“Non è la destinazione ma il viaggio che conta”: non è solo una citazione famosa, ma una realtà oggettiva e tangibile che ti sto per raccontare.
Ho viaggiato per quasi 14 ore in pullman da Las Vegas a Fresno e magari penserai ad un viaggio troppo lungo e noioso, però non è così se la Death Valley è parte di esso.
Non hai idea della percezione meravigliosa di vivere appieno la parte più “cruda” dell’America. Una sensazione amplificata dalla luce accecante, dal silenzio e dalla solitudine che ispira il deserto, in assenza di copertura telefonica e wifi: un vero viaggio mistico!
Perciò ho deciso che questo viaggio, da Las Vegas a Fresno on the road nella Death Valley doveva essere raccontato.
Colgo l’occasione, inoltre, per farti scoprire cosa vedere nella Death Valley e darti tante informazioni, nonché consigli utili per affrontare quest’esperienza. Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
Valle della Morte: perché si chiama così?
Prima di procedere con il racconto del mio viaggio nella Death Valley, vorrei toglierti una curiosità che magari avrai, ovvero: perché la Valle della Morte si chiama così? Morirò se l’attraverso?! Credo proprio di no… Io, come tante altre persone, siamo ancora vivi 😉
Tornando seri, si chiama così perché alcuni cercatori d’oro, nel 1849, vi restarono intrappolati nel tentativo di trovare una scorciatoia per arrivare nella parte centrale del deserto, dove era stato trovato l’oro.
Si dice che una gran parte di loro morì però, dalle cronache, pare che ciò accadde solo ad un cercatore d’oro.
Quando gli altri pionieri tornarono a salvare i dispersi, uno di questi salutò il luogo dicendo “Arrivederci Valle della Morte“. Da qui, alla zona desertica situata tra la California e il Nevada, si diede l’appellativo Death Valley .
Alcuni consigli pratici prima di partire
Io ho attraversato la Valle della Morte in pullman, quindi se noleggi un’auto ecco alcune informazioni utili.
- Fai il pieno! Nella Death Valley si percorrono centinaia di chilometri e i distributori sono pochissimi, solo 3. Tra l’altro, quei pochi, hanno la benzina piuttosto cara.
- Attento alle distanze. La Valle della Morte, con le sue varie attrazioni, occupa un’estensione enorme. Quindi conviene studiare bene la mappa e i percorsi, perché quello che su carta sembra essere un breve tratto di strada, in realtà racchiude chilometri e chilometri…
- Assicurati che l’aria condizionata sia perfettamente funzionante.
- Indossa vestiti leggeri e comodi, proteggiti con cappelli e protezione solare.
- Porta del cibo! Beh, se speri di trovare ristorantini e bar lungo il deserto, devo far cadere le tue speranze. Il posto è isolato e non ci sono molti posti per pranzare (ricordo che c’è qualcosa vicino Furnace Creek). Meglio andare preparati!
- Informati sulla viabilità. Alcune strade della Death Valley vengono chiuse in caso di eccessivo caldo. Il giorno in cui ho viaggiato io, ad esempio, è successo e il viaggio si è allungato di qualche ora (Da Las Vegas a Fresno ho impiegato quasi 14 ore, in realtà sono circa 12).
- Orari di apertura del Death Valley National Park: tutto l’anno, 24 ore su 24. Il Visitor Center di Furnace Creek è aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:00.
- Quanto costa l’ingresso nella Death Valley? 30$ per le auto (passeggeri inclusi), 25$ per le moto, 15$ a piedi o in bicicletta. Il biglietto è valido per sette giorni.
- Fai sempre un’assicurazione di viaggio. Ti consiglio Heymondo e acquistandola qui hai un esclusivo sconto del 10%. Guarda e acquista l’assicurazione di viaggio Heymondo.
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Death Valley: dove dormire
Dormire nella Death Valley è un’esperienza affascinante e molto costosa! Comunque le strutture sono 4 e consiglio di prenotare con largo anticipo.
- Furnace Creek Inn, hotel storico e di lusso;
- Furnace Creek Ranch, albergo con costi più accessibili;
- Panamint Springs Resort, motel rustico;
- Stovepipe Wells Village, motel suggestivo con vista sulle dune di Mesquite Flat.
Inoltre, ci sono delle strutture appena fuori il parco decisamente più economiche, come il Longstreet Inn & Casino (Amargosa Valley), l’Exchange Club Motel e il Death Valley Inn (Beatty), Amargosa Opera House & Hotel (Death Valley Jct).
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Death Valley: cosa vedere
By by Las Vegas and Welcome to Death Valley National Park
Il mio viaggio è iniziato dopo aver fatto la foto di rito con il famosissimo cartello Welcome To Fabulous Las Vegas, per poi percorrere la Route 95 che si addentra nel Death Valley National Park.
Dopo circa 2 ore di peregrinazione sono arrivata parco, più precisamente nella zona di Furnace Creek. Anticamente era un lago, oggi è una distesa immensa di terra plissettata, risultato di sedimentazione ed erosione.
Zabriskie Point, Death Valley
La prima tappa è stata il punto di osservazione sulla Route 190 chiamato Zabriskie Point: è qui che rimango senza fiato, sia per la bellezza disarmante del panorama offerto dai caratteristici calanchi dorati, che per il caldo estremo. La luce in questo luogo è abbagliante poiché si riflette sulla distesa desertica ed è davvero difficile tenere gli occhi aperti.
Per chi non è mai stato in un posto del genere, vale la pena dare un’idea di cosa significa provare il caldo del deserto. Hai presente il calore che ti arriva in faccia quando apri il forno? La sensazione è la stessa, ma estesa su tutto il corpo! In questi posti l’aria condizionata è la solo fonte di refrigerio, anche l’acqua che esce dai rubinetti delle toilette è calda.
Death Valley cosa vedere: Furnace Creek Visitor Center e Mesquite Flat
A pochi minuti dallo Zabriskie Point si trova il Furnace Creek Visitor Center, che sorge nei pressi di un villaggio indiano.
Nel centro si racconta ai visitatori la storia, le bellezze ed i pericoli (se non fosse pericolosa non sarebbe chiamata Valle della Morte!) che si possono incontrare nel Death Valley National Park.
Continuando lungo la Route 190 ho raggiunto l’area di Mesquite Flat Sand Dunes, dove ho potuto calpestare le dune che più si avvicinano all’immaginario collettivo di deserto. Vedere la proprie impronte in un luogo così lontano dalla civiltà ha il suo fascino!
Cosa vedere nella Death Valley: Badwater
Lungo la via ho fatto una sosta a Badwater, una piscina bassa e salata nota per essere il punto più basso del Nordamerica, con una quota di 282 piedi (86 m) sotto il livello del mare. È il luogo più conosciuto e visitato della Death Valley, di cui un famoso cartello di legno ne illustra la profondità. A causa delle temperature bollenti e della presenza di sale, non c’è più nessun tipo di vita vegetale.
Il mese più caldo dell’anno è luglio con una temperatura media massima di 46 °C e io ci sono stata proprio i primi di luglio… Ma non me ne pento, lo rifarei altre cento volte!
Se non si vive il deserto da questa prospettiva non è la stessa cosa, anche se la sensazione insolita di muovermi a fatica in quei momenti mi ha messo un po’ in difficoltà. Tuttavia poteva andarmi peggio, visto che il record è di 57°C!
Viaggiare on the road nella Death Valley è un’esperienza unica: la strada è quasi sempre dritta, ad eccezione di qualche curva segnalata dai celebri cartelli stradali su sfondo giallo.
Nell’assenza di punti di riferimento le lunghissime lingue d’asfalto, che in lontananza appaiono sfocate per l’intenso caldo, sembrano fondersi all’orizzonte con le nuvole e il cielo, di un azzurro troppo vivo da sembrare innaturale.
Un consiglio che mi sento di dare a chi proverà la mia stessa esperienza è di gustare questo posto così suggestivo e meraviglioso solo con poche persone. In silenzio. Ne vale davvero la pena.
Direzione Fresno: sosta a Shoshone e Baker
Lungo la strada per Fresno ho sostato brevemente presso le comunità di Shoshone – che ricorda fortemente le sceneggiature Western – e Baker. In quest’ultima ho potuto osservare il termometro più alto del mondo,
ben 40 metri.
Man mano che si esce dal deserto, verso le zone più popolate, il paesaggio cambia lentamente. Le distese di roccia lasciano il posto agli immensi campi di pale eoliche che si stagliano all’orizzonte.
Avvicinandosi verso Fresno iniziano ad apparire i frutteti che si estendono per chilometri e chilometri: qui i Joshua trees, gli alberi cactus del deserto, sono ormai un’immagine fissata nella mia mente.
L’allontanarsi dal deserto selvaggio e crudo nelle ore dell’imbrunire è veramente malinconico, ma ti lascia un senso di pace che non si dimentica facilmente.
Dopo quasi 14 ore di viaggio arrivo al mio hotel a Fresno stanca, soddisfatta e con meravigliosi paesaggi impressi negli occhi.
Fresno, California
Con i suoi quasi 500 mila abitanti, Fresno è il centro abitato più grande della zona centrale della California. Di solito è esclusa dai grandi traffici turistici e non è una città particolarmente suggestiva.
L’ho scelta poiché gli hotel presenti sono economici ed è in una posizione strategica, molto vicina ai vari parchi della California come lo Yosemite National Park, il Sequoia National Park e il Kings Canyon National Park.
Io ho infatti visitato lo Yosemite Park, che dista circa un’ora e mezza da Fresno. →→→ Cosa vedere allo Yosemite National Park e consigli utili.
Dallo Yosemite Park il mio on the road nella Valle della Morte è giunto al termine: ho viaggiato circa altre 4 ore godendo per ancora un po’ della tranquillità del deserto, in direzione Monterey, pittoresca cittadina marinara.
Da Monterey sono arrivata a San Francisco in due ore… ormai, la pace del deserto è un lontano ricordo!
Scopri tutto il mio tour ond the road sulla west coast →→→ Tour Las Vegas e California in 9 giorni
Death Valley: cosa vedere, ancora?
Vorrei segnalarti altri luoghi di interesse della Death Valley da non perdere, ovvero Artist’s Palette, Dante’s View e Natural Bridge.
- Artist’s Palette, una zona che praticamente ricorda un dipinto. Un paesaggio con sfumature che vanno dal verde all’oro. Spettacolare!
- Dante’s View, un punto panoramico a quasi 1700 metri di altezza, che regala una vista dalla salina di Badwater alle montagne dalle cime innevate. Insomma, si può ammirare la Valle della Morte in tutta la sua maestosità.
- Natural Bridge, è un’enorme formazione rocciosa simile a un ponte che si è creata dall’erosione. Da vedere!
Per sapere cosa visitare nella Death Valley, tutte le attrazioni e altre informazioni utili ecco il link al sito ufficiale →→→ Death Valley National Park
Il souvenir di viaggio dalla Death Valley
Sicuramente di questo lungo viaggio da Las Vegas a Fresno, attraverso la Death Valley, il mio souvenir di viaggio è: la pace del deserto.
È difficile descrivere la sensazione che si prova quando sei su una strada che sembra porti nel nulla e non finire mai, o semplicemente quella di essere sul set di un film americano.
Ammirare i paesaggi come quello da Zabriskie Point, così silenziosi da lasciarti veramente senza fiato e lontani anni luce dalla vita quotidiana, ti permettono di intraprendere un viaggio introspettivo e incontrare te stesso.
2 commenti
Teresa · 18/12/2020 alle 18:29
Ho visitato la Death Valley per ben due volte ed è un luogo del quale sono profondamente innamorata, malgrado il caldo allucinante (pensa ci sono stata entrambe le volte in luglio)
Lucia Nuzzaci · 18/12/2020 alle 19:21
Anch’io ci sono stata a luglio e c’era da morire per il caldo! Però che dire… esperienza indimenticabile che rifarei subito!