In Puglia, nel cuore del Salento, c’è un piccolo comune conosciuto perchè location del “concertone” finale della Notte della Taranta, evento popolare che si tiene ad agosto nel Salento: Melpignano.
Melpignano però non è solo Notte della Taranta, anche se questo l’ha portato a comparire persino in televisione ed essere conosciuto ovunque, perché custodisce un tesoro di bellezza e tradizioni, luoghi interessanti e monumenti megalitici. A Melpignano e dintorni sono, infatti, molto diffusi menhir e dolmen, testimonianze storiche molto importanti.
Questo affascinante borgo, con le sue stradine lastricate e i monumenti, merita di essere scoperto e vissuto, non solo in una calda sera d’estate ma anche fuori stagione, magari facendo un bel tour dei posti più belli della Puglia.
In questo articolo scoprirai cosa vedere a Melpignano: parlerò della Notte della Taranta, delle spiagge più vicine in cui godere del mare paradisiaco della Puglia e dove mangiare.
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
Cosa vedere a Melpignano in un giorno
Notte della Taranta a Melpignano

Da diversi anni il comune di Melpignano ospita forse l’evento più importante dell’estate salentina, la finale della Notte della Taranta, che ormai ha risonanza nazionale e internazionale.
Per chi non lo sapesse, il festival itinerante della Notte della Taranta è un momento di celebrazione delle radici e della cultura salentina dove si festeggia la tradizione della pizzica, danza popolare salentina molto amata e sentita da tutti, non solo dai salentini.
Ogni sera si tiene un concerto (circa 19) in un paese diverso, che inizialmente erano quelli che costituivano la Grecìa Salentina (isola linguistica costituita da nove comuni della provincia di Lecce in cui si parla il dialetto griko), poi pian piano se ne sono aggiunti tanti altri che coprono diversi punti del territorio, sia a sud che a nord di Melpignano.
Dopo le tappe, si tiene il concertone finale nell’ampio spazio davanti al Convento degli Agostiniani a Melpignano, intorno al 25-26 agosto, in genere il penultimo sabato di agosto.
L’evento attira migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, artisti di fama internazionale si esibiscono sul palco, accompagnati da una grande orchestra e da ballerini, che coinvolgono il pubblico con coreografie e una pizzica travolgente.
È veramente un’esperienza indimenticabile, che fa vivere l’autentico spirito della pizzica e del Salento… ci vorrebbe un articolo a parte per parlare di questo!
Ex Convento degli Agostiniani e Chiesa del Carmine

Antico, misterioso e un po’ decadente: l’ex Convento degli Agostiniani appare così, anche se è un alto esempio di barocco leccese seicentesco ed è simbolo del Salento, dato che è sempre immortalato sullo sfondo del palco della Notte della Taranta.
Il convento risale al 1573, subito dopo all’affido della cinquecentesca Chiesa del Carmine all’Ordine degli Agostiniani. Nel 1809 il convento fu soppresso e l’intero complesso fu lentamente abbandonato.
La facciata della chiesa è imponente e vede un raffinato portale d’ingresso con sopra un elaborato fregio, diverse statue e decorazioni. L’interno è a navata unica, con sei cappelle disposte lungo le pareti laterali e conserva il coro cinquecentesco.


Si può entrare all’interno del chiostro del convento, dove si può ammirare il pozzo centrale circondato dai resti di un colonnato, mentre al primo piano ci sono i resti delle celle dei frati e a piano terra le altre stanze in cui vivevano.
Il convento, inoltre, dopo alcuni lavori di restauro, è ora utilizzato per ospitare attività culturali e la sede della Fondazione della Notte della Taranta.
Palazzo Marchesale Castriota

Il Palazzo Marchesale Castriota, detto Castello di Melpignano, è una residenza nobiliare fatta costruire nel 1636 da Giorgio Castriota, dei Marchesi di Botrugno e signori di Parabita, Supersano e altri feudi.
Monumentale e armonioso, il palazzo è stato costruito inglobando parte di un preesistente castello feudale quattrocentesco dotato di torri merlate, cinta muraria circondata da un fossato e camminamenti di ronda. Oltre ad inglobare tutto questo ha assunto nuove sembianze, con una nuova facciata e nuovi ambienti, seguendo il modello delle raffinate residenze nobiliari napoletane.
Splendidamente decorata, la facciata presenta un bel portale, con un’imponente cornice e due colonne doriche.


Accedendo, si apre il cortile principale e poi il giardino con il suo pergolato, dove centosessanta colonne tutto intorno lo impreziosiscono, arricchito da sedute in pietra locale finemente decorate e diverse piante, antiche varietà di alberi da frutto, roseti… qui si respira un’atmosfera magica, fatta di profumi e colori accesi.
Ai piani superiori ci sono diverse stanze e si trovano preziosi affreschi, alcuni riscoperti durante i restauri.
Info: il palazzo è aperto Mar-Gio 15:30-18:30 / Ven 10:00-12:0ty0 e 15:30-18:30 / Sab 9:00-13:00 e 15:30-19:00 / Dom 9:00-13:00 e 15:00-19:00 / Lunedì chiuso
L’accesso è libero al cortile e al giardino. Si possono fare delle visite guidate nelle sale interne, in genere sabato e domenica, a orari fissi e solo su prenotazione al numero 3519733809. Costo €5,00
Museo Storico del Tarantismo
Il Museo Storico del Tarantismo non poteva avere che sede qui a Melpignano, ma c’è un altro molto importante a Galatina, centro del tarantismo per eccellenza.
Il museo è ospitato nelle sale del Palazzo Marchesale Castriota Scanderbeg e si tratta di un percorso cronologico, che va dal Cinquecento all’epoca contemporanea, con stampe, scritti e oggetti rarissimi che documentano il fenomeno del tarantismo nel corso dei secoli.
Le opere ospitate sono più di 100 e provengono dalla collezione Candeloro, donata dal danzatore étoile Toni Candeloro.
Piazza San Giorgio

Il cuore di Melpignano è la meravigliosa Piazza San Giorgio, dedicata al patrono. La piazza, che è il centro della vita quotidiana, sociale, commerciale e religiosa della comunità, è racchiusa dagli omonimi portici eretti alla fine del Cinquecento per volere di Mons. Nicola Maiorano.
I Portici di San Giorgio erano in passato luogo di mercato e sotto di essi, indicati nei documenti d’epoca come “sedili’’, lavoravano numerosi mercanti ambulanti provenienti da tutto il Regno.

Oggi gli eleganti portici ospitano un bar, panchine e sono un luogo tranquillo in cui sedersi e ripararsi sia dal calore estivo che dalla pioggia.
La piazza è dominata dalla Chiesa Madre di San Giorgio, dalla Cappella dell’Assunta e dalla Torre Campanaria.
Qui di giorno si viene quasi accecati dal riflesso della luce sulla pietra leccese, mentre al tramonto la pietra leccese s’infiamma regalando un aspetto quasi surreale alla piazza. Non perderla!
Chiesa Madre di San Giorgio

Incastonata tra la Torre dell’Orologio del 1901, i portici del Cinquecento e la piazza, la Chiesa di San Giorgio si innalza in tutta la sua bellezza.
Risale alla seconda metà del Quattrocento, ma tra il 1785 ed il 1794 subì un pesante restauro con cui acquisì l’aspetto attuale.
La facciata vede al centro il portale architravato del Cinquecento, con sopra una lunetta con l’altorilievo di San Giorgio e le due statue dei santi Pietro e Paolo.
All’interno, sono da ammirare gli altari della Madonna del Rosario e di San Giorgio, le antiche decorazioni barocche del presbiterio e i raffinati affreschi degli anni venti del Cinquecento.
Purtroppo questa chiesa l’ho trovata chiusa e non l’ho potuta vedere all’interno, ma era aperta la piccola Cappella dell’Assunta proprio accanto, che mi ha lasciato senza parole! Ne parlo di seguito.
Cappella dell’Assunta

La Cappella dell’Assunta è un piccolo gioiello artistico da vedere. Eretta nel 1540, fu ristrutturata tra la fine del Seicento e l’inizio dell’Ottocento, acquisendo l’aspetto attuale. L’esterno si presenta pulito e semplice, la porticina passa quasi inosservata, ma all’interno si rimane estasiati davanti all’elegante volta stellare, ai mosaici della seconda metà dell’Ottocento, alle volte dipinte e le diverse tele settecentesche, il grande altare con colonne tortili.
Mi sono ritrovata davanti a una delle cappelle più suggestive di Melpignano, da vedere assolutamente!
Menhir Minonna

A volte dimenticati e avvolti nei cespugli, oppure riscoperti e ricostruiti, i menhir da millenni si innalzano maestosi nelle campagne e città salentine. Fanno parte del patrimonio archeologico preistorico della penisola assieme ai famosi dolmen, megaliti monolitici neolitici.
In pratica, i menhir sono delle lunghe pietre che non si sa bene a cosa servano, ma probabilmente sono legate a funzioni religiose pagane o usate come fari durante le battute di caccia. Potevano servire da richiamo per luoghi sacri o identificare punti di scambio tra le genti dei vari villaggi.
Diversi sono i menhir dislocati nel Salento e anche a Melpignano, sia in città che fuori, ce ne sono diversi. Ad esempio, in città si può osservare il menhir Minonna in Via IV Novembre, il menhir Lama, alto ben 4 metri, in Piazzetta Asilo, il Candelora, inglobato nel muro di cinta di uno stabilimento industriale. Ci sono poi il menhir Scinéo come l’omonima masseria e il Calamauri, nella zona industriale del paese.
Divertiti a cercare questi monumenti preistorici simbolo del Salento, perché sono davvero unici e misteriosi!
Frantoi ipogei

Un altro dei simboli di queste terre sono i frantoi in cui si produceva l’oro liquido, ovvero l’olio.
Sin dal XV secolo rappresentava un’eccellenza pugliese e una delle attività più redditizie, con l’apice raggiunto nel Settecento.
I frantoi presenti a Melpignano e nell’entroterra salentino sono proprio i testimoni di quel tempo.
In Via Roma c’è un frantoio ipogeo, interamente scavato nella pietra, dove una ripida scala nella roccia porta nell’ambiente principale, in cui ci sono la vasca per la macinatura delle olive e i torchi per la spremitura della pasta ottenuta. Tutt’attorno ci sono altri ambienti per le altre attività come lo stoccaggio delle olive, la zona degli animali, etc..
C’è un altro frantoio a Melpignano, ovvero il frantoio ipogeo di via Vito Fazzi, che risale ai primi del ‘700, come il suo omologo in via Roma.
Si possono visitare su prenotazione o in occasione di alcuni eventi, come ad esempio il Mercatino del Giusto.
Approfondisci → Organizzare un vacanza in Salento: info e consigli
Eventi e sagre a Melpignano
Il Salento in estate è vivo e tante sono le sagre, feste patronali e altri eventi che animano i piccoli comuni. A Melpignano ci sono diversi eventi, ecco alcuni:
- Festa Madonna di Costantinopoli, 14 Marzo – Celebrazioni religiose e civili con processione e fuochi pirotecnici.
- Festa di San Giorgio, 23 Aprile – Festeggiamenti civili e religiosi che comprendono eventi musicali e concerti dal vivo.
- Melpignano Rock Festival, Luglio-Agosto – Raduno di cantanti provenienti da ogni parte del mondo.
- Festa di Santa Maddalena, 22 Luglio – Celebrazioni religiose e civili.
- Sagra dell’anguria, 21 Luglio – Stand gastronomici e musica dal vivo.
- Notte della Taranta, fine agosto – Evento di musica popolare salentina.
Dove andare a mare a Melpignano

Melpignano non è sul mare, però è in una posizione baricentrica e consente di raggiungere le coste sia adriatica che ionica con facilità. Tra le spiagge più vicine e più belle in cui andare, ad esempio per la Costa Adriatica menziono Otranto, a 20 minuti di auto, Torre dell’Orso e la vicina San Foca a 30 minuti, Santa Cesarea Terme e Castro entrambe a circa 25 minuti. Sulla costa ionica le zone più vicine che si possono raggiungere sono Gallipoli e Porto Cesareo, a 35 minuti.
Chiaramente ricordo che a circa 25 minuti di auto si può arrivare a Lecce, anzi se visiti Melpignano devi vedere questa meravigliosa perla barocca!
Approfondisci → Le spiagge più belle costa adriatica salentina
→ Le spiagge più belle della costa ionica salentina
Dove mangiare a Melpignano
A Melpignano ci sono diverse pizzerie e ristoranti che offrono piatti tipici salentini, raffinati e più spartani, diciamo così.
- Portico San Giorgio, che ho provato e trovato buono (fanno piatti tipici e pizze).
- Il Fusticino, anche qui sia piatti che pizze.
- Melpigos Taverna, molto incentrato sulla cucina casereccia, ma vengono servite pizze.
- Tzichi si trova proprio sotto i portici in Piazza San Giorgio e lo consiglio per una cena o un pranzo veloce, perché è più che altro bar con cocktail, aperitivi, salumi e formaggi.
- Vizio fa ottime pizze.
- Dal Marchesale, offre una cucina gourmet con prezzi un po’ sopra la media. Ma il viaggio nei sapori e l’esperienza culinaria indimenticabile è assicurata!
Dove dormire a Melpignano
In questo articolo ti ho raccontato cosa vedere a Melpignano oltre la Notte della Taranta, e come avrai notato ci sono diverse attrazioni storiche, artistiche e culturali. Inoltre, come detto Melpignano è al centro del Salento, in una posizione che ti permette di andare ovunque sia per scoprire le coste salentine che altri meravigliosi borghi. Se hai qualcosa da chiedere o vuoi lasciare un commento, fallo… rispondo sempre!
Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia
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