In Salento ci sono tante cittadine particolari da visitare e, anch’io stessa che ci ho vissuto per 30 anni, non le conosco tutte. Spesso mi sorprendo quando visito un posto che è sempre stato lì, a pochi passi da casa mia, ma non ne conoscevo la bellezza. Uno di questi è sicuramente Nardò, città situata a metà strada tra Lecce e Santa Maria di Leuca, sul versante Ionico della Puglia.
Visitando Nardò ho scoperto un centro storico antichissimo, ricco di luoghi d’interesse e architetture barocche, tra i meglio conservati del Salento.
Basti pensare alla scenografica Piazza Salandra, un gioiello barocco e simbolo della città, che per il suo fascino è stata scelta come location per numerose pellicole cinematografiche.
L’area di Nardò comprende numerose marine, per la maggior parte scogliose, e con alcune spiagge.
Scopriamo insieme cosa vedere a Nardò e le migliori spiagge per trascorrere un’indimenticabile vacanza in Salento.
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
Cosa vedere a Nardò: ecco le attrazioni più importanti
Piazza Salandra
Considerata una delle più affascinanti piazze della Puglia, Piazza Salandra è un vero e proprio tripudio di arte che ospita diversi edifici barocchi, come il Sedile e il Palazzo della Pretura (o Palazzo di Città), con un bel porticato e sulla facciata la Torretta dell’Orologio.
Al centro domina l’imponente Guglia dell’Immacolata, costruita in carparo (pietra locale) e alta 19 metri. È suddivisa in livelli e ognuno di questi è ricco di festoni, decorazioni floreali e statue, per culminare con la statua della Vergine posta in cima. Un capolavoro!
La piazza è un’incantevole cornice per eventi, concerti, manifestazioni culturali, ma anche punto di ritrovo grazie alla presenza di bar, locali, trattorie tipiche e negozi artigianali. Insomma, imperdibile!
Piazza e Chiesa di San Domenico
Adiacente a Piazza Salandra si trova Piazza San Domenico con l’omonima chiesa. La Chiesa di San Domenico ha una facciata barocca divisa in due ordini, uno semplice e l’altro ricco di figure umane e cariatidi.
L’interno è a navata unica con delle cappelle sui lati che accolgono degli altari, spicca fra questi quello della Madonna del Rosario.
Accanto alla chiesa è situato il Convento dei Domenicani, trasformato poi in scuola pubblica nel 1866.
In Piazza San Domenico è da vedere, inoltre, la Fontana del Toro che fa zampillare l’acqua, immagine dello stemma cittadino, realizzata dallo scultore neretino Michele Gaballo nel 1930. Secondo la leggenda la città di Nardò è stata fondata proprio nel punto in cui un toro trovò una fonte d’acqua.
Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta
Prendendo via Duomo da Piazza Salandra si giunge alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, fondata nel VII secolo sulle basi di un’antica chiesa basiliana e, dal 1879, dichiarata monumento nazionale.
Dopo il terremoto del 1456 e altre attività di ricostruzione avvenute in seguito la facciata è stata resa molto semplice.
L’interno al contrario è sorprendente, a tre navate alternate da archi gotici e romanici sorretti da colonne sormontate da capitelli corinzi, in pietra leccese e in carparo.
Da vedere l’antico crocifisso nero in legno di cedro che risale al XIII secolo, preziose tele attribuite ad artisti meridionali e una serie di affreschi sotto l’abside. Personalmente li ho trovati davvero meravigliosi!
L’ingresso è gratuito.
Chiese di Nardò
Il centro storico di Nardò consiglio di viverlo passeggiando a piedi, perché è ricco di viuzze con eleganti palazzi barocchi, corti, scorci affascinanti, piazzette, portali in pietra leccese intagliati e chiese. Oltre alla cattedrale e alla Chiesa di San Domenico già citate, tra le chiese da visitare suggerisco:
la Chiesa della Beata Vergine Maria del Carmelo con l’annesso convento, uno dei maggiori complessi monastici di Nardò. L’esterno è semplice, l’interno invece lascia di stucco per la bellezza dei decori barocchi, gli altari e le tele, come quelle dedicate alla Madonna del Carmine, a Sant’Eligio, all’Addolorata e a Santa Caterina d’Alessandria per citarne alcune.
Chiesa dell’Immacolata, antichissima con un prospetto particolarmente alto e ricco di decori. Ci sono all’interno diversi altari che conservano tele molto interessanti.
Chiesa di S.Antonio da Padova, in cui si può ammirare il monumento funebre in pietra leccese eretto dai Duchi Acquaviva e un prezioso soffitto ligneo a cassettoni riccamente decorato.
La Chiesa di Santa Maria della Purità, ha una particolare facciata con alternanza di superfici concave e convesse, mentre all’interno si trova un altare in marmo policromo con una tela della Madonna tra Santi e, ai piedi, la lapide del Vescovo Sanfelice.
Chiesa di San Giuseppe Patriarca, la sua facciata a tamburo ricorda molto la chiesa di San Matteo a Lecce. Da vedere l’altare maggiore che ospita un pregevole bassorilievo, tre altari barocchi in pietra con grandi pale su tela e gli affreschi sulle colonne.
L’Osanna
Ultimata nel 1603, l’Osanna è un monumento pubblico sito nel piazzale omonimo antistante il parco pubblico ed era “il biglietto da visita” per quanti giungevano da Lecce. Infatti in passato aveva davanti le mura aragonesi e la porta di San Paolo (che ora non ci sono più).
Una struttura unica nel suo genere, ma dal significato non preciso che vede diverse interpretazioni. La più gettonata è che la colonna centrale sia un simbolo del paganesimo e solo successivamente è stata trasformata in simbolo cristiano, con la costruzione della cupola e i vari pilastri che simboleggiano la forza e la virtù della cristianità.
La struttura ottagonale, dall’aspetto orientaleggiante, appare con un baldacchino con otto colonne poste intorno a una colonna centrale che sostiene la cupola.
Il Castello Acquaviva
Proseguendo la passeggiata incontriamo il Castello Acquaviva, una tra le cose da vedere a Nardò senza dubbio!
Costruito tra il XVI e il XVI secolo per volere di Giovanni Antonio Acquaviva d’Aragona, divenne la casa dei duchi Acquaviva d’Aragona; oggi è sede del comune.
Il Castello è stato completamente rimaneggiato dai Baroni Personé e la facciata, sovrapposta all’originale, è di origine ottocentesca. Rimangono dei poderosi torrioni agli angoli e la forma quadrangolare, che ricordano molto i castelli di Otranto, Gallipoli e Corigliano.
All’interno del “Torrione dell’Innamorato”, al piano terra, è ospitato il Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni Popolari, in cui sono esposti strumenti, arredi, attrezzi da lavoro e fotografie. Una ricostruzione parziale di una tipica abitazione della prima metà del Novecento, una serie di plastici che riproducono monumenti e chiese antichi della città
Infine, accendendo alla corte al piano terra, troviamo la Mostra Permanente “Viviamo in un incantesimo” di Vittorio Bodini, poeta e studioso salentino.
L’ingresso alla mostra permanente è gratuito, al museo ha un costo di €5,00.
L’orto Botanico
Non viene menzionato spesso tra le cose da vedere a Nardò, ma io l’ho trovato molto gradevole e interessante: parlo dell’Orto Botanico di Nardò.
Situato accanto al Castello, è un orto botanico ottocentesco tra più antichi del Salento. Qui si possono trovare piante rare e l’Hortus Salienti, collezione di specie floristiche autoctone. Ci sono poi piante tropicali e alcune che vivono con climi freddi.
Spicca al centro, tra palme e possenti alberi, un grazioso tempietto sorretto da colonne e con un pavimento maiolicato.
In questo Orto Botanico puoi approfittare per fare una rilassante sosta ristoratrice su una delle panchine. Inoltre, qui si organizzano matrimoni civili ed eventi di varia natura.
Cosa vedere a Nardò: marine e spiagge più belle
La città di Nardò ha diverse spiagge rinomate e amate sia dai turisti che dai residenti, che si affacciano sul mar Ionio.
Partiamo con Santa Maria al Bagno, una delle più conosciute per le sue “Quattro Colonne”, maestose torri superstiti di una torre costiera che proteggeva una sorgente di acqua dolce dai predoni del mare. La costa è caratterizzata dalla scogliera e una piccola spiaggetta di sabbia.
A nord troviamo Santa Caterina, con un’alta scogliera, la vegetazione tipica della macchia mediterranea a far da cornice e qualche tratto sabbioso. Conserva due torri d’avvistamento, considerando che nasce come avamposto difensivo contro gli attacchi dei Saraceni.
Proseguendo si arriva ad un posto spettacolare, ovvero il Parco naturale regionale di Porto Selvaggio. Un luogo unico che offre 516 ettari di pineta lussureggiante, grotte come quella del Cavallo, antiche torri (Torre dell’Alto e Torre Uluzzo) e un versante roccioso, con una caletta fatta di ciottoli, in cui ci si può tuffare in acque limpide. Un paradiso!
È un po’ complicato arrivarci, bisogna seguire un percorso a piedi della durata di 20 minuti circa, ma il premio vale assolutamente la fatica!
Il fatto che non sia facile da raggiungere, tuttavia, non scoraggia per nulla i turisti che assalgono comunque la Baia di Porto Selvaggio!
Il litorale neretino termina con la lunga distesa di sabbia della spiaggia di Sant’Isidoro, tra le più belle del Salento (scopri le più belle spiagge del Salento Ionico). Qui il mare è sempre limpido e calmo, grazie all’isolotto di fronte che attutisce le onde. Per questo è molto amata dalle famiglie, che si possono godere del mare in tranquillità.
Sant’Isidoro è meta di passeggiate e percorsi trekking, poiché con delle escursioni si può andare alla scoperta della costa e delle torri presenti che si affacciano sulla spiaggia, come Torre Squillace e Torre Sant’Isidoro, che dà il nome alla località. Poi si può camminare verso la Riserva Naturale di Porto Selvaggio e la sua ampia pineta, nonché la Palude del Capitano, un’area naturale ricca di fauna avicola di uccelli migratori e vegetazione palustre.
Dove dormire a Nardò
Booking.com
Queste sono le principali cose da vedere a Nardò, le sue attrazioni e migliori spiagge. Come avrai visto è una località che ha tanto da offrire, sia in città che lungo la costa, dunque una meta per le vacanze in Salento perfetta.
Se hai qualcosa da chiedere o vuoi lasciare la tua opinione, ti aspetto nei commenti!
Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia
0 commenti