La “città dei matti” e la “città di Don Matteo”: penso bastino questi due indizi per capire subito che stiamo parlando di Gubbio.
Camminare in questa antica città medievale ricca di stradine, viuzze, scale, salite e discese è suggestivo; sembra di essere tornati indietro nel tempo!
Gubbio era feudo dei Montefeltro e dei Della Rovere nel periodo delle Signorie, quindi uno degli insediamenti più antichi dell’Umbria, e ha mantenuto il suo aspetto medievale sostanzialmente inalterato nel tempo.
Chi mi segue da un po’ sa che adoro tanto i borghi medievali e Gubbio mi è piaciuta, anche se onestamente ritengo che il suo centro storico sia poco valorizzato, a differenza di altre realtà come, ad esempio, San Marino e Gradara. Il traffico veicolare in pieno centro e le auto parcheggiate lungo le strade più belle ritengo siano stati il neo della mia visita.
Scopriamo insieme cosa vedere a Gubbio in un giorno, le attrazioni imperdibili e curiosità ad essa legate. Perché è chiamata città dei matti? Leggi e scoprilo!
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
- Gubbio: cosa vedere in un giorno
- Teatro Romano e Antiquarium
- Chiesa di San Francesco
- La Chiesa di San Francesco della Pace (o dei Muratori)
- Chiesa di San Giovanni Battista
- Piazza Grande
- Palazzo Consoli
- Fontana dei Matti e Palazzo del Bergello
- Duomo di Gubbio
- Palazzo Ducale
- Basilica di Sant’Ubaldo e Funivia
- Chiesa di Sant’Agostino
- L’albero di Natale più grande al mondo
- Dove dormire a Gubbio
Gubbio: cosa vedere in un giorno
Teatro Romano e Antiquarium
La mia visita di Gubbio è cominciata osservando i resti del Teatro Romano e i reperti nell’Antiquarium. Il teatro si trova nell’area archeologica della Guastuglia che corrisponde al quartiere tardo-repubblicano (II-I secolo a.C.).
Il teatro è composto da due ordini di arcate e la cavea poteva accogliere circa 6000 spettatori, a suo tempo uno dei più capienti.
L’Antiquarium, situato a pochi metri, conserva un’ampia domus romana in cui si può vedere un mosaico fatto con minuscole tessere policrome. Il resto dell’esposizione fa capire usi e costumi del popolo: è infatti incentrata sulla storia e sullo sviluppo della città.
Il Teatro è visitabile gratuitamente, mentre per l’Antiquarium il costo è di €3,00.
Chiesa di San Francesco
Dopo il Teatro Romano faccio pochi passi ed entro nel centro storico di Gubbio attraversando Porta degli Ortacci (o di San Francesco), che insieme alle mura e alle altre 5 porte di Gubbio (Torre Porta Romana, Porta San Pietro, Porta Santa Croce, Porta Sant’Ubaldo e Porta Santa Lucia) costituiscono l’antico sistema difensivo.
Pochi metri più avanti incontro sulla destra la Chiesa di San Francesco, che avrebbe accolto San Francesco d’Assisi dopo l’abbandono della casa paterna.
La facciata esterna è in stile romano, tripartita e con un rosone al centro; accanto si innalza il campanile. L’interno presenta alte colonne e altari, tre per lato, con opere di Antonio Gherardi, Giovan Battista Michelini e Virgilio Nucci, nonché splendidi affreschi.
La Chiesa di San Francesco della Pace (o dei Muratori)
C’è un’altra chiesa dedicata al santo di Assisi, che si chiama San Francesco della Pace e a questa è legato il famoso episodio del lupo.
Pare che San Francesco ammansì un lupo nel bosco facendo un patto, ovvero quello di non aggredire più gli uomini che si sarebbero, invece, presi cura di lui. La grotta in cui visse il lupo, la pietra (usata come mensa per l’altare) su cui fu siglato il patto e la pietra della tomba in cui il lupo fu seppellito si trovano nella Chiesa di San Francesco.
Questa chiesa purtroppo non l’ho potuta visitare all’interno poiché chiusa, sebbene sarebbe dovuta essere aperta per l’orario indicato. L’esterno sobrio, fatto in pietra come le case circostanti, l’ingresso chiuso e la bella scalinata adiacente la rendono poco notabile, tanto che sono passata davanti senza nemmeno accorgermene per poi tornare indietro.
All’interno, oltre a custodire la pietra e la grotta legati all’episodio del lupo, ci sono i Ceri ‘mezzani’ e le statuette di S. Ubaldo, S. Giorgio e S. Antonio, le quali sono collocate in cima ai Ceri nella celebre festa del 15 maggio (ne parlerò più avanti). Si può vedere infine un bel quadro che raffigura la Madonna col Bambino e Santi, opera di Giovanni B. Michelini da Foligno.
Chiesa di San Giovanni Battista
Ed eccoci finalmente in uno dei luoghi di Don Matteo: la Chiesa di San Giovanni, che è stata teatro delle scene della celebre fiction con Terence Hill.
La chiesa sorge nell’affascinante piazza San Giovanni, che ho trovato scenografica perché costituisce un particolare punto di osservazione basso della città. Tutte le case fatte di mattoni dello stesso colore, il Palazzo dei Consoli che svetta, le stradine, le discese: una delle cartoline più belle di Gubbio.
La Chiesa di San Giovanni Battista fu costruita fra il XIII e il XIV secolo e ha una facciata gotica, mentre il campanile è in stile romanico. L’interno mi ha stupito per la semplicità, data dalla singola navata in penombra, sormontata da un tetto sostenuto da archi in pietra su colonne. Prima qui c’erano molti affreschi, ma sono andati perduti e rimangono solo alcuni frammenti legati a Santa Caterina d’Alessandria. Da vedere a Gubbio, non perderla!
Piazza Grande
Da via Baldassini prendo l’ascensore pubblico (se hai passeggini o difficoltà nel fare ripide salite te lo consiglio), gratuito e installato per rendere più facili le visite della città, che è posta su livelli differenti.
L’Ascensore porta diretto in Piazza Grande, il cuore di Gubbio e che si spalanca davanti agli occhi in tutta la sua bellezza. È chiamata anche la “piazza pensile”, perché si sostiene con gli archi che si vedono dalla parte bassa di Gubbio.
Piazza Grande è il luogo più amato dai turisti e dagli eugubini, poiché si tengono la maggior parte delle manifestazioni ed eventi, nelle vicinanze ci sono bar, trattorie e negozietti tipici. Tra l’altro da questa piazza si gode un meraviglioso panorama su Gubbio e la valle.
Su questa piazza si affacciano il maestoso Palazzo dei Consoli e l’incompiuto Palazzo Pretorio in stile gotico (ora sede del municipio). Chiude la piazza il neoclassico Palazzo Ranghiasci-Brancaleoni, sul lato nord-orientale.
Palazzo Consoli
Svetta su tutta Urbino dall’alto dei suoi 60 metri il Palazzo dei Consoli, eretto tra il 1332 e il 1349, segno della potenza di Gubbio nel 1300.
Il palazzo con la sua facciata gotica è il simbolo di Gubbio e lo si vede quasi da ogni angolo della città. Ha una loggia panoramica e sei finestre, una scalinata precede il portone d’ingresso. Dall’alto della scalinata il panorama che si può vedere è ancora più ampio!
All’interno di Palazzo Consoli ha sede il Museo Civico nel quale si illustra la storia e la cultura locale, dalla preistoria al XX sec..
Molto interessante è la Sala dell’Arengo con volta a botte, gli arredi e affreschi, nonché la cappella palatina. Il fiore all’occhiello sono le Tavole iguvine, sette lastre di bronzo su cui è iscritta una descrizione di antichi riti religiosi e il più importante testo in lingua umbra. Queste tavole rappresentano il cuore della collezione archeologica, tra le più ricche dell’Umbria.
Il costo per visitare Palazzo Consoli è di €5,00.
Fontana dei Matti e Palazzo del Bergello
Dopo aver gustato un delizioso pranzetto a base di prodotti tipici, dove impera il tartufo (alla Locanda del Tartufo nei pressi della piazza), ho proseguito su via dei Consoli per andare a prendere la “patente da matto” in Piazza Bergello. Sì, hai capito bene!
In Piazza Bergello si erge la nota Fontana dei Matti (o del Bergello) simbolo della pazzia di questa città (un modo scherzoso per indicare l’ironia degli eugubini ed è legata alla Festa dei Ceri di cui parlerò dopo).
Secondo la tradizione bisogna compiere tre giri intorno alla fontana alla presenza di un eugubino ed essere bagnati con l’acqua. Così si ha diritto di richiedere la cittadinanza onoraria con tanto di attestato. Potevo non farlo? Ovvio che no… su Instagram trovi un Reel fatto qui 😉
In Piazza Bergello si erge inoltre il Palazzo del Bergello, palazzo gotico del 1300 che si sviluppa su tre piani e che ospita il Museo della Balestra.
Curiosità: in questa piazza, così come nel resto del paese, ci sono piccole porte strette, alte, precedute da scalette e con un archetto in cima chiamate “Porta del morto”. Da questa porta si facevano passare le bare dei defunti o si adagiavano per rendere loro omaggio.
Il costo per visitare Palazzo Bergello è €3,00.
Tips: ci sono diversi negozietti che rilasciano la Patente da Matto intorno alla fontana per circa 3-4 euro, io l’ho trovata a €2,00 in un negozio a qualche metro di distanza. Un bel ricordo da portare a casa!
Duomo di Gubbio
Da Piazza Grande ho preso l’ascensore per ritornare in Via Baldassini e da lì spostarmi nella vicina via XX settembre. In questa via si prende l’altro ascensore che porta al Duomo e a Palazzo Ducale.
Da vedere a Gubbio la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, in stile gotico e che sorge sul luogo in cui c’era un edificio romanico antecedente all’anno Mille. La facciata ha un portale a sesto acuto, sopra il quale vi è una grande finestra circondata da bassorilievi del XIII secolo, sul fianco spicca la torre campanaria medievale.
L’interno lascia a bocca aperta specialmente per il gioco di luci e l’effetto scenografico creato dai 10 archi ogivali nell’unica navata presente. I recenti lavori di restauro hanno portato alla luce, fra le altre cose, l’altare originario costituito da un sarcofago d’epoca romana in cui sono custodite le reliquie dei santi ai quali è dedicata la cattedrale. Sopra l’altare c’è un Crocifisso in legno del XIV secolo.
Sui lati ci sono delle cappelle con diverse opere di pregio, fra cui la Pietà di Pietro Doni e gli affreschi di Francesco Allegrini, nella Cappella del Sacramento.
Adiacente alla Cattedrale è situato il Museo Diocesano, in cui si possono vedere varie opere d’arte provenienti da Gubbio e dalla sua diocesi.
Palazzo Ducale
Di fronte all’ingresso al Duomo è situato il Palazzo Ducale, che fu fatto costruire da Federico da Montefeltro. In una città completamente medievale, è l’unico esempio di architettura rinascimentale, che si caratterizza per le decorazioni ricercate e la finezza architettonica.
Il palazzo è composto da due parti che sono unite da un cortile, all’interno ci sono ancora alcuni arredi originari ed è esposta un’interessante raccolta di opere pittoriche. Queste mostrano l’evoluzione della pittura eugubina tra XIII e XVIII secolo. Nei piani alti del Palazzo è allestita una mostra dedicata alle opere vincitrici della Biennale d’Arte Contemporanea di Gubbio, in cui sono presenti dei lavori di Pomodoro, Leoncillo e Castellani.
Al piano terra è visibile un’area scavata sotto al cortile con tracce delle preesistenti strutture medievali.
Il biglietto per Palazzo Ducale costa €5,00.
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Basilica di Sant’Ubaldo e Funivia
La prossima tappa tra le cose da vedere a Gubbio è la funivia che porta alla Basilica di Sant’Ubaldo.
Più che la basilica, la vera attrazione è la funivia che porta sul Monte Ingino, dove appunto è situata la basilica. Parliamo di una piccola gabbia aperta in cui possono salire solo due persone e “al volo”, la funivia non si ferma mai. Quindi si sale e si scende al volo!
Io non ho potuto farlo avendo due bambini e passeggini al seguito, però è un’esperienza unica perché si sale sospesi nel vuoto per circa 500 metri. La vista panoramica su Gubbio e dintorni è eccezionale!
La Basilica di Sant’Ubaldo, situata sulla sommità del colle, accoglie il corpo del santo patrono di Gubbio, Ubaldo. Dall’esterno appare semplice, c’è un chiostro con affreschi cinquecenteschi, dal quale si accede all’interno della chiesa.
La chiesa all’interno, invece, è ricca di decorazioni e opere: da menzionare i dipinti di Felice Damiani, Giovanni M. Baldassini e Allegrini. Non passano inosservate le colorate vetrate con Storie della vita di Sant’Ubaldo.
Qui sono conservati gli enormi ceri protagonisti della Festa dei Ceri ed è il punto d’arrivo della famosa corsa con i ceri.
Festa dei Ceri
La pazzia della città è legata alla Festa dei Ceri, questa famosa festa che si tiene il 15 maggio per cui, mi raccontava una signora del posto, gli eugubini vanno fuori di testa. È molto sentita!
La Festa dei Ceri consiste nel trasporto di corsa di tre grossi ceri custoditi nella Basilica di Sant’Ubaldo, coronati dalle statue dei tre santi, Ubaldo appunto, San Giorgio e Sant’Antonio Abate. Pensa che l’ultimo tratto prevede che si trasportino i ceri a piedi su una strada piena di tornanti e lunga 1600 metri, sino alla Basilica di Sant’Ubaldo. Lo sforzo fisico e l’impegno dei ceraioli è tantissimo, ma l’incitamento della folla e l’esaltazione del momento dona loro una forza sovrumana.
Secondo alcuni documenti antichi, chi riusciva a parteciparvi per tre volte consecutive aveva il diritto di richiedere la cittadinanza onoraria.
La pazzia però è legata anche al fatto che, come dicevo prima, gli abitanti di Gubbio sono noti per la loro ironia, imprevedibilità e inclinazione allo scherzo, quindi definiti un po’ matti. Insomma, prendere la patente da matto significa condividere con loro questa voglia di vivere!
Tips: dopo alcuni anni in cui è stata sospesa, pare che dal 2023 tornerà nuovamente a Gubbio la secolare tradizione della Festa dei Ceri!
Chiesa di Sant’Agostino
Prima di andare via ho scoperto la Chiesa di Sant’Agostino, e secondo me merita di essere tra le cose da vedere a Gubbio in un giorno. Si trova appena fuori da Porta Romana ed è affiancata da un grande convento.
La facciata è del XVIII secolo, mentre il fianco destro del Duecento. A sinistra, si può accedere al chiostro, gli ambienti del convento e un presepio permanente.
Quello che mi ha sorpreso è stato l’interno, ricco di opere d’arte di artisti come Ottaviano Nelli, Virgilio Nucci, Felice Damiani. Bellissimi, sull’arco trionfale vicino all’altare, il ciclo di affreschi di Ottaviano Nelli che rappresenta il Giudizio Universale (sull’arco) e le Storie di Sant’Agostino (all’interno della cappella sopra l’altare). Sempre sopra l’altare si può osservare un Crocifisso ligneo sagomato del 1500 circa, attribuito a Ventura Merlini. Consiglio di farci un salto!
L’albero di Natale più grande al mondo
Non è una cosa da vedere in un itinerario di Gubbio, ma durante il periodo natalizio: l’albero di Natale più grande al mondo è proprio qui, a Gubbio.
Situato sul Monte Ingino, è fatto in realtà di luci colorate e si sviluppa per 750 metri in altezza. Ogni anno viene acceso il 7 dicembre con una manifestazione pubblica e alla presenza di personaggi illustri, illuminando così il cuore verde e selvaggio dell’Umbria. Pensa che nel 2014 è stato Papa Francesco ad accenderlo!
Insomma, uno spettacolo imperdibile per rendere ancor più unico il Natale.
Dove dormire a Gubbio
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Queste sono le cose da vedere a Gubbio in un giorno e le curiosità che ruotano intorno a questo antichissimo borgo medievale. Se vuoi sapere qualcosa o lasciare un commento, ti aspetto!
2 commenti
Maria · 19/11/2023 alle 09:56
Grazie per le dritte utili. Starò attenta quando passerò davanti alla Chiesa di San Francesco che spero di trovare aperta.
Lucia Nuzzaci · 21/11/2023 alle 17:18
Ciao Maria, Gubbio è una città bellissima e merita di essere vista. Buon viaggio!