Nelle Marche, fra campi dorati e mare azzurro, sorge uno dei borghi più belli d’Italia: Mondolfo (provincia Pesaro Urbino).
Il borgo non è direttamente sul mare, ma a poca distanza, tanto che dai suoi tanti punti panoramici si scorge da lontano. Infatti, le sue origini sono ben radicate sia nella tradizione agricola che marittima.
Mondolfo è un antico ducato di Urbino ed è interamente circondato da ben due cinte murarie che in passato difendevano il castello… questo lo rende unico, tutto da scoprire!
Essendo un borgo piccolo si visita velocemente, in mezza giornata. Si può dedicare un’intera giornata o un weekend se, invece, si vuole unire qualche interessante luogo dei dintorni oppure Marotta, che è una località balneare vicinissima, frazione di Mondolfo.
Scopri nell’articolo cosa vedere a Mondolfo e dintorni.
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
Cosa vedere a Mondolfo: tutte le attrazioni imperdibili
Palazzo Comunale

Nel cuore del centro storico, sulla sommità del colle più alto, si erge il maestoso il Palazzo Comunale con la Torre Civica.
Arrivando dalla scalinata l’ho trovato di fronte e devo dire che è stato un gran bel colpo d’occhio!
La residenza, in mattoni e in stile medievale, si compone dell’edificio principale che ha su un lato delle arcate e al centro la massiccia Torre Civica, con in cima la tipica merlatura guelfa. La torre ospita un orologio e una cella campanaria con il vessillo comunale di Mondolfo, a bande oro e azzurro (l’oro rappresenta i campi fertili e il blu il Mare Adriatico).

All’interno si trova un’imponente scala che conduce al primo piano, dove troviamo la Quadreria comunale in cui sono esposti ritratti ducali e tele. Poi c’è la Sala Grande, illuminata da una loggetta, ricca di dipinti, tra i quali il “Ratto di Europa” del XVI secolo.
Dall’alto del Palazzo Comunale non può mancare uno scatto alla splendida piazza sottostante, circondata da edifici colorati. Molto graziosa!
Chiesa di Santa Giustina


Vicino al Palazzo Comunale, lungo la scalinata che porta alla parte alta del borgo, troviamo la Chiesa Parrocchiale di Santa Giustina.
La Chiesa è di fondazione altomedievale: danneggiata da due terremoti, viene ricostruita nel 1635 ed eretta in Collegiata da Papa Urbano VIII con il titolo di Insigne. Nel XVIII secolo la Chiesa è stata restaurata e arricchita, il risultato lo possiamo ammirare ancora oggi.

La facciata è a capanna con un piccolo rosone centrale in stile romanico, l’interno ha una sola navata e cinque altari laterali, oltre al Cappellone del Santissimo Sacramento, dove è venerata l’immagine della Madonna della Misericordia. Ci sono poi alcune opere importanti, come la statua seicentesca policroma della Patrona S. Giustina e l’effigie lignea di S. Emidio Vescovo e martire, preziose tele, la grande pala d’altare con cornice dorata della Madonna col Bambino e i Santi, l’antico organo “Gaetano Callido” risalente al 1776.
Centro storico e “Galleria senza soffitto street art”


Il centro storico di Mondolfo conserva ancora il fascino medievale, con le sue stradine strette e le case in pietra che creano un’atmosfera affascinante, perfetta per una passeggiata tranquilla. In alcune stradine si scorgono diverse fotografie appese ai muri o dipinti che abbelliscono le vie. Di cosa si tratta? Sono le opere progetto “Galleria senza soffitto“, una galleria all’aperto dove le pareti e le facciate degli edifici sono trasformate in opere d’arte che raccontano storie, emozioni e messaggi.



Le opere fotografiche sono affidate a Mario Giacomelli, fotografo e pittore italiano, mentre le sculture e i murales sono opera di artisti vari che utilizzano tecniche e stili variegati, dal graffitismo alla pittura figurativa, passando per l’astratto. Questo crea un percorso dinamico e stimolante per chi visita il borgo, con ogni angolo che rivela nuove sorprese visive.
Una delle opere più significative è la Scala Pianoforte di Mario Giacomelli: una foto ricordo qui è d’obbligo 😉
Bastione Sant’Anna

Un altro luogo di interesse di Mondolfo da vedere, nonché punto panoramico, è il Bastione di S.Anna. Risale al XVI secolo e fu realizzato in sostituzione del torrione “del forno” già presente lungo le mura, ma danneggiato durante l’assedio del 1517.
Cessata la funzione militare, ospitò il Monastero di S.Anna (che dà il nome al Bastione) con il giardino all’italiana completo di limonaia fatto realizzare dalle monache. Molto interessanti sono i locali ipogei con volte e pozzi per la raccolta delle acque.

Attualmente purtroppo non sono accessibili per questioni di sicurezza dovute ad alcuni crolli, ma si può visitare il giardino, vedere le belle arcate del monastero e i resti di artiglieria (due cannoni). Dal bastione si può ammirare, inoltre, un bel panorama sulla città e la cinta muraria.
Complesso Monumentale di Sant’Agostino

Subito fuori dalla mura del Castello di Mondolfo, sorge il Complesso Monumentale di Sant’Agostino, che include il convento con il chiostro, la Chiesa di Sant’Agostino e il Museo Civico.
Il chiostro seicentesco vede un pozzo al centro e lungo il perimetro le arcate con antichi affreschi della vita di Sant’Agostino.
Dalla stessa entrata del chiostro si accede anche al Museo Civico di Mondolfo. Il percorso propone una panoramica sulla storia cittadina, di Mondolfo e Marotta, attraverso reperti e immagini che ricostruiscono la cultura del territorio dall’età preistorica al Novecento.
Tra i vari reperti degni di nota troviamo i “Pupi del Calvario”, sagome raffiguranti i personaggi utilizzati il Venerdì Santo per la messa in scena della Passione, la giubba russa del garibaldino mondolfese Gaetano Alegi, la Macchina Oraria, un’opera preziosa di orologeria, risalente al 1858, oggi restaurata e funzionante (caricata a mano). Poi sono esposti manufatti preistorici, reperti lapidei, artigianato locale e vestigia rinascimentali.


Adiacente al chiostro c’è la Chiesa di Santa Maria (conosciuta come Chiesa di Sant’Agostino) che colpisce all’interno per i dodici altari scolpiti in legno o lavorati in pietra, davvero molto belli. Diverse le opere presenti sugli altari, appartenenti alla prima metà del XVII sec., di artisti importanti come Claudio Ridolfi, Giovan Francesco Guerrieri, il pittore fiammingo Ernst Van Schayck ma anche nel resto della chiesa, come il pulpito con baldacchino in legno dorato, il coro e la sacrestia lignei riccamente lavorati.
Info: l’ingresso è gratuito.
Abbazia di San Gervasio di Bulgaria
A qualche chilometro di distanza da Mondolfo sorge l’Abbazia di San Gervasio (V-VI sec.) al centro di un’area archeologica, dato che al suo posto probabilmente si trovava la stazione di posta di epoca romana di Ad Pirum Filumeni.
Gli interni della chiesa sono settecenteschi e la vera chicca è la cripta, che accoglie il sarcofago in marmo in stile ravennate e risalente al VI sec., che – forse – contiene il corpo di San Gervasio, antico patrono di Mondolfo.
Santuario della Madonna delle Grotte e Valle dei Tufi
Sempre a qualche chilometro di distanza dal borgo marchigiano, si trova il Santuario della Madonna delle Grotte. Si tratta di un piccolo edificio risalente al 1682 fatto in mattoni a vista, in elegante stile rinascimentale all’esterno e barocco all’interno.
Sull’altare è collocata l’effigie in terracotta della Vergine, molto venerata. Il santuario infatti è un luogo di pellegrinaggio e di pace, con la lussureggiante pineta che la circonda. Un posto dove ci si può rilassare su una delle numerose panchine presenti.
Sia il santuario che la pineta sono la porta di accesso alla famosa “Valle dei tufi”: incamminandosi sulla strada sterrata alla sinistra della chiesa si arriva in una viuzza, chiusa tra due pareti di sabbia e arenaria, lungo la quale si possono osservare diverse sculture dalle forme più fantasiose, scolpite nella friabile parete di tufo, che si intrecciano con le radici degli alberi.
Alla fine della strada dei tufi (lunga circa due chilometri), si può tornare indietro al Santuario della Madonna delle Grotte ripercorrendo la stessa strada. Un bel percorso nella natura, tranquillo e facile per tutti!
Curiosità: nel 1997, in piazza S. Pietro a Roma, Papa Giovanni Paolo II volle personalmente incoronare il capo della Madonna delle Grotte e questo episodio è ricordato nell’epigrafe in chiesa.
Curiosità su Mondolfo

“A Mondolfo le belle campane“, un proverbio recita proprio così, per la numerosa presenza di campane nel borgo. Domenica e nelle principali giornate liturgiche suonano in concerti solenni.
Tra le campane presenti, di varie grandezze, molto simpatica è quella sull’ex edificio postale: il carillon di campane suona per evocare quanto accadeva un tempo, cioè la partenza e l’arrivo della posta. Un po’ come il suono del messaggio sui nostri cellulari!
Suona tutti i giorni alle 11:00, 12:00 e 18:00; in estate anche alle 21:30.
Un’altra bella e grande campana si può ammirare nella Chiesa di Sant’Agostino, lungo la navata laterale: basta bussare piano per sentirne il suono.
Cosa vedere nei dintorni di Mondolfo

Nei dintorni di Mondolfo ci sono molte attrazioni da scoprire. Oltre alla adiacente Marotta, una località balneare in cui si può passeggiare sul lungomare, ecco alcune delle principali cose da vedere.
- Mondavio (circa 17 km): borgo medievale adagiato sulle colline nell’entroterra della provincia di Pesaro Urbino, noto per il suo centro storico, le mura e la rocca.
- Fano (15 km da Mondolfo): città storica con un affascinante centro, è famosa per il suo Carnevale. Approfondisci qui → Cosa vedere a Fano in un giorno a piedi
- Senigallia (13 km da Mondolfo): una delle località balneari più popolari delle Marche, con la sua famosa Spiaggia di Velluto. Oltre al mare, si possono visitare diverse cose, approfondisci qui → Cosa vedere a Senigallia in un giorno
- Corinaldo (16 km da Mondolfo): borgo medievale ben conservato, famoso per le sue mura fortificate e le strette vie acciottolate, nonché paese natale di Santa Maria Goretti. Approfondisci → Cosa vedere a Corinaldo in un giorno
- Pesaro (circa 40 km): città marchigiana sul mare, Capitale della cultura per il 2024 e patria del noto compositore Rossini. Scopri di più → Pesaro, cosa vedere in un giorno: itinerario
- Parco Naturale del Conero (a circa 60 km da Mondolfo): area naturale protetta, perfetta per chi ama fare escursioni e passeggiate nella natura. Imperdibile le spiagge di Numana e Sirolo, circondate da scogliere, sulla Riviera del Conero.
- Urbino (60 km da Mondolfo): una delle città rinascimentali più importanti d’Italia, nota per il suo Palazzo Ducale, la Galleria Nazionale delle Marche e luogo natale del pittore Raffaello. Scopri di più → Cosa vedere a Urbino in un giorno – Itinerario
- Fossombrone (40 km), antica cittadella di origini romane, con numerose chiese, palazzi e musei. Nelle vicinanze da vedere la Gola del Furlo, canyon creato dall’incessante scorrere dell’acqua del fiume e le Marmitte dei Giganti, poco fuori dell’abitato. Si tratta di enormi pozze formate dalla forza dirompente del fiume Metauro, nella stretta e alta della gola di San Lazzaro.
In questo articolo ti ho raccontato cosa vedere a Mondolfo e dintorni, e come avrai visto è un piccolo borgo dalle mille sorprese ma, soprattutto, offre diverse attività da fare nei dintorni, che tu sia un appassionato di arte o di natura.
Se vuoi sapere altre informazioni o vuoi lasciare un pensiero, fallo nei commenti e risponderò al più presto!
Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia
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