Oggi ti porto indietro nel tempo per scoprire Viterbo, la città dei Tre Papi e una delle città più storiche del Lazio, situata al centro della Tuscia (tra Roma e la Toscana).
Con le sue stradine medievali, i monumenti storici ben conservati e le sue piazze, è un luogo dove il passato si intreccia con il presente.
Io ho visitato Viterbo subito dopo la Festa di Santa Rosa (patrona della città) celebrata il 4 settembre, ammirando così la famosa Macchina di Santa Rosa in tutta la sua maestosità.
In questo articolo scoprirai cosa vedere a Viterbo in un giorno, con un itinerario e una mappa che ti aiuteranno a non perdere le principali attrazioni. Se hai un paio di giorni ti consiglio di visitarla con calma per apprezzarne ogni angolo.
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
- Cosa vedere a Viterbo in un giorno: itinerario con mappa
- Dove dormire a Viterbo
- Cosa vedere a Viterbo in un giorno: attrazioni imperdibili
- Cosa vedere a Viterbo in due giorni: Terme di Viterbo
Cosa vedere a Viterbo in un giorno: itinerario con mappa
Questa che vedi è la mappa con l’itinerario a piedi di Viterbo. Il parcheggio che consiglio è il parcheggio gratuito Valle Faul, posto vicino un ascensore che porta subito in centro. Purtroppo ho trovato l’ascensore non funzionante (con due passeggini!), spero abbiano risolto mentre mi leggi. Comunque, in mancanza dell’ascensore, in prossimità ci sono delle scale.
Il parcheggio è preso d’assalto nei weekend specialmente a pomeriggio, quindi cerca di arrivare nella prima parte della mattinata per trovare posto.
Dove dormire a Viterbo
Cosa vedere a Viterbo in un giorno: attrazioni imperdibili
Porta Fiorentina e Piazza della Rocca
Porta Fiorentina, accesso alla città per chi proviene da Firenze, risale al XV secolo ed è costruita in tufo. Ha cinque ingressi – tre centrali per le automobili e due laterali per i pedoni – e in cima un orologio. Una volta attraversata si apre Piazza della Rocca (qui si può parcheggiare) con al centro una fontana opera del Vignola.
Si affacciano sulla piazza il Palazzo Grandori e la Rocca Albornoz, che le da il nome, concepita come fortezza e residenza di Egidio Albornoz; in seguito vi fissò la propria residenza Urbano V. Da allora, dopo varie distruzioni e ricostruzioni, si arrivò alla destinazione attuale di Museo Nazionale Etrusco.
Valutazione: 4.4
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Santuario di Santa Rosa
Santa Rosa ha una storia è affascinante: nata nel 1233, morì a soli 18 anni per una malformazione dovuta alla mancanza dello sterno (in realtà si prospettava una morte entro nei primi tre anni di vita!) ed è conosciuta per i suoi miracoli e la sua vita di penitenza.
Il santuario a lei dedicato, costruito nel XVII secolo, rappresenta un importante centro di devozione per i viterbesi. Ogni anno, il 4 settembre, la città celebra la sua patrona con una festa straordinaria che vede come protagonista la “Macchina di Santa Rosa”, di cui parlerò dopo.
Entrando nel santuario invece colpiscono subito gli interni barocchi con ricchi di dettagli e affreschi. Qui si può ammirare la statua di Santa Rosa che viene portata in processione durante la festa in suo onore, un polittico a lei dedicato e un crocifisso ligneo dorato con raggiera del XVII secolo.
Nel santuario è conservata la tomba della santa dove in un’urna di bronzo dorato, risalente al 1699, è adagiato il corpo di santa Rosa, intatto dopo quasi 8 secoli. Nella chiesa si trova inoltre la tomba di Mario Fani, fondatore della Gioventù italiana di Azione Cattolica.
Curiosità: il corpo di Santa Rosa è ancora perfettamente conservato nonostante in passato un grosso incendio abbia completamente bruciato la cassa in cui si trovava. Il suo corpo si è solo annerito un po’… se questo non è un miracolo!
Casa di Santa Rosa
A qualche metro dal santuario sorge la casa di Santa Rosa, povera dimora in cui visse e oggi parte del Monastero delle Alcantarine di Santa Rosa. Le stanze sono consacrate al raccoglimento e alla preghiera; il piccolo giardino della casa è unito al Monastero e alla Chiesa di Santa Rosa.
La casa della santa e il monastero di clausura raccolgono diverse testimonianze culturali e religiose: paramenti ed arredi sacri (calici, reliquiari, candelieri, ecc.), ex-voto con la vita di Santa Rosa, riproduzioni in miniatura delle diverse edizioni della macchina di Santa Rosa.
La macchina di Santa Rosa
Voglio soffermarmi sulla Macchina di Santa Rosa perché ho avuto la fortuna di vederla dal vivo, dato che la macchina viene lasciata più o meno sino a metà settembre davanti alla chiesa.
Quando l’ho vista sono rimasta a bocca aperta, perché si tratta di una struttura enorme adornata di fiori, luci e statue, che custodisce la figura di Santa Rosa. La realizzazione di questa macchina (fatta di materiali moderni e metalli leggeri tipo vetroresina) alta circa 30 metri e di circa 50 quintali, è il risultato di un lavoro artigianale molto impegnativo.
Durante la festa, viene trasportata per le vie della città a spalla da 113 persone, chiamate Facchini di Santa Rosa. Il percorso, al buio e illuminato solo dalla macchina sfarzosamente illuminata, è lungo un chilometro e parte da Porta Romana per terminare al Santuario di Santa Rosa.
La macchina viene cambiata ogni 5 anni e il costruttore viene scelto dal Comune di Viterbo con un pubblico appalto.
Tips: c’è una particolare disposizione che i facchini devono avere per trasportarla, ovvero i più alti avanti e i più bassi dietro. Per l’ultimo tratto finale però, dove c’è una ripida salita che porta alla chiesa, i posti si invertono e si porta quasi correndo!
Orari: santuario 6:30 – 12;30 (domenica e festivi apertura alle 7:00) e 15:30-19:15 / Casa di Santa Rosa Giovedì, Sabato e Domenica 9:30 – 12:30 e 15:30 – 18:30
Costi: gratuito
Valutazione: 4.7
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Piazza delle Erbe
Piazza delle Erbe è una piccola piazza in cui in passato si teneva il mercato ed era il cuore pulsante di Viterbo. Cambiò nome e anche conformazione nel corso del tempo e, nel 1877, la fontana con i leoni al suo centro venne restaurata e cinta da una ringhiera in ferro.
Sulla piazza si affaccia il Palazzo Gatti, un edificio del XIV secolo e di fronte si trova la cosiddetta “Casa della Pace”, edificata negli anni del papato di Alessandro VI.
In passato, sulla piazza si trovava il prestigioso albergo degli Angeli in cui soggiornò la regina d’Inghilterra e il re di Napoli Ferdinando I.
Oggi è un luogo piacevole circondato da caffè, bar e negozi.
Valutazione: 4.00
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Piazza del Plebiscito
A Viterbo ci sono tante piazze e un’altra interessante è Piazza del Plebiscito, situata a nemmeno 200 metri da Piazza delle Erbe. In piazza del Plebiscito è concentrato oggi il centro politico e amministrativo della città di Viterbo, dato che qui hanno sede gli uffici del Comune e della Prefettura.
Si affacciano il Palazzo del Podestà con la sua torre di 44 metri, di fronte il Palazzo dei Priori (oggi sede della Prefettura) distinguibile dai nove archi del portico e lo stemma del casato Della Rovere e la Chiesa di S. Angelo in Spatha, una delle chiese più antiche di Viterbo. Sulla facciata è posta una copia di un sarcofago romano detto della “Bella Galliana”, figura leggendaria viterbese del XIV secolo (l’originale è conservato presso il Museo Civico di Viterbo).
Il Palazzo dei Priori si può visitare: il cortile, con una bella fontana al centro e la vista panoramica offerta sulla città, è accessibile gratuitamente; mentre la Cappella Palatina, le varie sale affrescate con splendidi cicli pittorici e il Museo dei Portici, sede distaccata del Museo Civico Luigi Rossi Danielli di Viterbo, a pagamento.
Orari: Palazzo dei Priori + Museo Civico + Museo dei Portici indicativamente 10:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00 / Sabato e domenica 10:00 – 18:00 (cambia in base al mese) / Da novembre a marzo è chiuso il martedì
Costi: Palazzo dei Priori + Museo Civico + Museo dei Portici €8,00 (Acquista il biglietto)
Valutazione: 4.3
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Palazzo dei Papi
Proseguo il mio itinerario tra le cose da vedere a Viterbo in un giorno con il suo simbolo, ovvero il Palazzo dei Papi. Sulla strada ho incontrato la Piazza del Gesù e ti consiglio di soffermarti due minuti per ammirare la fontana al centro, una delle tante torri di Viterbo, la Torre del Borgognone, risalente al XIII secolo, dove anticamente si riunivano i Priori della città e la Chiesa del Gesù, sede in passato dei Cavalieri di Malta.
Il maestoso Palazzo dei Papi, risalente al XIII-XIV secolo circa, serviva come residenza dei papi durante il periodo di elezione papale in città. Ricordi a inizio articolo quando ho detto che Viterbo è la “città dei Papi”? L’appellativo è dovuto al periodo in cui, tra il 1257 al 1281, fu la sede pontificia al posto di Roma ospitando i papi e la loro corte.
Il palazzo ha un’architettura gotica con una facciata decorata da bifore, trifore e una torre centrale. Al suo interno ci sono le stanze affrescate e altre opere d’arte significative, come quelle del pittore fiorentino Lorenzo da Viterbo.
Ci sono diverse parti del palazzo aperte al pubblico, come la Loggia delle Benedizioni (nota come Loggia dei Papi), la grande aula del Conclave, la sala del Gualterio dipinta.
Il Palazzo dei Papi è incluso nel Polo Monumentale Colle del Duomo, dove con un unico biglietto si può visitare anche il Museo del Collo del Duomo e parti della Cattedrale di Viterbo.
Orari: da aprile a ottobre 10:00 – 19:00 / Da novembre a marzo 10:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00 Sabato e domenica: 10:00 – 18:00 martedì chiuso
Costi: €10,00 Palazzo dei Papi + Sagrestia della cattedrale + Museo Colle del Duomo Audioguida inclusa
Valutazione: 4.6
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Museo del Colle del Duomo
Il Museo del Colle del Duomo fa parte del Polo monumentale del Colle del Duomo di Viterbo ed è stato fondato in occasione del Giubileo del 2000. Comprende il Palazzo dei Papi e ambienti della cattedrale di San Lorenzo. Visitare il museo significa ripercorrere la storia del Colle del Duomo e quindi della città di Viterbo. Il museo è diviso in tre sezioni:
- archeologica con ceramiche, bronzi e altri reperti;
- storico artistica con opere che partono dal XIII secolo fino al Settecento romano. Degne di nota sono la Crocifissione, attribuita al grande Michelangelo, La Madonna della Carbonara, i capolavori di Benvenuto di Giovanni e del caravaggesco Bartolomeo Cavarozzi, di Domenico Corvi;
- arte sacra con paramenti sacri, busti reliquiari, calici, ori, argenti e tanto altro.
Orari: da aprile a ottobre 10:00 – 19:00 / Da novembre a marzo 10:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00 Sabato e domenica: 10:00 – 18:00 martedì chiuso
Costi: €10,00 Palazzo dei Papi + Sagrestia della cattedrale + Museo Colle del Duomo Audioguida inclusa (Acquista il Biglietto Saltafila)
Valutazione: 4.5
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Cattedrale di San Lorenzo
Accanto al Palazzo dei Papi sorge il Duomo di San Lorenzo che risale al XII secolo, con uno stile che mescola elementi romanici e gotici. Sulla facciata spicca un rosone e dettagli scolpiti, l’interno invece è decorato con affreschi, ma ci sono anche diverse sculture e opere d’arte fra cui la Madonna col Bambino di Sebastiano del Piombo e una tela del Romanelli.
Qui sono stati sepolti due papi, di uno la tomba è andata perduta (Papa Alessandro IV), invece la tomba di Papa Giovanni XXI è visibile ad oggi nella navata sinistra.
Come detto la chiesa fa parte del Polo Monumentale Colle del Duomo, poiché con lo stesso biglietto del Palazzo dei Papi si può accedere in alcuni ambienti della cattedrale, come la sagrestia e il coro barocco. La visita della chiesa è invece gratuita.
Orari: da marzo a ottobre 8:00 – 18:45 / Novembre – Febbraio 8:00 -13.00 e 15.00 – 18:00
Parti della chiesa a pagamento da aprile a ottobre 10:00 – 19:00 / Da novembre a marzo 10:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00 Sabato e domenica: 10:00 – 18:00 martedì chiuso
Costi: chiesa gratis / Parti incluse nel Museo del Colle Duomo €10,00 Palazzo dei Papi + Sagrestia della cattedrale + Museo Colle del Duomo + Audioguida inclusa
Valutazione: 4.5
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♥Approfitta delle offerte oppure fai la Viterbo Pass e goditi appieno le attrazioni della città!
Chiesa di Santa Maria Nuova e Chiesa del Gonfalone
Prima di arrivare al Quartiere medievale, prossima tappa dell’itinerario di Viterbo in un giorno, meritano una sosta alcune attrazioni di Viterbo che ho trovato lungo il tragitto.
Piazza della Morte, chiamata così perché nell’edificio che si affaccia c’era la sede della Confraternita dell’Orazione e della Morte, i cui membri raccoglievano i corpi lasciati senza una degna sepoltura (prostitute ed eretici). Qui spiccano diversi locali, una fontana tipica viterbese (una delle tante presenti a Viterbo) e si può visitare Viterbo Sotterranea. Si tratta di un reticolo di gallerie scavate nel tufo che arriva sino alla cinta muraria, ma l’unico tratto percorribile è quello sotto Piazza della Morte (se hai tempo te la consiglio!).
La Chiesa di Santa Maria Nuova è una delle chiese più antiche di Viterbo. Esternamente è in stile romanico, il solenne interno è ricco di opere come il trittico del XIII secolo, raro esempio di cuoio dipinto su tavola, nicchie affrescate, acquasantiere del XII secolo, un grande tabernacolo gotico
Adiacenti alla chiesa ci sono il “Chiostro longobardo” e la cripta più piccola della provincia, con una pregevole fonte battesimale.
La Chiesa del Gonfalone (o di San Giovanni Battista), esempio del barocco viterbese a 70 metri dalla Chiesa di Santa Maria Nuova, l’ho scoperta al volo, mentre mi dirigevo verso il quartiere medievale. Mi sono affacciata per guardare all’interno e il custode mi ha fatto entrare, per mostrarmi qualcosa di particolare. La chiesa è completamente affrescata con un tripudio di decorazioni illusionistiche, immagini e colori tipicamente barocchi. Non voglio svelarti di più, fai un salto e scopri le illusioni ottiche!
Orari: chiese 9:00 – 13:00 e 15:30 – 19:00 / Viterbo sotterranea 10:00 19:30 – Durata visita 25 minuti
Costi: chiese gratuito / Viterbo sotterranea €4,00 (Acquista il biglietto)
Valutazione: 4.8
Visualizza sulla mappa: Chiesa di Santa Maria Nuova / Chiesa del Gonfalone / Piazza del Gesù
Quartiere San Pellegrino
A 2 minuti dalle chiese citate si trova Piazza San Carluccio che apre alla zona di Viterbo più antica e suggestiva, il Quartiere San Pellegrino (quartiere medievale). Pensa, è uno dei più grandi d’Europa!
Già Viterbo mi ha sorpreso, perché non mi aspettavo fosse così interessante, ma questo quartiere mi ha affascinata tantissimo. Ho un debole per i borghi medievali che sembrano catapultarti in un altro mondo!
Qui si passeggia tra vicoli e strade tortuose, torri, archi, piazzette e i caratteristici profferli, cioè scale esterne alle case, botteghe. Oltre a perdersi tra le vie, si può visitare piazza San Pellegrino, il fulcro del Quartiere Medievale di Viterbo, dove si affacciano il Palazzo degli Alessandri del 1200, la torre Scacciaricci e la Chiesa di San Pellegrino, molto antica e risalente all’undicesimo secolo.
E Piazza San Carluccio, che ho citato poc’anzi, che per per un tratto è chiusa da mura merlate. Da ammirare una bella fontana con sopra un’edicola sacra, un profferlo, un palazzo medievale con annesso cortile.
Tips: nel Quartiere San Pellegrino non è raro imbattersi in troupe cinematografiche, ad esempio sono state girate alcune scene del kolossal I Medici!
Valutazione: 4.7
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Fontana Grande
A pochi passi dal quartiere medievale spicca Fontana Grande nell’omonima piazza. Costruita nel 1212 per volontà del Comune, è opera dei maestri scalpellini Pietro e Bertoldo di Giovanni, i cui nomi sono riportati nell’epigrafe situata nella vasca inferiore della fontana.
La fontana non ha uno stile uniforme, poiché nella parte inferiore prevale l’austerità del romanico mentre in quella superiore l’estrosità del gotico. Tuttavia i due stili risultano bene armonizzati tra loro.
L’acqua che alimenta la fontana proviene da un antico acquedotto romano del IX secolo quasi interamente sotterraneo.
In piazza puoi vedere anche la Chiesa dei Santi Giuseppe e Teresa con la sua importante facciata, ma ormai adibita a magazzino.
Valutazione: 4.3
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Porta Romana
Concludo la lista delle cose da vedere a Viterbo con l’ultima tappa dell’itinerario, ovvero Porta Romana. Ne ho citate solo due in questo articolo, in realtà ci sono ben 13 porte nella cinta muraria: due murate e non più visibili, invece le altre sono visibili sia a piedi che facendo un giro in macchina all’esterno delle mura (come ho fatto io!).
L’attuale Porta Romana, inaugurata nel 1653, era chiamata Innocenziana per via di papa Innocenzo X in visita a Viterbo. Poi i Viterbesi la chiamarono Romana, perché immetteva sulla via Cassia che portava a Roma.
La porta è ornata da numerosi stemmi e decorazioni barocche, sulla sommità spicca la statua di Santa Rosa.
Valutazione: 4.4
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Cosa vedere a Viterbo in due giorni: Terme di Viterbo
Viterbo è famosa anche per le acque termali e i benefici terapeutici che offrono, sono infatti curative per malattie della pelle e respiratorie, oltre ad avere effetti positivi sullo stress e sul rilassamento.
La zona della Tuscia è storicamente nota per le sue sorgenti calde, che sono state apprezzate sin dall’epoca etrusca e romana.
Le Terme di Viterbo vedono la presenza di varie strutture, sia ad accesso libero che a pagamento. Famosissime le Terme dei Papi (a pagamento), le più antiche, dotate di una piscina monumentale di acqua sorgiva alimentata dalle fonti della sorgente Bullicame.
Fra le terme libere, quindi con vasche ad accesso gratuito, ci sono invece le Terme del Bullicame, le Piscine Carletti e le Terme del Bagnaccio (queste ultime pare siano chiuse).
Io sono andata alle Piscine Carletti, dove ci sono due vasche con acqua termale che sgorga a 58°C. Non ci sono servizi, sono immerse nella natura selvaggia. Fare un rilassante e rigenerante bagno qui al mattino è stato un vero toccasana, un’esperienza magnifica!
In questo articolo ti ho raccontato cosa vedere a Viterbo in un giorno: un intenso itinerario a piedi con mappa. È vero, ci sono tante attrazioni, però sono tutte vicine tra di loro e io sono riuscita a vederle in una giornata (e con due bambini!). Se hai qualcosa da chiedere ti aspetto nei commenti!
Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia
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