Aosta è una piccola gemma incastonata tra le montagne della Valle d’Aosta ed è la principale città della regione. Le attrazioni sono tutte raccolte nel centro, ma ce ne sono diverse e, cosa particolare, molte sono di origine romana come l’Arco di Augusto e la Porta Pretoria, per citarne un paio.
Sembra strano per una città situata così a nord, ma Aosta in passato aveva una posizione strategica a protezione delle invasioni da nord. Aosta è infatti conosciuta come la “Roma delle Alpi”!
Trovandosi nei pressi di località sciistiche e del Parco Nazionale del Gran Paradiso, spesso è meta privilegiata per gli amanti della natura, delle escursioni e soprattutto degli sport invernali come lo sci.
Io l’ho visitata, ad esempio, in occasione dei Mercatini di Natale che qui sono molto suggestivi, incorniciati dal Teatro Romano.
Se hai solo un giorno per esplorarla, non preoccuparti! Ti guiderò attraverso i luoghi più iconici da visitare: scopri cosa vedere ad Aosta in un giorno a piedi.
Buona lettura!

Aosta: cosa vedere in un giorno a piedi

Arco di Augusto

Arco di Augusto, Aosta
Arco di Augusto, Aosta

L’Arco di Augusto, arco trionfale simbolo della storia millenaria della città, è stato costruito nel 25 a.C. per celebrare la vittoria dell’imperatore romano Augusto sulle tribù locali. Da qui partiva l’antico Decumano Massimo.
L’arco è molto imponente e presenta diversi stili, con colonne decorative che sfociano in capitelli corinzi e la trabeazione fregiata di ordine dorico. Sotto la volta è esposto un crocifisso ligneo, ma è una copia di quello che fu collocato nel 1449 come offerta votiva contro le esondazioni del torrente Buthier. L’originale è custodito presso il Museo del Tesoro della cattedrale di Aosta.
L’aspetto che vediamo oggi dell’arco di Augusto è il frutto dell’ultimo intervento di restauro e consolidamento avvenuto nel 1912.

Teatro Romano

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Poco lontano dall’Arco di Augusto spicca il Teatro Romano, un antico anfiteatro che poteva ospitare fino a 3.000 spettatori. Non è più in funzione, ma la sua bellezza e il suo fascino sono ancora intatti. 
La struttura aveva dimensioni importanti: 62,9 metri di lunghezza per 38,3 metri di larghezza e, di questa, resta l’imponente facciata meridionale, alta circa 22 metri.

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Teatro Romano, Aosta

In questa cornice d’eccezione vengono allestiti Mercatini di Natale, molto suggestivi! Quando li ho visitati aveva anche nevicato, quindi lo scenario che mi sono trovata davanti è stato davvero meraviglioso. 

Porte e Mura Romane

Porta Praetoria, Aosta
Porta Praetoria, Aosta

Un tempo le antiche mura romane circondavano l’intera città di Augusta Praetoria, ovvero Aosta. Oggi puoi passeggiare lungo alcuni tratti ben conservati che iniziano da Torreneuve, una particolare torre cilindrica su base quadrata con merlature in cima, costruita sul bastione dell’angolo nord occidentale della cinta muraria romana. 

Interno, Porta Praetoria – Aosta

Insieme alle mura c’erano le porte romane di Aosta, che sono i resti delle porte di accesso al castrum romano di Augusta Prætoria Salassorum. Si trovano all’estremità delle vie principali (Decumanus Maximus e Cardus Maximus) e permettevano di entrare e uscire dalla città dai quattro punti cardinali:

  • Porta Praetoria, era l’accesso al centro storico cittadino ed è caratterizzata da tre arcate di dimensioni differenti, una grande centrale per far passare le auto e due laterali più piccole per i pedoni;
  • Porta Principalis Dextera, si trovava nella cortina meridionale delle mura e consentiva l’accesso alla campagna e al ponte sulla Dora situato in località Clerod di Gressan;
  • Porta Principalis Sinistra della quale sono visibili i resti delle fondamenta nei sotterranei del Museo Archeologico Regionale della Valle d’Aosta;
  • Porta Decumana, sulla quale oggi sorge la Biblioteca regionale di Aosta e al suo interno sono tuttora visibili le rovine, anche se contaminate da altre epoche.

Piazza Chanoux

Piazza Chanoux
Piazza Chanoux, Aosta

Non si può visitare Aosta senza passare da Piazza Chanoux, la piazza principale della città. Qui potrai fare una pausa al caffè e goderti l’atmosfera rilassata. La piazza è circondata da eleganti palazzi come il Municipio (Hotel de Ville) e il Caffè Nazionale sotto i suoi eleganti portici, l’edificio che ospitava l’Hotel de Couronne et de la Poste (vecchio hotel di lusso), la casa dei conti Nicole de Bard e la Maison Frassy, elegante edificio che in stile liberty.

Municipio, Piazza Chanoux - Aosta
Municipio, Piazza Chanoux – Aosta

Il maestoso Municipio è una delle strutture più belle in questa piazza. Sui lati vede due statue in pietra che rappresentano Buthier e Dora Baltea, i due fiumi; la città di Aosta sorge proprio nel punto di confluenza di questi due fiumi. All’interno invece ci sono diverse sale tra le quali alcune affrescate.

MAR – Museo Archeologico Regionale di Aosta

Se vuoi approfondire la storia di Aosta e della Valle d’Aosta, una visita al Museo Archeologico Regionale non può mancare. Il museo ospita reperti che raccontano la storia della città, dai tempi romani fino al Medioevo che ben si amalgamano a scenografie e supporti multimediali, per una maggior chiarezza e fruibilità per tutti. Una cosa curiosa e interessante è che diversi pezzi esposti hanno una loro copia che i visitatori possono toccare con mano, liberamente.
Da sottolineare, nella sezione dedicata ai riti funerari, il Balteo bronzeo con scene di battaglia tra Barbari e Romani e il busto di Giove Graio in argento sbalzato.
Il museo ospita inoltre la prestigiosa collezione numismatica “Pautasso”, esposizione di monete dall’età greca fino al periodo sabaudo.
Info: si può visitare con un biglietto unico dei monumenti di €5,00 che include il Criptoportico forense, la Chiesa Paleocristiana di San Lorenzo e il Museo Archeologico Regionale.

Cattedrale di Aosta

Cattedrale di Santa Maria Assunta, Aosta
Cattedrale di Santa Maria Assunta, Aosta

In Piazza Giovanni XXIII sorge la grande Cattedrale di Santa Maria Assunta, un perfetto esempio di architettura romanica.
L’origine della Cattedrale di Aosta risale alla fine del IV secolo, nelle fasi iniziali di diffusione del Cristianesimo in Valle d’Aosta. La chiesa venne completamente riedificata nel corso dell’XI secolo con le caratteristiche che possiamo vedere ancora oggi. A questo periodo risale anche l’importante ciclo di affreschi nel sottotetto della chiesa.

Affreschi sottotetto, Cattedrale di Aosta
Affreschi sottotetto, Cattedrale di Aosta

La facciata è divisa in due parti: il frontone in stile neoclassico aggiunto nel 1848 e l’atrio cinquecentesco in cotto decorato con statue e affreschi. Si innalzano due torri campanarie di oltre 60 metri che risalgono alla costruzione romanica dell’XI secolo.
All’interno della cattedrale ci sono varie opere di pregio come il crocifisso ligneo del XIV secolo, due mosaici pavimentali del XII e del XIV secolo, l’altare maggiore barocco, in marmo nero con intarsi multicolori. 
Ai lati dell’altare due scalinate conducono alla cripta dell’XI secolo suddivisa in tre navate da esili colonne medievali e robuste colonne romane.

Mosaici pavimentali, Cattedrale di Aosta
Mosaici pavimentali, Cattedrale di Aosta

Oltre alla cattedrale e al chiostro situato sul lato settentrionale della chiesa, è da visitare il Museo del Tesoro che offre una panoramica dell’arte valdostana dei secoli XIII-XVIII, con una collezione che contempla sia i pezzi del ricco Tesoro della Cattedrale che alcune opere d’arte provenienti da diverse parrocchie della Valle. Da menzionare la cassa reliquiaria di San Grato, alcuni codici miniati, monumenti sepolcrali, statue in legno dipinte.
Info: gratis cattedrale / Affreschi del sottotetto, Museo del tesoro e Chiostro € 5,00 / Museo del tesoro € 4,00

Criptoportico forense

Il Criptoportico di Aosta è uno dei principali monumenti romani della città di Aosta ed è situato accanto alla cattedrale.
Il criptoportico è una struttura sotterranea, costituita da un lungo corridoio coperto da volte, ed è costruito con muri in pietra a blocchi di granito, un materiale abbondante nella zona. Le sue volte, che si poggiano su una serie di pilastri e arcate, creano un’area protetta, una sorta di portico coperto.
Questa struttura, che fa parte di un più ampio complesso del foro romano, si pensava potesse avere la funzione di contenimento e regolarizzazione del terreno. Invece, in seguito è emerso che il colonnato marmoreo che lo sovrastava fungeva da scenografica cornice ai due originari templi posti al centro.

Info: si può visitare con un biglietto unico dei monumenti di €5,00 che include il Criptoportico forense, la Chiesa Paleocristiana di San Lorenzo e il Museo Archeologico Regionale

Chiesa di San Lorenzo e Basilica Paleocristiana di San Lorenzo

La Chiesa di San Lorenzo, risalente al XVII secolo, rappresenta la chiesa parrocchiale del borgo di Sant’Orso fino al 1793. In seguito, venne sconsacrata e utilizzata come caserma. Oggi gli interni sono spogli ed utilizzati come spazio espositivo, infatti la vera cosa interessante della chiesa sono i suoi sotterranei.
Al di sotto della Chiesa di San Lorenzo si nasconde la Chiesa Paleocristiana di San Lorenzo, che risale alla prima metà del quinto secolo. Dato che sono state ritrovate diverse sepolture lungo la sua superficie (come quelle dei primi vescovi di Aosta), si pensa che questa chiesa venisse utilizzata principalmente con scopi funerari.
Qui troviamo i sepolcri di tre vescovi vissuti tra il V e il VI secolo (Grato, Agnello e Gallo), oltre ad altri vani tombali databili tra il V e l’VIII secolo.
La Chiesa Paleocristiana di San Lorenzo fu gravemente danneggiata nel IX secolo a causa di un incendio devastante, seguito da un’inondazione. Dopo questi eventi, venne sostituita da un edificio di dimensioni più ridotte, che subì diverse ricostruzioni e ampliamenti nei secoli successivi. Nonostante i cambiamenti strutturali, la chiesa mantenne il suo utilizzo come luogo di sepoltura.
Info: come detto, la basilica si può visitare con il biglietto cumulativo di €5,00 che include anche il Museo Archeologico e il Criptoportico.

Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso

Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso, Aosta
Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso, Aosta (Photo Credits: Wikimedia Commons)

Proseguendo nell’itinerario a piedi di Aosta, una delle tappe imperdibili è la Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso, considerata una delle più belle della città. La sua origine risale al V secolo, quando fu costruita una prima chiesa con un’aula rettangolare e un’abside, a cui venne aggiunto un porticato. L’attuale struttura, però, è il risultato di successive ricostruzioni avvenute tra il IX e il X secolo, con un ulteriore rifacimento tra il 994 e il 1025. Gran parte di questa ristrutturazione è ancora visibile oggi.
La chiesa ha una facciata in stile tardo gotico e nella parte superiore si ergono due torrette e un campanile altomedievale. Di fronte alla chiesa si trova la torre campanaria del XII secolo, separata dal corpo principale dell’edificio.
All’interno la chiesa è un mosaico di stili diversi e ricca di decorazioni e tra le opere da non perdere vi sono il coro in legno intagliato del Quattrocento, la cripta romanica, affreschi sulle pareti e un mosaico nel coro risalente al XII secolo. Inoltre, nel sottotetto, è visibile un ciclo di affreschi ottoniani.

Chiostro di Sant’Orso e Tiglio di Sant’Orso

A fianco della chiesa, nel sagrato, si trova l’accesso al Chiostro Romanico di Sant’Orso costruito agli inizi del XII secolo da maestranze lombarde e provenzali. Il chiostro ha dei bei capitelli scolpiti in marmo bianco o grigio, ognuno dei quali è diverso dagli altri.
Nel XVIII secolo, il lato orientale venne demolito per fare spazio a un raffinato loggiato e, nel XV secolo, il priore Giorgio di Challant fece aggiungere volte a vela che coprono l’intero chiostro.
Ti consiglio di soffermarti due minuti davanti al monumentale tiglio, dichiarato monumento nazionale nel 1924, che sorge di fronte alla chiesa ed ha circa cinquecento anni. Questo albero fu piantato tra il 1530 e il 1550 per sostituire un olmo più antico, abbattuto da un fortissimo vento. La leggenda vuole che l’olmo fosse stato piantato direttamente da Sant’Orso.
Nonostante le difficoltà, come ad esempio nel 1951 quando un violento temporale lo danneggiò (lasciando una visibile cavità nel tronco), l’albero continua a crescere e a fiorire ogni anno, testimoniando una straordinaria resilienza.

Cosa mangiare ad Aosta? Ecco i piatti tipici valdostani

fontina piatti valdostani
Fontina

Dopo una giornata intensa di esplorazione della città, ti consiglio di fermarti a mangiare in uno dei ristoranti tipici di Aosta. Prova piatti tipici valdostani come la polenta concia, un vero comfort food valdostano, o una fonduta per scoprire i sapori del territorio. 
La carbonade, carne bovina cotta con lardo e aglio e insaporita da una salsa a base di vino e farina, e la cotoletta alla valdostana
Imperdibile anche la Fontina, formaggio con latte bovino crudo e intero, il Jambon de Bosses, prosciutto crudo, i Chnéffléne, palline di pasta fatta in casa con latte e farina. Ancora le zuppe che, specialmente in inverno, sono una buona fonte di energia e calore: la Seupetta à la vapelenentse, a base di fontina, cavolo e pane di segale, e la Seupa de grì, una minestra di maiale, orzo e verdure. 
E per finire i dolci, come le tegole valdostane, a base di mandorle e ricoperte di cioccolato, e il Blanc-manger, budino con vaniglia, panna e zucchero. 
Per digerire, un buon liquore tipico è perfetto, come il Genepy e il caffè valdostano, bevanda alcolica a base di caffè, grappa e genepy. Ti ho fatto venire l’acquolina in bocca o no?!

Cosa fare ad Aosta e dintorni: tour ed attività

Dove dormire ad Aosta



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In questo articolo ti ho raccontato di Aosta: cosa vedere in un giorno a piedi. Anche se è una città che si può visitare in un giorno, la sua bellezza ti lascerà senza parole. Storia, arte e panorami spettacolari si intrecciano in ogni angolo di questa città valdostana!

Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia


Lucia Nuzzaci

Ciao sono Lucia, sociologa per formazione, copywriter e travel blogger dal 2017 per lavoro, fondatrice di souvenirdiviaggio.it per dare spazio e vita ai miei viaggi. Amo scrivere, parlare, leggere, viaggiare con mio marito e i miei due figli, fissare gli istanti di un viaggio in mille scatti.

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