Macerata è situata nel cuore delle Marche su una collina che domina la valle del fiume Chienti, a circa 30 km dal mare Adriatico.
Ha origini antiche, risalenti al periodo romano, quando era conosciuta come “Helvia Recina“. Nonostante i suoi numerosi cambiamenti nel corso dei secoli, Macerata ha sempre mantenuto il suo fascino antico. Il centro è un affascinante intreccio di vie medievali e rinascimentali, con piazze eleganti, chiese storiche e palazzi antichi.
Inoltre, è culturalmente dinamica e vivace grazie al Macerata Opera Festival che si tiene ogni estate allo Sferisterio, ai suoi numerosi musei e alla presenza dell’Università di Macerata, fondata nel 1290, una delle più antiche d’Italia.
Scopri nell’articolo cosa vedere a Macerata in un giorno, con itinerario a piedi e mappa. Inoltre, trovi attrazioni da vedere fuori dalle mura se dovesse rimanerti del tempo e città o borghi da visitare nei dintorni di Macerata.
Buona lettura!

Dove parcheggiare a Macerata

Di parcheggi a Macerata ce ne sono diversi: io ad esempio l’ho trovato in Viale Giacomo Leopardi lungo le mura, a pochi passi da Porta San Giuliano (€1,20/h). Era su strisce blu, dunque essendo domenica era gratis. I parcheggi su strisce blu sono abbastanza economici, circa €1,20/h. Poco più avanti c’è anche un garage che si chiama Parcheggio Centrale.
C’è poi il Parcheggio Garibaldi a ridosso delle mura (€0,80/h per max 6 euro al giorno) molto comodo, perché ha degli ascensori e delle scale che portano in centro. Il Parcheggio Centro Storico APM (€1,00/h max 6 euro al giorno) situato tra il centro e i Giardini Diaz.

Mappa con l’Itinerario a piedi di Macerata in un giorno

Questa è la mappa con l’itinerario a piedi di Macerata che ho seguito. Parte da Porta San Giuliano perché ho parcheggiato nei dintorni. Si può visitare tranquillamente a piedi perché è piccola e le attrazioni più importanti sono raccolte in centro. Ci sono poi alcune periferiche che indicherò alla fine come extra, da raggiungere in auto o con i mezzi.

Cosa vedere a Macerata in un giorno

Porta San Giuliano e le altre porte

Porta San Giuliano
Porta San Giuliano
Porta Romana (Cancelli)
Porta Romana (Cancelli)

Il mio itinerario di Macerata comincia da Porta San Giuliano, una delle porte storiche della città. La porta fa parte delle antiche mura difensive della città – che risalgono al XIV secolo – e costituisce uno dei principali punti di ingresso al centro storico di Macerata. Porta San Giuliano è chiamata anche “Porta del Duomo” o “di Loreto”, per la presenza sotto il suo arco dell’immagine della Madonna di Loreto. Vicino a questa porta si trovava il “Torrione dei pazzi”, dove venivano rinchiusi i malati di mente.

Porta Montana e mura
Porta Mercato
Porta Mercato

Oltre a Porta San Giuliano ci sono:

  • Porta Montana, la più antica della città, che conserva ancora resti di affreschi e le tracce degli incassi dove scorreva la porta saracinesca. In cima ci sono dei merli modificati nel 1905, poiché quelli originali avevano una forma ghibellina, a coda di rondine;
  • Porta Mercato, quella che vediamo oggi è stata costruita nel 1823 dove sorgeva la precedente, che era protetta da un bastione difensivo;
  • Porta Romana (“I Cancelli“): l’antica porta fu demolita nel 1857, durante i preparativi per la visita di Pio IX a Macerata. Poi fu costruita una nuova poiché serviva una barriera daziaria e si realizzò la grande cancellata in ghisa presente ancora oggi. Il nome “I Cancelli” deriva proprio da questa struttura ed è il nome che usano i maceratesi per indicare quel punto della città.

Valutazione: 4.2
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Duomo di San Giuliano

Duomo di San Giuliano, Macerata
Duomo di San Giuliano, Macerata

Facendo qualche metro da Porta San Giuliano subito si apre davanti una bella piazzetta in cui spiccano il Santuario Basilica Madonna della Misericordia, il Duomo di San Giuliano e l’Università di Macerata (Dipartimento di Economia e Diritto) che è nota per essere una delle più antiche al mondo (risale infatti al 1290).
Il Duomo di San Giuliano sorge laddove si trovava una piccola chiesa rurale dedicata a San Giuliano, eretta nel 1022. Poi tra il XIV e XV secolo, venne realizzato a fianco della chiesa un secondo edificio, completato nel 1478 dalla costruzione del campanile in stile gotico fiorito, che ancora oggi vediamo.
La facciata del duomo è incompiuta, mentre l’interno è ampio e luminoso con diverse opere conservate nelle cappelle laterali. Tra queste “La consegna delle chiavi a San Pietro” di Giovanni Baglione, una Madonna di Andrea Boscoli, un mosaico rappresentante San Michele Arcangelo eseguito nel 1628 da Giovan Battista Calandra. Un politico di Allegretto Nuzi, una Pala raffigurante San Giuliano e due tele di Filippo Bellini, “L’Ultima cena” e la “Cena di Emmaus” dipinte nel 1602.
Nella cattedrale sono custodite le reliquie di San Giuliano, protettore della città e le spoglie di San Vincenzo Maria Strambi, vescovo di Macerata.
Segnalo che anche in sacrestia ci sono pregevoli opere di Allegretto Nuzi, Bellini, Vincenzo Pagani, Francesco Mancini.

Orari: 7:30 – 12:00 e 15:30 – 19:30
Costi: gratis
Valutazione: 4.1
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Santuario Basilica della Madonna della Misericordia

Santuario Basilica della Madonna della Misericordia, Macerata
Santuario Basilica della Madonna della Misericordia, Macerata

Proprio accanto al Duomo di Macerata si innalza lo splendido Santuario Basilica della Madonna della Misericordia, un gioiello da non perdere.
Nel 1447 fu costruita in un solo giorno la chiesa primitiva per voto della città di Macerata, al fine di far cessare la peste. Poi fu ampliata tra il 1735 e il 1741, su disegno del Vanvitelli, collocando all’interno la grande tela rappresentante la Madonna della Misericordia e i santi Sebastiano, Rocco, Andrea e Giuliano. La tela ad oggi costituisce la pala d’altare della chiesa.
La facciata della chiesa ha una forma circolare con delle colonne, proprio come un tempietto, mentre l’interno, nonostante sia piccolo, mi ha colpito molto poiché ricco di luce, affreschi, stucchi e marmi policromi.

Le ali semicircolari che decorano la facciata furono aggiunte nel 1893 da Giuseppe Rossi, mentre l’ambulacro fu realizzato da Biagio Biagetti nel 1921.
All’interno ci sono quattro grandi tele sulle pareti e, come anticipato, al centro l’immagine della Madonna di Giovanni Spagna, molto venerata dai maceratesi. Su entrambi i lati si aprono delle porticine ed entrando si può visitare l’ambulacro della chiesa, ricco anch’esso di opere che raccontano Storie di Maria. Ci sono poi sette grandi affreschi di Biagio Biagetti e nella sacrestia si custodisce il bozzetto del Conca della Trinità e una Madonna di scuola bizantina dipinta su tela.
Nei sotterranei della basilica si trova il museo diocesano “La Misericordia”, che espone una collezione di oggetti liturgici di grande valore, come calici, pissidi, ostensori, turiboli, carteglorie e reliquiari, prevalentemente donati al santuario da benefattori.

Orari: 8:30 – 12:00 e 16:00 – 18.00
Costi: gratis
Valutazione: 4.6
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Rete Museale di Macerata

Palazzo Buonaccorsi, Macerata
Palazzo Buonaccorsi, Macerata

La rete Museale di Macerata include diversi musei dislocati in vari punti della città:

  • Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, un elegante palazzo che ospita all’interno il Museo della Carrozza, un originale museo in cui sono esposte una ventina di vetture; la Collezione Arte Antica che accoglie la prestigiosa Galleria dell’Eneide al primo piano e la ricca raccolta di Arte Moderna al secondo piano;
  • Sferisterio, tempio dell’Opera Lirica che vedremo dopo;
  • Teatro Lauro Rossi, piccolo capolavoro dell’arte barocca dedicato al musicista maceratese;
  • Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti, situata nell’ex Collegio dei gesuiti accoglie circa 350.000 libri tra cui preziosi manoscritti, incunaboli, statuti, carte geografiche, edizioni;
  • Torre Civica, dall’alto dei suoi 64 metri consente una vista speciale sul territorio, mentre il suo orologio astronomico offre uno spettacolo (parlerò più avanti anche di questo!);
  • Area Archeologica Helvia Recina, dove si conservano le antiche radici romane di Macerata. Nell’area archeologica spiccano i resti del teatro che doveva ospitare sino a 2000 spettatori;
  • Museo Civico di Storia Naturale, conserva una collezione paleontologica con reperti fossili, conchiglie, animali imbalsamati e insetti;
  • Ecomuseo delle case di terra Villa Ficana, si tratta di cinquanta abitazioni di terra cruda e paglia costruite da proprietari terrieri, nella seconda metà del XIX secolo, per i braccianti agricoli stagionali. Queste case formano il borgo di Villa Ficana, preziosa testimonianza di un mondo che non esiste più.

Orari
Palazzo Buonaccorsi: da novembre a marzo, da martedì a domenica 10:00 – 13:00 e 15:00 – 17:30 / A dicembre sabato e domenica chiude alle 18:30 / Aprile, maggio e ottobre, dal martedì alla domenica 10:00 – 13:00 e 14:30 – 18:30 / Da giugno a settembre dal martedì alla domenica 10:00 – 13:00 e 15:00 – 19:00
Biblioteca: da lunedì a venerdì 9:00 – 18:30
Helvia Recina: apre su prenotazione
Museo di storia naturale: dal martedì al venerdì 9:30 – 12:30 / Dicembre dal martedì al sabato 09:30 – 12:30 / Domenica 15:00 – 18:00
Ecomuseo: dal martedì al venerdì 9:00 – 13:00 / Sabato 16:30 – 19:30 / Dicembre, da lunedì a venerdì 9:00 – 13:00
Costi: €9,50 include tutti i musei / Solo Sferisterio €6,00 / Solo Torre €6,00 /
Valutazione: 4.6
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Piazza della Libertà

Loggia dei Mercanti, Piazza della Libertà - Macerata
Loggia dei Mercanti, Piazza della Libertà – Macerata

Piazza della Libertà è il fulcro di Macerata e risale al Cinquecento, costruita su progetto di Cassiano Da Fabriano. Qui ci sono alcuni bar e panchine in cui rilassarsi (io ho consumato il mio pranzo al sacco in una bella giornata di sole🙂).
Su questa piazza si affacciano diversi monumenti d’interesse: l’orologio astronomico, reinstallato nel 2015 sulla Torre Civica. Questa è una fedele copia di quello che c’era nel Cinquecento e include un carosello dei Magi che rendono onore alla Madonna. Lo spettacolino dura qualche minuto e si può vedere alle 12:00 e alle 16:00. Sul terrazzo della torre si può anche salire per ammirare il magnifico panorama.

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Torre Civica, Piazza della Libertà – Macerata
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Chiesa di San Paolo, Piazza della Libertà – Macerata

Poi c’è la Loggia dei Mercanti, voluta da Cardinale Legato Alessandro Farnese (futuro papa Paolo III) e costruita tra il 1503 e il 1505. È stata restaurata e modificata nel 1905 ed è disposta su due piani, con arcate a tutto sesto su colonne.
Sul lato settentrionale della piazza c’è il Palazzo del Governo, un edificio in cotto che fu la residenza dei legati pontifici, ora sede del Prefetto di Macerata.
Ancora, il Palazzo del Comune, il Palazzo dell’Università, il Teatro Lauro Rossi che ha subito un importante restauro tra il 1984 e il 1989 in cui sono stati ripristinati gli stucchi policromi settecenteschi e le decorazioni del soffitto della platea e, infine, la Chiesa San Paolo. Questa chiesa è stata costruita tra il 1623 e il 1655 e la facciata è rimasta incompiuta, mentre l’interno è riccamente decorato. Attualmente viene utilizzata come Auditorium.

Orari torre: aprile, maggio, ottobre da martedì a domenica 10:00 – 13:00 e 14:30 – 18:30 / Giugno, Luglio da martedì a domenica 10:00 – 13:00 e 15:00 – 19:00 / Agosto, Settembre e dicembre da lunedì a domenica 10:00 – 13:00 e 15:00 – 19:00 / Solo ad agosto venerdì e sabato chiude alle 23:00 e solo a dicembre chiuso il lunedì / Da novembre a marzo da martedì a domenica 10:00 – 13:00 e 15:00 – 17:30
Costi: €6,00 solo torre / €9,50 include gli altri musei civici
Valutazione: 4.3
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Via degli Orti

Via degli Orti, Macerata
Via degli Orti, Macerata

A poco più di 300 metri dalla piazza puoi fare qualche scatto in Via degli Orti, un vicolo stretto lastricato che corre lungo le mura, che parte da Piazza Mazzini e termina in Via dei Sibillini.
La particolarità sono i tanti ponticelli che superano la strada e collegano i palazzi a terrapieni delle mura.
Questi tempo fa erano degli orti, ma attualmente molti sono abbandonati mentre altri sono dei giardini privati.
La mia personale opinione: è una via caratteristica per fare qualche scatto, per chi come me è appassionato del genere, però potrebbe essere più curato e molti ponti li ho ritenuti pericolosi poichè seriamente danneggiati. Ci sono passata sotto molto velocemente!

Valutazione: 4.1
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Piazza Giuseppe Mazzini

Piazza Mazzini, Macerata
Piazza Mazzini, Macerata

Piazza Giuseppe Mazzini (prima Piazza del Mercato) venne aperta nel 1253 all’esterno delle mura per dare una sede al mercato settimanale. Pensa che questa piazza era luogo delle esecuzioni capitali!
Su questa piazza si affacciano ristorantini, locali e poi alcuni edifici come la Casa del Podestà che, inglobata nelle costruzioni, fa da angolo tra la piazza e l’inizio di Piaggia della Torre (una bella scalinata che ti consiglio di percorrere!).

Piaggia della Torre, Macerata
Piaggia della Torre, Macerata

Poco più avanti si trova la Chiesa di S. Maria della Consolazione che, da quanto capito, è in corso di riqualificazione.
Qui puoi anche rilassarti su una delle varie panchine presenti o gustare un buon gelato.

Valutazione: 4.0
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Sferisterio

Sferisterio, Macerata
Sferisterio, Macerata

Su Piazza Mazzini si apre Porta Mercato, che ho menzionato all’inizio, e una volta attraversata ci si ritrova davanti al magnifico Sferisterio. Il simbolo di Macerata!
Venne costruito tra il 1823 e il 1829 per volere di cento consorti maceratesi su progetto di Ireneo Aleandri, per ospitare il gioco della palla a bracciale oltre ad altre manifestazioni sportive e culturali. Nel 1921, dopo la messa in scena dell’Aida di Giuseppe Verdi, lo sferisterio divenne il tempio della lirica e di importanti eventi musicali.
Dal punto di vista architettonico lo Sferisterio è particolare con la sua forma semicircolare e rappresenta uno dei più importanti esempi di neoclassico. All’interno regna l’armonia degli spazi con lo splendido colonnato neoclassico, l’alto muro rettilineo e la grande area aperta centrale.
Sul palco si sono esibiti prestigiosi artisti a partire da Mario Del Monaco che ha interpretato Otello, Luciano Pavarotti, Katia Ricciarelli, Placido Domingo, Josè Carreras, Leyla Gencer e tanti altri.

Orari: da novembre a marzo, da martedì a domenica 10:00 – 13:00 e 15:00 – 17:30 / Aprile, Maggio e Ottobre da martedì a domenica 10:00 – 13:00 e 14:30 – 18:30 / Da giugno a settembre, da martedì a domenica 10:00 – 13:00 e 15:00 – 19:00
Costi: €6,00 solo Sferisterio / €9,50 include gli altri musei civici
Valutazione: 4.6
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Piazza della Vittoria

Monumento ai Caduti, Macerata
Monumento ai Caduti, Macerata

Fuori dalle mura, con una passeggiata di circa 20 minuti, si arriva a Piazza della Vittoria, punto in cui si intersecano le strade più importanti della città e dove si staglia il Monumento ai Caduti. Inaugurato il 1°ottobre 1933, è stato realizzato su progetto dell’architetto Cesara Bazzani.
È costituito da un colonnato e diverse statue, e il 4 novembre diviene un emozionante palcoscenico per la cerimonia annuale.
Ti consiglio di farci un salto la sera, perché è illuminato in maniera impeccabile e questo lo rende molto suggestivo!
Info: per arrivare ai piedi del monumento puoi prendere il comodo sottopassaggio che ti farà uscire dall’altro lato di una strada molto trafficata. Ci sono però solo scale.

Valutazione: 4.4
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Public art – Vicolo Consalvi

Rientriamo in centro e l’ultima tappa del mio itinerario con le cose da vedere a Macerata è il Vicolo Consalvi. Ho deciso di inserirlo perché secondo me è molto interessante, ricco di installazioni contemporanee.
Nel 2023 l’Accademia di Belle Arti di Macerata ha inaugurato il progetto Public Art, cioè interventi d’illuminazione artistica del vicolo realizzati dal corso di Light Design di ABAMC.
Questo progetto cerca di concretizzare il concetto di “percorso immersivo” urbano, con delle installazioni creative legate ai concetti della light art e richiamo alla contemporaneità. Si tratta di uno dei luoghi più instagrammabili della Marche, quindi devi farti anche tu un selfie qui!

Valutazione: 4.5
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Cosa vedere a Macerata in due giorni

Fonte Maggiore, Macerata
Fonte Maggiore, Macerata

Se ti rimane tempo, oppure hai in programma di trascorrere un weekend a Macerata e dintorni, ecco alcuni luoghi d’interesse da vedere fuori dalle mura.

  • Fonte Maggiore, la fonte più conosciuta di Macerata costruita nel 1326. L’opera era un importante serbatoio d’acqua per la città, ma è fuori dalla cinta muraria.
  • Giardini Diaz, il polmone verde di Macerata, con giochi per bambini e vialetti in cui passeggiare. A parer mio però, non mi sono sembrati molto sicuri. Forse meglio andarci al mattino.
  • Ecomuseo Villa Ficana.
  • Area Archeologica Helvia Recina.
  • Santuario di Santa Maria delle Vergini, che custodisce una preziosa opera del Tintoretto, “Adorazione dei Magi”.

Cosa vedere nei dintorni di Macerata

Abbazia di San Claudio al Chienti, Macerata
Abbazia di San Claudio al Chienti, Macerata

A circa 8 km da Macerata ti segnalo l’Abbazia di San Claudio al Chienti, antico edificio romanico ex sede del vescovo. La chiesa ha mantenuto il suo aspetto originario quasi del tutto e la sua particolarità è la presenza di due chiese sovrapposte.
La facciata è incorniciata da due torri cilindriche e all’interno ci sono delle scale a chiocciola che collegano la parte superiore con quella inferiore.
A 26 minuti di auto è da vedere la splendida Recanati, patria di Leopardi e non solo. Scopri tutto qui Cosa vedere a Recanati in un giorno.
A 18 km il caratteristico borgo di Treia che rientra tra i Borghi più belli d’Italia, così come Cingoli che però si trova a circa 30 km da Macerata. A 12 km da vedere l’Abbazia di Fiastra con la sua riserva naturale.
Queste sono solo delle idee, ma ci sono tantissimi posti nei dintorni di Macerata!

Dove dormire a Macerata



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In questo articolo ti ho raccontato cosa vedere a Macerata con un itinerario di un giorno a piedi. Inoltre, luoghi da scoprire nei suoi dintorni nel caso tu abbia più tempo. Se vuoi chiedermi qualcosa o lasciare un pensiero, fallo pure nei commenti.

Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia


Lucia Nuzzaci

Ciao sono Lucia, sociologa per formazione, copywriter e travel blogger dal 2017 per lavoro, fondatrice di souvenirdiviaggio.it per dare spazio e vita ai miei viaggi. Amo scrivere, parlare, leggere, viaggiare con mio marito e i miei due figli, fissare gli istanti di un viaggio in mille scatti.

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