Iglesias è una piccola perla situata nel sud-ovest della Sardegna, in una zona ricca di tradizioni minerarie. Infatti, il nome di Iglesias deriva da “Iglesiente”, il territorio che ha avuto un ruolo centrale nella storia mineraria sarda, di cui Iglesias è la città principale.
Passeggiare per le strette viuzze del centro ti farà fare un salto indietro nel tempo: qui l’atmosfera è serena e piacevole, c’è un silenzio quasi surreale essendo un paese fuori dagli itinerari turistici più conosciuti.
Nonostante sia piccolo, Iglesias ha diversi luoghi d’interesse che raccontano la storia locale e quella più ampia della Sardegna. Inoltre, è molto carina da fotografare vista la presenza di diverse installazioni di biciclette ed ombrellini colorati per le vie del centro.
Scopri nell’articolo cosa vedere ad Iglesias e dintorni in mezza giornata o in un giorno, se vuoi fare con più calma.
Buona lettura!

Iglesias: cosa vedere e fare nel centro storico

Piazza Lamarmora

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Piazza Lamarmora, Iglesias

Piazza Lamarmora è il più importante ritrovo dei cittadini di Iglesias e punto di intersezione di ben otto strade, che conducono alle antiche porte cittadine.
La cosa che mi ha colpito subito di questa piazza è la fontana detta de “Su Maimoni”, dal nome della tradizionale divinità delle acque, recentemente ricostruita con le sembianze di un’antica fonte pubblica situata qui sino al 1872, poi demolita per ragioni di viabilità.
L’altra cosa che mi ha affascinato è la grande facciata decorata del palazzo dell’ex Pasticceria La Marmora (sede dell’Offelleria Svizzera) in stile Liberty. I dipinti, restaurati nel 2004, tappezzano la facciata e rappresentano immagini pubblicitarie di famose marche di dolciumi e liquori.
Ci sono anche altri edifici in stile liberty nel paese, come la Palazzina Liberty in Corso Matteotti, con le quattro bow-windows (finestre ad arco) sovrapposte a due a due oppure la Villa Liberty di Via Cattaneo, con le decorazioni sontuose e il suo rigoglioso giardino.

Cattedrale di Santa Chiara d’Assisi

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Cattedrale di Santa Chiara d’Assisi, Iglesias

Facendo qualche metro si apre davanti l’ampia Piazza Municipio, in cui spiccano bar con tavolini all’aperto, la Cattedrale di Santa Chiara d’Assisi e diversi palazzi, come il vecchio Palazzo Comunale, il Palazzo Vescovile e il palazzo, risalente al XVI secolo, appartenuto alla nobile famiglia Salazar.
La cattedrale di Iglesias è l’unica al mondo dedicata a Chiara d’Assisi e divenne cattedrale nel 1503. L’architettura originaria era di stile gotico con influenze romaniche e ne rimangono visibili alcuni elementi, come la facciata inclinata, il portale con arco a tutto sesto, parte della fiancata, una sezione del campanile e l’ingresso laterale.

Interno della Cattedrale di Iglesias
Interno della Cattedrale, Iglesias
Piazza del Municipio, Iglesias
Piazza del Municipio, Iglesias

Sulla facciata a capanna si aprono un portale romanico e un rosone, a destra si innalza il campanile trecentesco. L’interno, inizialmente composto da una sola navata, è stato modificato nel XVI secolo con l’aggiunta di campate a volte stellari e cappelle laterali. Nel XIX secolo furono costruiti la sacrestia e gli uffici; in seguito la Cattedrale fu collegata con un corridoio aereo al palazzo vescovile.
Non ci sono particolari opere d’arte prestigiose, ma meritano una visita l’altare ligneo dorato di sant’Antioco, opera in stile barocco del 1714 e un altare in marmi policromi del 1769. Vicino all’ingresso si trova un seicentesco angelo marmoreo che regge l’acquasantiera.

Chiese di Iglesias

Centro storico e chiesa della purissima iglesias
Centro storico con Chiesa della Purissima sul fondo, Iglesias

Ci sono diverse chiese da visitare oltre alla cattedrale, ecco alcune che potresti inserire nel tuo itinerario di Iglesias.

  • Chiesa della Purissima (o del Collegio), che si contraddistingue per la facciata bianca con l’alto campanile che funge, tutt’oggi, da torre dell’orologio, mentre all’interno ci sono notevoli arredi marmorei nelle tre cappelle laterali.
  • Chiesa di San Domenico: sobria ma con un ingresso maestoso in stile gotico catalano. Fra gli arredi da menzionare ci sono quattro lapidi, tra le quali una dedicata al vescovo Nicolò Cannavera, al quale si deve l’erezione della chiesa.
  • Chiesa di San Francesco, con la semplice facciata a capanna e le cappelle interne con volte a crociera. Da menzionare l’acquasantiera e il retablo opera di Antioco Mainas.
  • Chiesa di San Marcello, del quale oggi si può ammirare solo il prospetto neogotico a spiovente di colore rosso, con un rosone e il portale sormontato da un arco.
  • Chiesa di San Michele, custodisce il simulacro del santo titolare della chiesa, un rilievo rappresentante l’ultima Cena e un’acquasantiera scolpita.
  • Chiesa del SS. Salvatore, tra le più antiche di Iglesias, rappresenta un capolavoro architettonico dell’Alto medioevo. La chiesa misura 10 metri per 16 e richiama ai modelli bizantini, sia all’interno che all’esterno.

Teatro Electra

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Teatro Electra, Iglesias

Sempre nel centro storico di Iglesias è da vedere il Teatro Electra, precisamente situato in Piazza Plichi. L’edificio, sorto verso la fine degli anni venti, ha una grande facciata bianca e liscia, scandita da ampie finestre con vetrate geometriche.
Inizialmente era stato concepito come cinematografo, poi nel 1994 è stato convertito in teatro. Attualmente ha circa 300 posti a sedere e si tengono qui vari spettacoli, quindi il modo per visitarlo è assistere ad un’opera o a un concerto.

Piazza Oberdan e Piazza Sella

Piazza Sella è il centro della vita cittadina di Iglesias ed è perfetta per rilassarsi sulle panchine presenti. Qui si tiene anche il mercato.
La piazza è intitolata a Quintino Sella grazie ad una statua che lo rappresenta, situata al centro e realizzata da Giuseppe Sartorio. Quintino Sella è celebre per aver valorizzato Iglesias come città mineraria.
Di fronte a Piazza Sella si trova Piazza Oberdan, che vede al centro un Monumento ai Caduti, opera di Francesco Ciusa. Qui si tengono parate e commemorazioni militari.

Tips: Giuseppe Sartorio ha realizzato un gran numero di statue nel cimitero monumentale di Iglesias. Sono ben 65 le opere che impreziosiscono il cimitero, se hai tempo facci un salto!

Museo Mineralogico e dell’Arte Mineraria

Non poteva mancare a Iglesias il Museo Istituto Minerario che comprende due musei: quello dell’Arte Mineraria e il Museo di Mineralogia.
Il Museo Mineralogico sorge nel 1871 con la Scuola Mineraria, per il completamento della formazione dei periti minerari. Accoglie circa 3000 reperti disposti in due sale, una delle collezioni più complete e preziose del settore, ed esemplari di minerali introvabili.
Nel Museo dell’Arte Mineraria invece ci sono gli attrezzi per l’estrazione e le macchine utilizzate in miniera, una raccolta fotografica dell’epoca, diversi macchinari moderni.
Info: costo biglietto €10,00

Collezione Pistis-Corsi

Comune di Iglesias, Piazza del Municipio
Comune di Iglesias, Piazza del Municipio

La Collezione Pistis-Corsi si trova presso l’Archivio Storico Comunale (Via delle Carceri) e comprende importanti reperti paletnologici che dalla preistoria, attraverso l’età fenicio-punica e romana, giungono sino al medioevo. La collezione è una donazione fatta dagli eredi dell’Ispettore Salvatore Pistis, alla quale fu aggiunto un medagliere nel 1971.
Vetro, ceramica, pietra, metallo sono gli elementi che caratterizzano i pezzi, appartenenti al periodo preistorico fenicio-punico, romano, alto e basso medievale.
Nello stesso edificio si conserva l’Archivio Storico con la storia di Villa di Chiesa, antico nome della città, a partire dai periodi catalano-aragonese, spagnolo e sabaudo.
Info: visite guidate a cura del personale dell’Archivio ore 9:00 – 12:00 e 16:00 – 20:00

Fortificazioni medievali: mura pisane e castello

Mura viste dalla Torre Guelfa
Mura e panorama dalla Torre Guelfa, Iglesias

Iglesias è circondata da mura tuttora visibili per lunghi tratti, specialmente nella parte settentrionale dove si può vedere integro il fossato e le mura massicce. La cinta muraria era intervallata da 23 torri e l’accesso al borgo storico poteva avvenire solo attraverso le quattro porte: Maestra, Castello, Sant’Antonio e Porta Nuova.
Lungo il percorso murario spicca la Torre Guelfa, situata nel punto più alto. Qui si può salire autonomamente e godere di un bellissimo panorama sulla città e il territorio circostante.

Castello Salvaterra, panorama dalla Torre Guelfa - Iglesias
Castello Salvaterra, panorama dalla Torre Guelfa – Iglesias
Torre Guelfa, Iglesias
Torre Guelfa, Iglesias

Tra Porta Castello e Porta Sant’Antonio fu costruito sul colle di Salvaterra il Castello Salvaterra, per volere del Conte Ugolino della Gherardesca. Di questo si vedono i ruderi dell’antica fortificazione e la porta con il ponte lavatoio con i vari stemmi nobiliari e dei Gherardesca.
A fine ‘800, quando perse definitivamente la sua funzione militare, venne unito ad una villa in stile neogotico e a una vetreria, progettate entrambe dall’ingegner Edoardo Sanna.
Attualmente, oltre ad offrire una splendida vista sulla città, ospita manifestazioni e la mostra permanente di Storia e Torture Medievali, con corazze, armi, macchine belliche e strumenti di tortura utilizzati nei processi dell’Inquisizione.
Info: per visitare il Castello Salvaterra o prenotare la visita bisogna contattare l’Associazione Balestrieri Iglesias tel. +39 3519783566.

Scopri Iglesias con una visita guidata!

Eventi e tradizioni di Iglesias

centro storico iglesias
centro storico di iglesias

Feste, sagre, manifestazioni con temi sia sacri che profani occupano un posto importante a Iglesias. Molto caratteristica è la settimana santa con i riti spagnoli risalenti al Seicento, dove si tengono processioni durante il giovedì, venerdì e sabato santo. In particolare, il giovedì e venerdì tutti, adulti e giovani, sono vestiti di bianco e incappucciati. Molto suggestivo!
Da menzionare, inoltre, le celebrazioni – molto sentite a Iglesias – di Santa Chiara l’11 agosto, patrona della città, e dell’Assunta il 15 agosto. La sera del 15 agosto si svolge la processione dei candelieri, con un corteo che porta in processione dei candelieri alti quattro metri e si conclude con una grande fiaccolata.
Non mancano gli eventi come il Torneo della Balestra, la prima settimana di agosto e l’Ottobrata Iglesiente, con convegni, musica, degustazioni, cinema e la cronoscalata Iglesias – Sant’Angelo, storico circuito di gara in cui partecipano equipaggi provenienti da tutta la Sardegna.
Infine, a maggio si tiene “monumenti aperti“, un’iniziativa regionale in cui si possono visitare gratis, durante la manifestazione, monumenti civili e religiosi, nonché siti minerari.

Cosa vedere a Iglesias e dintorni: la costa e le miniere

Miniera Sirai-Serbariu, Carbonia
Miniera Sirai-Serbariu, Carbonia

Iglesias è la sede del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna: qui si può fare un percorso attraverso pozzi, colline di fanghi rossi, attrezzature abbandonate, resti di villaggi fantasma e miniere.
Il viaggio in questo parco può cominciare da Villamarina, situata nell’immediata periferia di Iglesias. Qui si trovano i resti della miniera, ovvero gli edifici industriali come il Palazzo Bellavista, il Pozzo Vittorio Emanuele e il Pozzo Sella.
Più avanti, sulla strada per Carbonia, si incontrano le Gallerie di San Giovanni, di fronte all’ex villaggio minerario di Bindua. Un breve percorso con il trenino elettrico, un ascensore e una scala a chiocciola, conducono alla Grotta di Santa Barbara, protettrice dei minatori, con stalattiti e stalagmiti, colonne, cristalli di barite che rivestono le mura.
Proseguendo ancora si giunge ai villaggi abbandonati di Seddas Moddizzis e Sa Macchina Beccia, costruiti per i dipendenti della miniera. Qui si può vedere il Pozzo di Santa Barbara (Sa Macchina Beccia) realizzato come un piccolo castello.
Ancora, ci sono da vedere nei dintorni di Iglesias la miniera piombo-zincifera di Nebida e l’imponente Laveria Lamarmora, per poi più avanti raggiungere Masua con il suo Museo delle Macchine da Miniera e la locale miniera.

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C’è poi Porto Flavia, un gioiello d’ingegneria che consente di imbarcare direttamente i minerali sulle barche e la frazione mineraria di san Benedetto, con a poca distanza la miniera piombo-zincifera di Malacalzetta.
Infine, in circa 25 minuti, si arriva a Carbonia, una città ‘giovane’ nata col boom minerario, per garantire alloggio ai lavoratori del bacino carbonifero Sirai-Serbariu. All’epoca, le miniere sulcitane erano una delle principali fonti di approvvigionamento energetico dell’Italia.
Ne parlerò in maniera approfondita in un apposito articolo, dato che l’ho visitata, ma qui si trova la Grande Miniera di Serbariu con il Museo del Carbone che consiglio di visitare!
All’altezza di Masua si può ammirare uno dei tratti di costa più suggestivi, dove si vedono repentini passaggi dalla montagna al mare, piccole spiagge, falesie a picco sul mare trasparente. Imperdibile Dirimpetto, il faraglione bianco calcare di Pan di Zucchero, un isolotto calcareo alto 133 metri (uno dei più grandi faraglioni d’Europa).

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Dove dormire a Iglesias

Gli alloggi ad Iglesias spaziano da eleganti hotel situati nel cuore della città fino a soluzioni più intime e raccolte, come i bed & breakfast e gli affittacamere familiari. Non mancano strutture immerse nel verde, per scoprire la bellezza autentica della Sardegna.
Soggiornare a Iglesias può essere strategico per visitare le zone nei dintorni e la costa con le spiagge, potendo giungere facilmente nelle grandi città come Cagliari, ad esempio. Scegli la soluzione per te!

In questo articolo ti ho raccontato cosa vedere a Iglesias e dintorni, e come avrai capito ci sono un bel po’ di cose da fare. Non solo monumenti, ma un’area mineraria tutta da scoprire che per gli appassionati (e non) è un vero e proprio paradiso. Come anticipato, io ho visitato la miniera di Carbonia e, da non appassionata, mi è piaciuta molto la visita. Apprezzata anche dai miei bambini!
Se hai qualcosa da chiedere o un pensiero da lasciare, fallo nei commenti 🙂

Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia


Lucia Nuzzaci

Ciao sono Lucia, sociologa per formazione, copywriter e travel blogger dal 2017 per lavoro, fondatrice di souvenirdiviaggio.it per dare spazio e vita ai miei viaggi. Amo scrivere, parlare, leggere, viaggiare con mio marito e i miei due figli, fissare gli istanti di un viaggio in mille scatti.

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