot ad acquistare una villa (la famosa Madrague) a Saint Tropez che farà da richiamo per tutto il jet set della Costa Azzurra.
Tanto è vero che proprio di fronte alla Gendarmeria si trova una statua coperta d’oro che rappresenta Brigitte Bardot ispirata agli acquarelli di Milo Manara.

Secondo un’altra versione a renderla famosa, invece, fu il pittore Paul Signac: questi arrivò a fine Ottocento sulle sponde del borgo casualmente, in quanto voleva mettersi al riparo con la sua barca dalla tempesta che stava per arrivare mentre era in mare. Così Signac iniziò a dipingere Saint Tropez e prese casa qui; in seguito anche altri artisti, tra cui Matisse e Pablo Picasso, si innamorarono del borgo, specialmente dei suoi colori e della sua luce.

Quando andare a Saint Tropez

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Saint-Tropez

Essendo il clima mite per quasi tutto l’anno il periodo migliore in cui andare a Saint Tropez è in autunno, precisamente tra la fine di settembre e i primi di ottobre. In questo periodo la ressa dovuta al turismo di massa è sicuramente minore e quindi si può godere appieno – e in totale tranquillità – di questa bella cittadina.
E volendo per gli amanti della tintarella segnalo che in tale periodo il sole riscalda ancora, quindi è possibile fare gli ultimi bagni di stagione senza nulla da invidiare a quelli della piena estate.

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Come arrivare a Saint Tropez

L’ideale è arrivare a Saint-Tropez con un mezzo proprio in modo da spostarsi più in modo autonomo. In questo caso, una volta arrivati consiglio di lasciare l’auto o la moto in un parcheggio (segnalo, ad esempio, Romigi Avenue Du Maréchal Foch) e girare poi a piedi. Ci sono anche altri parcheggi, uno più grande nei pressi del porto dove si trova spessp posto, ma è molto caro (oltre €200,00), il Parking De Lices, in Place de Lices (circa €150,00) e Parking Foch in Avenue Foch (€80,00) più lontano. Si parla di costi settimanali.
In alternativa, invece, si può pure raggiungere Saint Tropez in treno da Ventimiglia (Liguria/Italia) e, quindi, proseguire per Saint Raphael, la stazione più vicina a Saint Tropez.
Per quanto concerne l’aereo, infine, l’aeroporto più vicino è quello di Nice Cote d’Azur (NCE) che dista da Saint Tropez poco più di 60 chilometri.

Dove dormire a Saint-Tropez



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Bevande e piatti tipici di Saint-Tropez (e dintorni)

Non puoi dire di essere stato a Saint Tropez se non hai mangiato la “Tarte Tropezienne”. Questa torta è il tradizionale dolce locale ed è fatto con pan brioche e crema. Il posto tipico dove assaggiarla si trova a Gassin (a due passi da Saint Tropez), borgo antico considerato tra i più belli di Francia che consente una vista meravigliosa sul Golfo di Saint Tropez e sulle rocce rosse del Massiccio dell’Esterel.

Curiostà: a Gassin si trovano poco meno di una dozzina di famiglie!

Ricordo che il 2022 nel Var è stato l’anno dell’enoturismo, perciò anche se leggermente in ritardo sulla tabella di marcia vale la pena assaggiare uno degli ottimi vin rosé (se si preferisce anche il bianco o il rosso) che sono prodotti in questa zona.
Una menzione, infine, la meritano le caramelle alla mimosa che sono tipiche del posto e, indubbiamente, molto buone.

Cosa vedere a Sainr-Tropez in un giorno 

Porto e faro

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Lungomare, Saint-Tropez

La mia gita incomincia dal vivace porto con i suoi immensi yacht (non passano inosservati!), cuore pulsante della città. L’ideale è passeggiare al tramonto per ammirare appieno i classici colori delle case basse e colorate di rosa e giallo tenue.
Nel vecchio porto c’è la statua del Bailli de Sufren che è stata ricavata dalla fusione di un cannone ottocentesco. Il balivo di Suffren (1729/1788) era un marinaio che combatté durante la Guerra dei Sette Anni (dal 1756 al 1763 e coinvolse le maggiori potenze europee dell’epoca) a fianco della flotta della città contro l’Inghilterra e la Prussia.
È davvero molto bello camminare sul lungomare che porta al Faro, con tutt’intorno tante stradine e vicoletti con diversi ristorantini e negozietti di artigianato locale. Ti consiglio di fermarti a mangiare e di entrare in un negozio per acquistare, magari, un souvenir come ho fatto io (ho preso un paio di sandali tipici).

Tips: se ami prendere il sole e fare il bagno ti consiglio di andare nella vicina “strada delle spiagge” di Ramatuelle e arrivare nella graziosa Pampelonne, per molti la migliore dell’intera la Costa Azzurra.

Chiesa di Notre Dame de l’Assomption

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Chiesa di Notre Dame de l’Assomption, Saint-Tropez

Passeggiando si arriva alla Chiesa di Notre Dame de l’Assomption, chiesa in stile barocco facilmente riconoscibile grazie al suo iconico campanile giallo e rosa. La chiesa è il principale luogo di culto cattolico di Saint Tropez tanto che è iscritta nel registro dei monumenti storici dal 9 luglio del 1981.
Da segnalare al suo interno il celebre busto raffigurante San Torpè che viene esposto in processione durante la Bravade e alle festività natalizie. Da vedere a Saint-Tropez sicuramente!

Place des Lices

Un’altra cosa da vedere a Saint-Tropez è Place des Lices, la più bella piazza della città ricca di caffè e gente. Una caratteristica che a me è piaciuta molto è stata vedere le persone nella Place des Lices, poco distante dalla chiesa, che giocano – in alcuni casi anche a livello professionale – alla Petanque, un gioco di bocce caratteristico della Francia del Sud.
Tra l’altro due giorni a settimana sempre qui si tiene un mercato particolarmente pittoresco.

Cittadella

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Chiesa della Misericordia, Saint- Tropez

Senza troppa fatica arrivo alla Cittadella che era l’antica struttura difensiva della città. Nel torrione adesso si trova il Museo di Storia Marittima Locale (in cui si racconta dei viaggi dei marinai tropeziani nel mondo e la vita quotidiana del popolo nel corso dei secoli) e si ha una vista meravigliosa sul golfo.
A sud di Rue de la Cittadelle sorge la Chiesa della Misericordia (1645) con una graziosa torre campanaria e la cupola decorata con piastrelle di ceramica verdi, gialli e marroni.
Info: l’ingresso al museo è di €4,00

Museo dell’Annonciade

Nei pressi del Porto Vecchio (quai Suffren), esattamente in piazza Gramont, si trova il Museo dell’Annonciade che ha sede in una cappella sconsacrata ed ospita una vasta collezione di opere di arte moderna. Tra le altre si possono ammirare opere di Matisse, Seurat, Duffy e Signac, il primo ad aver dato fama alla città.
Se ami l’arte, è una delle cose da vedere a Saint-Tropez senza dubbio!
Info: l’ingresso costa €6,00.

Il mio viaggio è giunto al termine e la giornata è volata via velocemente, in una città così interessante non poteva essere altrimenti! Queste sono ad ogni modo le cose da vedere a Saint-Tropez in un giorno più conosciute, ma se hai tempo ti invito a fare un bel weekend sulla Costa Azzurra e scoprire anche i dintorni.

 

Ringrazio Monica Palazzi per aver scritto del suo viaggio a Saint Tropez


Lucia Nuzzaci

Ciao sono Lucia, sociologa per formazione, copywriter e travel blogger dal 2017 per lavoro, fondatrice di souvenirdiviaggio.it per dare spazio e vita ai miei viaggi. Amo scrivere, parlare, leggere, viaggiare con mio marito e i miei due figli, fissare gli istanti di un viaggio in mille scatti.

2 commenti

Luciana Colzani · 23/02/2023 alle 19:33

Buon articolo! Grazie a Monica!

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