Nel nostro bel Paese ci sono tanti posti sconosciuti che meritano tanto, ne parlo sempre quando visito piccoli borghi, abbazie, musei e altro. Oggi, voglio parlarti proprio di uno di questi posti, in particolare dell’Abbazia di Santa Maria delle Moie a Moie, in provincia di Ancona, nelle Marche, esempio significativo di architettura romanica nella regione.
Non è un posto che ho visitato, ma conto di farlo quando mi sarà possibile. Questo articolo che stai per leggere è stato scritto grazie al preziosissimo materiale che mi gentilmente messo a disposizione Martina Gambioli, storica dell’arte di Moie, che tiene molto a questo luogo e cerca di farlo conoscere in diversi modi ad un pubblico più ampio possibile.
Quindi, ti presento di seguito l’Abbazia di Moie e le sue bellezze.
Buona lettura!
INDICE DEI CONTENUTI
La Storia dell’Abbazia di Santa Maria delle Moie
Moie è una cittadina di circa 5.500 abitanti situata nella media valle del fiume Esino. L’Abbazia, fondata nel XII secolo dalla famiglia Attoni – Alberici – Gozoni come monastero privato, era inizialmente ubicata al margine della riva sinistra dell’Esino in una zona paludosa detta moja, da cui deriva il nome dell’abbazia e dell’omonimo centro abitato.
L’abbazia confinava con una zona boscosa indicata come Silva.
Nel corso degli anni ricevette numerose donazioni: risulta infatti da un registro del catasto che comprendeva una superficie di circa 165 ettari e quattro mulini. Continuò a crescere fino ad arrivare a 428 ettari.
La chiesa fu restaurata nel 1524 e comportò la trasformazione della parte superiore del corpo occidentale e la costruzione del campanile. Nel 1600 il vescovo diocesano Marco Agrippa Dandini elevò la parrocchia a chiesa di Santa Maria delle Moie.
Ci furono in seguito altri lavori, terminati nel 2004, dopo un incendio nell’abside sinistra, con il quale si è cercato di riportare l’architettura romantica alla sua essenzialità.
Cosa vedere nell’Abbazia di Moie: esterni e interni
La chiesa è costruita con pietre squadrate di arenaria giallastre. È divisa in tre navate, con quella centrale leggermente più alta di quelle laterali, che terminano con un’abside semicircolare a est. Sul lato nord ci sono due absidi decorate che sporgono verso l’esterno.
All’entrata è posto un atrio a pianta quadrata e fiancheggiato da due ambienti, il sinistro accoglie una scala a chiocciola. Il bel portale è decorato con intrecci di foglie e fiori.
Gli elementi più interessanti dell’Abbazia di Moie sono le absidi e soprattutto la pianta a croce greca immissa, uno schema riferito ad una influenza bizantina che convive con un’architettura lombarda, in particolare nel trattamento sobrio delle superfici murarie esterne, con archetti ciechi e lesene.
Le peculiarità costruttive dell’Abbazia si riscontrano in altre costruzioni religiose marchigiane e non, ad esempio la Chiesa abbaziale di Santa Maria di Portonovo di Ancona, la Cattedrale di Bobbio e San Giovanni a Como dove, come a Moie, la campata d’ingresso che si trova fra le due torri viene combinata con un matroneo.
Le opere dell’Abbazia delle Moie di Maiolati
L’interno, in penombra, è molto suggestivo e dal punto di vista artistico presenta alcune opere da ammirare.
Sono presenti una pittura murale del XVI secolo raffigurante sant’Antonio Abate, una tavola dedicata a Maria col Bambino opera di un pittore anonimo e sull’altare principale un crocifisso del XVIII secolo.
Un dipinto della Madonna alla quale è dedicata la chiesa, invece, ornava l’altare maggiore.
La Madonna della Misericordia è molto venerata nella Vallesina e nelle Marche, infatti ne esistono diverse riproduzioni. Tra l’altro l’8 settembre si celebra la festa Patronale della Madonna della Misericordia con funzioni religiose e la processione pomeridiana.
Alla Patrona è stato dedicato un inno ”O Madre di Misericordia” scritto appositamente dal moiarolo Padre Armando Pierucci.
Informazioni utili per visitare l’Abbazia di Moie
Come arrivare a Moie e all’Abbazia di Santa Maria
Moie dista da Ancona circa 30 km.
La posizione precisa della chiesa puoi trovarla a questo link.
In auto: dall’autostrada A14 si esce allo svincolo di Ancona nord e si imbocca la superstrada Fabriano-Roma. Poi si prende l’uscita per Moie.
Dall’Umbria si deve imboccare la stessa superstrada da Perugia.
In treno: la stazione più vicina è quella di Montecarotto-Castelbellino. Da qui bisogna prendere un taxi o altri mezzi pubblici.
Orari e costi
La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 19:30. Ingresso gratuito.
Ringrazio Daniele Guerro e Martina Gambioli per il materiale informativo e le foto. È stato un piacere far conoscere questa chicca marchigiana e, certamente, può essere una cosa da vedere nelle Marche. Da mettere in lista!
Ti aspetto nel mio prossimo viaggio!
Lucia
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