La cucina sarda è ricca di storia, cultura, tradizioni e sapori intensi. Affonda le sue radici nelle zone montuose dell’entroterra, legata alla tradizione agro-pastorale, per poi estendersi anche lungo le coste, arricchendosi con i frutti di mare freschi. 
Molti piatti tipici dell’isola sono nati dalla necessità dei pastori di allontanarsi per lunghi periodi dalla loro casa, cercando cibi che fossero resistenti al caldo e al freddo, facili da trasportare e che offrissero anche un buon apporto nutrizionale. Per questo motivo, nelle ricette sarde, non mancano una vasta varietà di insaccati e formaggi… basti pensare al famoso pecorino sardo!
Devo dire che di cucine in giro per l’Italia ne ho provate e quella sarda l’ho apprezzata molto, sia i piatti “caldi” che lo street food. Non mi ha assolutamente deluso, anzi!
Scopriamo insieme cosa mangiare a Cagliari: piatti tipici sardi e lo street food sardo che devi assaggiare assolutamente!
Buon appetito!

Cosa mangiare a Cagliari: piatti tipici della Sardegna imperdibili

Culurgiones

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Culurgiones

I culurgiones sono uno dei piatti più iconici della cucina sarda, una sorta di raviolo ripieno. La loro forma distintiva, a mezzaluna, ricorda una spiga di grano e il loro ripieno è generalmente a base di patate, pecorino sardo, aglio, menta e talvolta cipolla. Vengono poi conditi con un sugo di pomodoro fresco e, in alcune varianti, con burro fuso e formaggio grattugiato.
I culurgiones sono preparati a mano con una grande attenzione ai dettagli, soprattutto nella chiusura, che deve essere perfetta per sigillare il ripieno. 
A me sono piaciuti davvero molto, quindi consiglio di assaggiarli! Inoltre, se vuoi puoi provare a prepararli tu insieme a uno chef sardo, partecipando a un Laboratorio di Culurgiones a Cagliari con cibo e bevande inclusi.

Pane carasau

Pane carasau
Pane carasau

Il pane carasau è uno dei prodotti sardi più noti, conosciuto pure come “carta da musica” per la sua sottigliezza e fragilità. Si tratta di un pane tradizionale preparato con farina di semola di grano duro, acqua, lievito e sale. La caratteristica principale del pane carasau è il suo processo di cottura: dopo essere stato steso in sfoglie sottilissime, viene cotto due volte, prima su una piastra calda e poi in forno. Questo conferisce croccantezza e consistenza leggera.
Questo pane veniva originariamente preparato dai pastori sardi, che lo consideravano un alimento pratico per i lunghi spostamenti. La sua conservabilità e leggerezza era l’ideale per essere trasportato durante le lunghe traversate nel cuore dell’isola.
Il pane carasau può essere consumato in vari modi: in genere nei ristoranti tipici sardi viene servito come accompagnamento ai pasti, negli antipasti insieme ai salumi e formaggi sardi tipici, oppure utilizzato come base per piatti più elaborati, come la fregola con sugo o il pane frattau. Questo è un altro piatto tipico cagliaritano, dove il pane carasau viene immerso in un brodo caldo, arricchito con pomodoro, uovo, formaggio e pecorino grattugiato (una specie di lasagna).

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Impanadas 

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Impanadas

Le impanadas sarde sono uno street food tipico sardo, simile a delle tortine salate ripiene. Sono fatte con una pasta friabile e morbida che racchiude un ripieno ricco a base di carne, pesce, verdure o formaggio. A seconda della zona, le impanadas possono essere preparate con farce diverse, ma tra le più tradizionali troviamo quella con carne di maiale, cipolle, pomodori e spezie, oppure con tonno, olive e capperi.
La panadas sarda può essere servita come antipasto, piatto principale ma soprattutto street food, ed è molto apprezzata nelle occasioni festive o durante le sagre paesane. 
Io, ad esempio, l’ho acquistata alla Bottega di Castello, un locale vicino al duomo e l’ho trovata molto stuzzicante!

Pizzetta sfoglia sarda

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Pizzetta sfoglia

Un altro street food cagliaritano da assaggiare è la pizzetta sfoglia, molto apprezzata dai sardi stessi. Io l’ho provata da Tasta-La pizzetta sfoglia cagliaritana in Via Garibaldi, piccolo locale da asporto dove le preparano sia salate che dolci.
La pizzetta ha una base di pasta sfoglia farcita con una varietà di ingredienti freschi e saporiti, come polpo, pomodoro, mozzarella, olio d’oliva, e arricchita con ingredienti locali come olive, capperi, salsiccia o pecorino sardo. Inoltre, ci sono le versioni dolci con marmellata, cioccolato e altre prelibatezze.

Pizzetta sfoglia dolce
Pizzetta sfoglia salate

La preparazione della pizzetta sfoglia sarda è semplice, dato che viene stesa in dischi o rettangoli, poi condita con gli ingredienti scelti e infine cotta in forno fino a quando non diventa dorata e croccante. Il risultato è una pizzetta leggera e saporita, con una base croccante e un ripieno ricco di gusto. Non perderla!

Malloreddus

malloreddus piatti cagliaritani
Malloreddus

Tra i piatti tipici di Cagliari devono essere citati i malloreddus, noti come “gnocchetti sardi”, perché sono una delle paste più rappresentative della cucina sarda, il comfort food per eccellenza. 
La loro forma, piccola e rigata, li rende perfetti per trattenere i sughi ricchi e saporiti con cui sono conditi. 
La preparazione di questa pasta è abbastanza semplice, ma richiede una certa manualità: l’impasto è fatto con semola di grano duro e acqua, e la pasta viene arrotolata e modellata a mano, spesso con l’ausilio di un piccolo strumento chiamato “malloreddiera“, che serve a creare la caratteristica rigatura.
I malloreddus si servono con sughi robusti come quello alla salsiccia, che è uno dei più tipici della tradizione sarda (io infatti l’ho assaggiato proprio così!). Ci sono ovviamente varianti con sughi più semplici, come quello con burro e formaggio pecorino sardo grattugiato (in Sardegna è il prezzemolo di ogni minestra!).

Porceddu

Porceddu
Porceddu

Il porceddu è uno dei piatti più emblematici della cucina sarda, simbolo della tradizione gastronomica. Si tratta di un maialino da latte, cotto intero allo spiedo o in forno, con una lunga preparazione e condito con erbe aromatiche locali, come rosmarino, mirto e aglio. Deve essere cotto lentamente a bassa temperatura, per ore, fino a diventare tenerissimo all’interno e molto croccante all’esterno. La cottura lenta consente ai succhi della carne di mescolarsi con gli aromi, dando vita a un sapore unico e irresistibile. 
La carne, ricca e saporita, è uno dei piatti più apprezzati durante le festività, le sagre e i momenti di festa, come matrimoni e battesimi. 
Il porceddu si serve con un contorno di patate o una semplice insalata, ma in molte zone della Sardegna è consumato con il classico “pane carasau” e un buon bicchiere di vino rosso sardo. 
Anche questo è un piatto tipico cagliaritano che ho assaggiato, ma per gusto personale non mi ha particolarmente colpita. L’ho trovato un po’ pesante e grasso!
Molto utilizzata nella cucina cagliaritana anche la carne di cavallo, servita sia in straccetti che come semplice fettine (io l’ho mangiata in un panino da un paninaro sul Lungomare Poetto, buonissimo!), il capretto e l’agnello fatti arrosto, il cinghiale e la carne di pecora.

Fregola ai frutti di mare

La fregola sarda è una pasta tipica di Cagliari e della Sardegna, simile al cous cous, ma più grossa e dal sapore rustico. Si tratta di piccole palline di semola di grano duro tostate: la semola viene mescolata con acqua per formare delle piccole palline, che poi vengono tostate in forno per ottenere la caratteristica texture croccante.
La fregola è versatile e può essere utilizzata in vari piatti, dal sugo di pomodoro a quello con frutti di mare. Due dei piatti più famosi, specialmente sulla costa, sono la fregola ai frutti di mare e la fregola con le arselle, ovvero con vongole veraci e un sugo di pomodoro, aglio, prezzemolo e peperoncino.
Viene inoltre usata nelle zuppe, dove assorbe i sapori del brodo, o con carne, come in alcune varianti con salsiccia o con maiale. 
La fregola non l’ho assaggiata, ma sono sicura che tornerò in Sardegna e la proverò 😉

Mungetas

mungetas
Mungetas

Le mungetas sono le chiocciole (o lumache), un’altra specialità sarda che, in realtà, mi ha sorpreso trovare nei menù dei ristoranti cagliaritani. Essendo salentina, le conoscevo già come municedde e lumache. 
Nella cucina sarda si utilizzano in ricette diverse in base alle varie pezzature: c’è la ciogga minudda che si prepara lessata con patate, la ciogga grossa con un sugo piccante o con aglio e prezzemolo, i coccoi (che sono le lumache più grosse) serviti ripieni di un impasto di formaggio, uova, prezzemolo e pangrattato. Poi le Mungetas, che sono in pratica le municedde salentine, che si fanno cotte in padella con aglio, olio, prezzemolo e pangrattato. 

Seadas o sebada

Passiamo ai dolci tipici sardi e di Cagliari che sono uno più buono dell’altro. La seadas è un vero simbolo delle tradizioni dolciarie dell’isola e si tratta di una sorta di raviolo dolce, ripieno di formaggio pecorino fresco che viene poi fritto e cosparso di miele e zucchero a velo. La combinazione del formaggio caldo e leggermente salato con il miele dolce, crea un contrasto di sapori unico, che rende la sebada un dolce gustosissimo.
Questo dolce è di solito condiviso durante le feste e le celebrazioni, come il Natale o le feste patronali, ed è popolare nella Sardegna centrale. 

Casadinas

Pardulas dolci sardi
Pardulas

Le casadinas sono un altro dolce tradizionale della Sardegna, tipico di Cagliari e del centro-sud dell’isola. Si tratta di piccole torte ripiene con ricotta di pecora e aromi, che possono includere scorza di limone, zafferano e talvolta miele. La loro forma è simile a quella di una mezzaluna o di un piccolo pasticcio, con una base di pasta frolla che racchiude un ripieno cremoso e saporito.
Simili alle casadinas ci sono le Pàrdulas, con un ripieno a base di ricotta, ma hanno un aspetto a cupola, più soffici e ricoperte di zucchero a velo o semolato. Sono buonissime, non perderle!

Amaretti

amaretti sardi
Amaretti

Gli Amarettus, chiamati anche Marigosos, sono fatti con mandorle tritate, zucchero e albume d’uovo. Hanno una consistenza croccante all’esterno e morbida all’interno, un sapore dolce e delicato ma con una leggera nota amara dovuta alle mandorle amare. 
Gli amaretti sardi sono più morbidi rispetto ad altre varianti italiane, come quelli di Saronno, e sono di diverse forme, a seconda della tradizione locale. 
Sono perfetti come dessert per accompagnare un buon caffè o un vino dolce come il moscato sardo. Io li adoro, li ho ritrovati sia nei forni (quelli in foto) che a colazione nel mio b&b!

Pirichittus

Pirichittus sardi
Pirichittus

I pirichittus sono dei dolci tipici di Cagliari simili a piccole frittelle a base di farina di grano, zucchero e lievito, che vengono poi fritte in olio caldo. La loro forma è generalmente rotonda o a forma di ciambella, ma possono variare leggermente a seconda della zona.
I pirichittus sono dolci semplici ma molto saporiti, che durante la cottura assumono una consistenza croccante all’esterno e morbida all’interno. Sono poi cosparsi di zucchero a velo o di miele. A volte, sono aromatizzati con scorza di limone o cannella, per dare un tocco in più di freschezza o speziatura.
I pirichittus si mangiano durante le feste, in particolare per il Carnevale e altre celebrazioni locali, e vengono consumati sia come snack che dessert. 

Papassine sarde

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Papassine

Tra le cose da mangiare a Cagliari troviamo le papassine, dolce sardo legato al periodo natalizio anche se si trova tutto l’anno (io ad esempio l’ho trovate a novembre in un forno a Oristano). Questi biscotti sono a base di farina, zucchero, uova, strutto, aromi (come arancia o cannella) con un cuore di uva sultanina, mandorle e noci. 
La croccantezza delle mandorle e la morbidezza dell’impasto, rende le papassine un dolce goloso, perfetto per essere condiviso con amici e famiglia.

In questo articolo ti ho illustrato cosa mangiare a Cagliari: piatti tipici sardi e street food. I piatti sono uno più buono dell’altro… solo nello scrivere questo articolo mi è venuta l’acquolina in bocca! Infatti non vedo l’ora di tornare per provare altri piatti della cucina tipica sarda. 
Hai altri da aggiungere o qualcosa da chiedere? Fallo nei commenti!

Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia


Lucia Nuzzaci

Ciao sono Lucia, sociologa per formazione, copywriter e travel blogger dal 2017 per lavoro, fondatrice di souvenirdiviaggio.it per dare spazio e vita ai miei viaggi. Amo scrivere, parlare, leggere, viaggiare con mio marito e i miei due figli, fissare gli istanti di un viaggio in mille scatti.

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