È nella lista dei Borghi più belli d’Italia, Bandiera Arancione e Destinazione Turistica d’Eccellenza Europea, nonché patria di Santa Maria Goretti divenuta santa a soli 11 anni: parlo di Corinaldo, nelle Marche.
Non è un mistero per chi mi segue che amo i borghi medievali (su questo blog se ne trovano tanti) e Corinaldo è uno di questi, con il suo centro racchiuso nelle imponenti mura quattrocentesche perfettamente intatte.
I luoghi da scoprire sono tanti, tra storia, arte e religione… io ne sono rimasta incantata!
Vediamo insieme cosa vedere a Corinaldo in un giorno e i luoghi d’interesse imperdibili.
Buona lettura!

Cosa vedere a Corinaldo in un giorno

Casa di Santa Maria Goretti

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Casa di Santa Maria Goretti, Corinaldo

A Corinaldo nacque Santa Maria Goretti il 16 ottobre 1890. Qui si trova la sua casa in cui visse con la famiglia. L’edificio è a due piani in mattoni ed è situato poco distante dal centro storico di Corinaldo, in Contrada “Pregiagna”.
Questa è stata la prima cosa che ho deciso di visitare a Corinaldo, un’attrazione imperdibile.
Appena arrivata ho trovato un ampio piazzale con parcheggio e una breve scalinata che porta alla sua umile dimora.
La visita è libera però io ho avuto la fortuna di fare una visita guidata con il custode che, se presente, è disponibile a raccontare la vita di Santa Maria Goretti mostrando la sua casa.

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Cucina, Santa Maria Goretti – Corinaldo

La casa è quella tipica marchigiana con un grande spazio al piano terra in cui c’era la stalla, mentre la stanza adiacente della cantina è stata trasformata in una semplice cappella dedicata alla santa. Qui sono presenti un altare in cui si celebrano delle funzioni, diversi quadri e foto che riguardano lei e la sua famiglia.

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Camera da letto, Casa di Santa Maria Goretti – Corinaldo

Al piano superiore si trova la tipica cucina delle case contadine con un grande camino e altre due stanze: in una è conservato il telaio che mamma Assunta utilizzava per la tessitura, l’altra la camera da letto dei coniugi Goretti dove nacque “Marietta”, come usavano chiamarla in famiglia. Tutti gli arredi e oggetti sono originali.
Mi è piaciuto molto questo posto, camminare in queste stanze rievoca sensazioni forti, pensando alla tormentata e breve storia della santa.
Il racconto appassionato del custode ha reso tutto più coinvolgente.

Info: sempre aperta dall’alba al tramonto, visita e ingresso gratuiti, offerta libera.

Storia di Santa Maria Goretti

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Cappella, Casa di Santa Maria Goretti – Corinaldo

Vorrei parlarti un po’ di chi era Santa Maria Goretti e perché non dovrebbe essere dimenticata.
Terzogenita di sette figli, Maria Goretti nacque il 16 ottobre 1890 a Corinaldo da Luigi Goretti e Assunta Carlini, due poveri e onesti contadini. La povertà spinse i genitori a cercare fortuna altrove scegliendo l’Agro Pontino nel Lazio. Nessuno voleva trasferirsi qui, preferendo l’America, poiché era infestato dalla malaria. Infatti dopo due anni il padre morì lasciando nello sconforto totale la povera Assunta; lei tornò a Corinaldo, sotto consiglio di Luigi prima di morire.
Mentre la donna si dedica al lavoro dei campi, Maria ha il compito di accudire i fratelli più piccoli e di insegnare loro le preghiere.
Insieme a loro vivono i Serenelli (padre e figlio), anche loro originari di Corinaldo e conosciuti quando si erano trasferiti nel Lazio. Il proprietario del podere impose ad Assunta di associarsi con loro perché lavoravano gli stessi campi.

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Santa Maria Goretti e la firma di Serenelli (suo assassino), Casa di Santa Maria Goretti – Corinaldo

Serenelli iniziò ad essere ossessionato da Maria e cercò di abusare di lei più volte, finché un giorno arrivò a spingerla dentro casa e, davanti all’ennesimo rifiuto, la colpì con un punteruolo di venti centimetri diverse volte, poi scappò.
Maria Goretti fu trasportata in ospedale e ancora cosciente perdonò il suo assassino. Morì il giorno dopo a soli 12 anni, mentre Serenelli fu condannato a 30 anni di carcere. Dopo aver sognato Maria che gli prometteva il Paradiso si pentì e si convertì; quando fu scarcerato chiese perdono alla madre della ragazza che glielo accordò.

Si può dire che Santa Maria Goretti (canonizzata nel 1950) rappresenta tutte le donne vittime di abusi, molestie e violenza, ed è simbolo della purezza difesa al costo della vita dopo un tentativo di stupro.
La sua storia non andrebbe mai dimenticata e quanto accaduto deve essere un monito per tutti.

Santuario di Santa Maria Goretti

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Santuario di Santa Maria Goretti, Corinaldo

Dopo questa visita intensa, mi sono spostata al Santuario a lei dedicato che si trova nel centro storico di Corinaldo. La chiesa di Sant’Agostino, ora santuario di Santa Maria Goretti, e l’adiacente ex monastero vennero costruiti, come le vediamo oggi, nel corso del XVIII secolo.
La facciata in laterizio è elegante, l’interno è un bell’esempio di tarda architettura barocca, anch’esso raffinato nella varietà degli effetti pittorici e scenografici.

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Interno, Santuario Santa Maria Goretti – Corinaldo

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Reliquia, Santuario Santa Maria Goretti – Corinaldo

Nella chiesa sono conservate opere e monumenti vari: appena superato l’ingresso, a destra c’è la tomba di Alessandro Serenelli, l’assassino della Santa, mentre a sinistra quella di mamma Assunta. Sull’altare maggiore si trova una statua lignea di Santa Maria Goretti ed un’urna in argento con l’osso del braccio della Santa, lo stesso che usò per cercare di difendersi dal suo aggressore. Poi ci sono altre tele e dipinti degni di attenzione.

Tips: Maria Goretti, dopo l’aggressione, fu trasportata all’ospedale di Nettuno (Lazio). Dunque il suo corpo riposa nel santuario della Madonna delle Grazie a Nettuno e non a Corinaldo.

Casa di Scuretto

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Casa di Scuretto, Corinaldo

Dopo una storia così coinvolgente, voglio parlarti di un’altra delle cose da vedere a Corinaldo in un giorno un po’ più leggera e, direi, divertente.
La Casa di Scuretto si trova in Via della Polenta, nei pressi del famoso pozzo della Polenta. In realtà non è una casa, anche se ha tanto di numero civico, ma una facciata con quattro finestre sulla quale spicca una targa sulla quale è raccontata la storia.
In breve, Gaetano era un ciabattino di Corinaldo conosciuto da tutti come Scuretto, che amava bere e “investire” il suo denaro nelle botteghe a ubriacarsi. Il problema è che lui spendeva in alcolici gran parte dei soldi che il figlio emigrato in America gli inviava per costruire la loro casa.
Un giorno, dato che non riceveva notizie della casa, il figlio si iniziò a insospettire e chiese al padre di vedere i progressi dei lavori.
Scuretto allora fece costruire la facciata, ci mise il numero civico, si fece fotografare affacciato a una delle finestre e inviò la foto al figlio.
Il figlio capì tutto l’inganno e non inviò più soldi, così la casa rimase incompiuta.

Pozzo della Polenta e Scalinata della Piaggia

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Piaggia e Pozzo della Polenta, Corinaldo

Tra le cose da vedere a Corinaldo non può mancare la maestosa Scalinata della Piaggia, la più famosa delle Marche, fatta da 109 gradini con al centro il Pozzo della Polenta. Penso che questo sia il panorama più bello del borgo e ti consiglio di fare uno scatto qui, specialmente dall’alto della scalinata!
Si può raggiungere direttamente dall’alto, dove si trova l’ex Convento degli Agostiniani, nel pieno centro storico di Corinaldo, oppure dal basso poco dopo essere entrati dalla Porta di Santa Maria della Scala.
Da qui però bisognerà salire i 109 gradini, ammirando le case in mattoni sui lati e respirando l’atmosfera medievale.
Al centro della Piaggia sorge il Pozzo della Polenta che fu fatto costruire nella seconda metà del ‘400 dal tiranno di Corinaldo Antonello Accattabriga, per approvvigionare le abitazioni limitrofe.

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Pozzo della Polenta, Corinaldo

C’è una leggenda legata al pozzo: si narra che un uomo saliva la lunga scalinata del paese con un sacco di farina di granoturco sulle spalle. Una volta giunto nei pressi del pozzo appoggiò il sacco sul bordo per riprendere fiato, ma il sacco cadde all’interno. Egli tentò di recuperarlo calandosi nel pozzo e le pettegole di paese incominciarono a dire che si stava mangiando la polenta nel pozzo. Da qui anche la diceria che i corinaldesi usassero fare la “polenta nel pozzo”.

Porte e mura di Corinaldo

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Mura, Corinaldo

Corinaldo è un raro esempio di città fortificata con la sua splendida cinta muraria: ha un perimetro di 912 metri, un’altezza massima di 18 (Torre dello Sperone) ed è dotata di porte, feritoie, torri di difesa, piombatoi, cammini di ronda.
Tra le più belle spiccano:

  • Porta di Santa Maria del Mercato, costruzione che ingloba una porta d’accesso trecentesca, resti di un ponte levatoio e un torrione poligonale;
  • Porta di San Giovanni, anticamente ospitava il Bargello e il Corpo di guardia;
  • Torre della Rotonda, caratteristico torrione rotondo con beccatelli;
  • Porta Nova, quella più recente, che accorpa una porta a un torrione cilindrico dagli alti beccatelli.
  • Torre del Calcinaro, prima era a pianta pentagonale e pericolosamente protesa sulla sottostante via del Fosso, è stata poi adeguata alle vicine torri (Rotonda e Porta Nuova);
  • Torre dello Sperone, uno dei simboli di Corinaldo. È una possente torre pentagonale alta circa 18 metri che risale al XV secolo.
  • Torre dello Scorticatore e Camminamento, è ciò che resta di un grande torrione trecentesco e aveva la funzione di difendere con tiri a raso porta S. Giovanni e porta S. Maria del mercato. Percorrendo la ripida stradina e facendo qualche gradino si può salire su un breve camminamento, dal quale si ammira la zona circostante e le imponenti mura di Corinaldo, che qui raggiungono un’altezza di 15 metri.
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Porta Nuova, Corinaldo

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Landroni, Corinaldo

Da menzionare poi i landroni, un corridoio porticato molto suggestivo derivato dalla sopraelevazione degli edifici signorili settecenteschi lungo Via del Corso.
Le mura e le porte sono tra le attrazioni di Corinaldo più belle e imperdibili, a me sono piaciute tantissimo!

Teatro Goldoni

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Teatro Goldoni, Corinaldo

Non appena superata la Porta Nuova appare subito il Teatro Goldoni, costruito tra il 1861 e il 1869 per sostituire il Teatro del Sole Nascente. La nuova costruzione risulta molto più spaziosa e aveva la “platea mobile”, ovvero un particolare dispositivo che consentiva di abbassarla in caso di rappresentazioni teatrali e alzarla quando venivano organizzate feste da ballo.
Dopo esser stato chiuso per diverso tempo, fu poi restaurato (perdendo il meccanismo di elevazione della platea) e riaperto ospitando attualmente stagioni teatrali, spettacoli di danza e concerti.
Il prezioso teatro fa parte del circuito Luoghi della Cultura di Corinaldo e quindi si può visitare. Nonostante sia piccolo è davvero un gioiellino!

Campanile dell’ex Chiesa di San Pietro

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Campanile dell’ex Chiesa di San Pietro e Cedro dell’Himalaya – Corinaldo

Sempre dopo aver superato Porta Nuova, proseguendo verso Piazza San Pietro, vedrai svettare l’alto campanile della non più esistente Chiesa di San Pietro, risalente al Cinquecento. Venne demolita nel 1870 perché pericolante e al suo posto c’è un enorme cedro dell’Himalaya, alto ben 43 metri.
Pare che fu piantato da un anticlericale in modo tale da impedire la costruzione di un altro edificio religioso.

Chiesa Collegiata San Francesco d’Assisi

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Fonte battesimale, Chiesa di San Francesco – Corinaldo

La Chiesa di San Francesco d’Assisi, situata poco fuori alle mura, è un’altra delle cose da vedere a Corinaldo. Le origini sono medievali e risalgono al 1265, ma quello che vediamo oggi è la ricostruzione risalente alla metà del 1700.
La facciata della chiesa è incompiuta e semplice, l’elegante interno conserva invece tre dipinti di Claudio Ridolfi, un prezioso Crocefisso ligneo del 1575 opera dello scultore Donnino da Urbino.
Da non perdere anche la piccola fonte battesimale dove il 17 ottobre 1890 fu battezzata Santa Maria Goretti.

Chiesa dell’Addolorata

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Chiesa dell’Addolorata, Corinaldo

L’ultima attrazione di Corinaldo in un giorno è la Chiesa dell’Addolorata, innalzata insieme all’attiguo ex convento nella seconda metà del XVI secolo a ridosso delle mura.
La facciata risale al primo ventennio del XIX secolo ed è composta come un arco di trionfo. L’interno, piccolo e a navata unica, possiede una splendida cupola, decorazioni settecentesche di gusto rococò, pregevoli arredi e quattro porte lignee sormontate da tele.

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Interno, Chiesa dell’Addolorata – Corinaldo

Proprio accanto sorge la Chiesa del Suffragio che, purtroppo, ho trovato chiusa. In stile barocco, ospita all’interno prestigiose opere a cominciare dal pavimento con disegni geometrici. Poi, tra le più importanti, spiccano le opere di Claudio Ridolfi e la Madonna del Suffragio del Veronese.

Dove dormire a Corinaldo



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In questo articolo ti ho raccontato cosa vedere a Corinaldo in un giorno, le attrazioni imperdibili di questo borgo che sembra essersi fermato nel tempo. Io l’ho apprezzato molto!
Se hai qualcosa da chiedere o vuoi lasciare un commento, ti aspetto!


Lucia Nuzzaci

Ciao sono Lucia, sociologa per formazione, copywriter e travel blogger dal 2017 per lavoro, fondatrice di souvenirdiviaggio.it per dare spazio e vita ai miei viaggi. Amo scrivere, parlare, leggere, viaggiare con mio marito e i miei due figli, fissare gli istanti di un viaggio in mille scatti.

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