Acqualagna è un affascinante borgo situato nelle Marche, nella provincia di Pesaro e Urbino. La città è circondata dalle ripide pendici dei Monti Pietralata, Paganuccio, Catria e Nerone e si trova vicino alla confluenza dei torrenti Burano e Candigliano, lungo l’antica via Flaminia.
Acqualagna è soprannominata la Capitale del Tartufo, essendo uno dei principali centri italiani per la produzione e la vendita di questo pregiato ingrediente.
Il tartufo è un po’ il protagonista, infatti c’è un museo a lui dedicato e ogni anno si tiene la famosa Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, in autunno.
Acqualagna è davvero piccola e le cose da vedere sono poche, però si trova vicino alle bellezze naturali della Riserva naturale della Gola del Furlo e i suoi sentieri. Non solo, nei dintorni ci sono tanti borghi da visitare.
Scopri nell’articolo cosa vedere ad Acqualagna e dintorni, le Gole del Furlo.
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
Dove parcheggiare ad Acqualagna durante la Fiera del Tartufo (e non)
Io ho visitato Acqualagna in primavera, quindi ho lasciato l’auto nel grande parcheggio gratuito dell’ex campo sportivo, dietro la Chiesa di Santa Lucia.
In questo parcheggio, però, si tiene la Fiera del tartufo, quindi se visiti Acqualagna in quel periodo non potrai lasciarla qui. Durante la fiera, in genere, si istituiscono 4 zone di parcheggio: P1 parcheggio auto sulla via Flaminia nord, P2 riservato ai camper in via Rossini / Kennedy, P3 dedicato ai camper, leggermente più distante dal centro di Acqualagna e P4, parcheggio misto auto e camper in via Aldo Gamba (il più distante dalla Fiera).
Cosa vedere ad Acqualagna
Abbazia di San Vincenzo al Furlo

Acqualagna fa parte di un tour in giornata in cui ho visitato Cagli, Acqualagna e infine Fossombrone, tutti a circa 15-20 minuti l’uno dall’altro. Dunque, la prima tappa della mia visita ad Acqualagna è stata l’Abbazia di San Vincenzo al Furlo, che ti trova in località Pianacce (Acqualagna).
Questo perché ho pranzato proprio qui, alla Locanda dell’Abbazia, un paradiso per i bambini e gli adulti. C’è un chiosco che sforna sfizierie ma soprattutto la crescia marchigiana, tante panche e un bel prato verde per distendersi al sole, mangiare e far giocare i bambini (c’è un piccolo parco anche per loro). Un posto che consiglio sia per pausa pranzo che cena, dato che sono aperti tutto il giorno fino alle 22.


Detto questo, l’Abbazia di San Vincenzo al Furlo, situata accanto al chiosco, è un antico monastero benedettino risalente alla fine del X secolo.
Fondata lungo la Via Flaminia, l’abbazia prosperò grazie alle offerte dei viaggiatori che attraversavano la gola del Furlo. Ospitò le reliquie di San Vincenzo, vescovo di Bevagna, martire nel 303.
La chiesa ha una facciata a capanna semplice, con un portale ad arco e un architrave scolpito del XIII secolo. L’interno, antico e solenne, è a navata unica con volte a crociera ed ha alcuni resti di affreschi quattrocenteschi raffiguranti la Madonna con Bambino e San Vincenzo.
La particolarità è il presbiterio rialzato, al quale si accede con stretta scalinata centrale di 15 gradini. Sotto di esso si trova la cripta con sei colonne e capitelli.
Consiglio di farci un salto, sia per visitare l’abbazia che per rilassarsi nel grande parco accanto.
Chiesa di Santa Lucia

La Chiesa di Santa Lucia, situata in Piazza Mattei, è la più importante della città ed è molto antica, poichè è stata costruita fra Medioevo e Rinascimento, ma nel corso dei secoli ha subito numerosi restauri e modifiche.
La chiesa esternamente è semplice e sobria, con accanto un campanile in mattoni e bugne in pietra locale.

La facciata non colpisce particolarmente, mentre l’interno a navata unica e con sei nicchie laterali, è ricco di resti di affreschi del XVI secolo.
Sicuramente la parte più suggestiva è l’altare realizzato in pietra viva, illuminato da una monofora con vetri istoriati. Davvero molto bello!
Piazza Enrico Mattei e Casa Mattei

Il centro nevralgico di Acqualagna è Piazza Enrico Mattei, dedicata al celebre fondatore dell’ENI, nato proprio in questo borgo.
La piazza ospita la Casa Natale di Enrico Mattei, un piccolo museo che racconta la vita e l’eredità di questo grande imprenditore italiano, il Monumento ai Caduti, il Municipio, il Teatro Conti e il Museo del Tartufo.
Inoltre, è circondata da panchine, caffetterie e botteghe specializzate nella vendita del tartufo rendendola un luogo vivace e perfetto per una passeggiata, ma anche per gustare un gelato.

La Casa Natale di Enrico Mattei, nella quale il piccolo Matteo vi ha abitato fino a 13 anni (poi si trasferì con la sua famiglia a Matelica (MC)) è un museo multimediale che offre un percorso narrativo attraverso cimeli, fotografie e documenti che raccontano la vita e l’eredità di Mattei.
Tra le cose da vedere la scrivania originale di Mattei, con i suoi occhiali e portasigarette, il tappo della bottiglia di champagne stappato nel 1953 per celebrare la fondazione dell’ENI, l’ultima firma di Mattei prima della sua tragica scomparsa nel 1962 e vario materiale audiovisivo, che ripercorre la sua carriera e il suo impatto sull’industria energetica.
Museo del Tartufo di Acqualagna

Il Museo del Tartufo, situato in Piazza Mattei accanto al Museo Casa Natale di Enrico Mattei, è un must per chi visita Acqualagna, tra le cose da vedere assolutamente dato che siamo nella città del Tartufo.
Questo luogo è dedicato alla valorizzazione del prezioso tartufo e offre un’esperienza immersiva per conoscere la storia, la cultura e le tradizioni legate ad esso.
Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: Scoperta, Iniziazione e Rarità, che esplorano la biologia, il mito e il valore economico del tartufo.
Ci sono poi mostre interattive che raccontano la ricerca del tartufo e il suo impatto sulla gastronomia.
Qui si tengono inoltre eventi, visite didattiche e degustazioni, legati alla Fiera Nazionale del Tartufo Bianco.
Info: il museo è aperto nei fine settimana, così come Casa Mattei, e offre visite guidate per approfondire la conoscenza di questo prodotto unico. Costo del biglietto €5,00
Santuario Madonna del Pelingo

Il Santuario Madonna del Pelingo è un luogo di culto mariano, immerso nella natura alle falde del Monte Pietralata. La sua origine risale al XIV secolo, quando la famiglia Pelingo volle edificare un oratorio sacro dedicato al Santissimo Sacramento e alla Madonna.
Nel 1440 il santuario fu dedicato a Santa Maria del Pelingo, grazie alla presenza di un’immagine della Vergine. Nel 1781, dopo un forte terremoto, l’edificio fu abbattuto e, durante i lavori, riemerse l’antica immagine della Vergine, attribuita a guarigioni miracolose.

Per proteggere l’immagine e accogliere i pellegrini fu costruita una nuova cappella, il dipinto della Madonna venne restaurato ed è oggi custodito sopra l’altare maggiore, protetto da una bacheca di vetro.
Accanto alla chiesa sorge la “Casa del Pellegrino”, una struttura ricettiva che ospita ogni anno molti fedeli specialmente l’8 settembre, quando si tiene la festa della Natività della Madonna, un evento che richiama numerosi fedeli e pellegrini.
La chiesa è davvero molto piccola, quindi si visita velocemente, però mi ha trasmesso una sensazione di accoglienza e serenità.
Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo

La Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo è un posto che mi è piaciuto molto ed ho visitato prima di arrivare ad Acqualagna, dato che è nei pressi.
Si tratta di un’area protetta che si estende per quasi 4000 ettari nella provincia di Pesaro e Urbino e comprende i comuni di Acqualagna, Cagli, Fermignano, Fossombrone e Urbino.
Gola del Furlo: cosa vedere e fare

Nella riserva l’attrazione più importante da vedere è certamente la Gola del Furlo, un canyon spettacolare formato dal fiume Candigliano, con pareti rocciose imponenti. La Grotta del Grano, enorme anfratto che si apre sulla parete rocciosa (era un riparo naturale sfruttato dai pastori sin dall’età preistorica), due antiche gallerie sino ad arrivare all’imponente Diga del Furlo, costruita nel 1922. Da visitare poi il Museo del Territorio Lorenzo Mannozzi-Torini, dedicato alla storia e alla biodiversità della riserva e l’Abbazia di San Vincenzo al Furlo, citata prima.
La riserva ospita flora e fauna come aquile reali, lupi e caprioli, rendendola un paradiso per gli appassionati di natura, ma non solo.
Qui si possono fare escursioni e trekking, grazie ai sentieri panoramici che attraversano la riserva, ideali per ammirare la flora e la fauna locali. Per i più temerari, attività di arrampicata, dato che la riserva offre pareti attrezzate per l’arrampicata, mentre per i bambini c’è il Parco Avventura del Furlo con percorsi adatti a tutte le età.
Gola del Furlo: come arrivare, sentieri e punti panoramici

Ci sono alcune informazioni pratiche che vorrei darti per visitare le Gole del Furlo, perché è un parco a tratti complicato da raggiungere.
Innanzitutto, se si vogliono raggiungere le Terrazze Panoramiche, sia alta che bassa, bisogna fare un po’ di strada. Il riferimento è il Museo del Territorio “Lorenzo Mannozzi – Torini”, accanto a questo edificio inizia la salita che conduce fino al Rifugio del Furlo, qui potrai parcheggiare l’auto.
Ci sono circa 5 km e di questi c’è un primo tratto di strada asfaltato, mentre gli ultimi 2 km sono su strada brecciata e con qualche buca.

Una volta parcheggiato, si procede a piedi per arrivare alla Terrazza Panoramica Alta e vedere lo spettacolare scenario dall’alto. Il sentiero a piedi che ho fatto per arrivare alla Terrazza Alta del Furlo – Testa del Duce è stretto, con strada brecciata ma fattibile, eviterei comunque il passeggino (si trova qui).
Nei pressi c’è anche un bar e il rifugio, dove si può pernottare.
La Terrazza Bassa invece l’ho raggiunta tornando in auto, e si trova precisamente qui.
Io ci sono andata in auto, ma per gli appassionati di trekking le terrazze e tutto il parco del Furlo si può percorrere a piedi. Ti lascio il link al sito ufficiale per guardare info più precise e i sentieri da seguire riservagoladelfurlo.it

Il punto più scenografico per me è stato la Gola del Furlo, lungo la via Flaminia e precisamente qui → Gola del Furlo. Si vedrà il colore dell’acqua verde smeraldo circondato dalle alte pareti rocciose, è veramente bellissimo. Lo scenario è spettacolare, e penso dalle foto si capisca bene!
Per raggiungere il punto panoramico si può utilizzare l’auto, ma solo per fare uno scatto come ho fatto io, perché si parcheggia in strada, non si può sostare. Oppure si può lasciare l’auto al Parcheggio Gole del Furlo e camminare a piedi. Dal parcheggio sino alla Diga ci sono 2,5 km, quindi conta che a piedi bisogna fare circa 5 km andata e ritorno.
Cosa vedere nei dintorni di Acqualagna

Nei dintorni di Acqualagna ci sono molte città e molti borghi interessanti da visitare, alcune di queste le ho viste io stessa, come ad esempio Cagli e Fossombrone, con le sue Marmitte Giganti, a circa 10 minuti di auto. La splendida Urbino si trova a circa 20 minuti d’auto, Fano, Mondavio e Mondolfo a poco più di 30 minuti.
A meno di 20 minuti troviamo Urbania, Piobbico e Frontone. C’è poi Corinaldo, a 45 minuti, ma ne vale davvero la pena vista la bellezza di questo posto. E Senigallia, Pesaro… Insomma, c’è davvero tanto da vedere nelle Marche!
Dove dormire ad Acqualagna
In questo articolo ti ho raccontato cosa vedere ad Acqualagna e le Gole del Furlo, un luogo di straordinaria bellezza. Inoltre, ti ho suggerito dei posti da visitare nel caso dovessi trascorrere una vacanza più lunga o un weekend. Se hai qualcosa da chiedere o vuoi lasciare un pensiero, fallo pure nei commenti e ti risponderò!
Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia
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