Caro Simone,
ho aspettato 4 mesi dalla tua nascita per scriverti una lettera, forse perchè non ho avuto tempo di farlo prima, considerando che ormai riempi le mie giornate, o forse perchè volevo dedicare il giusto tempo, trovare le parole adatte. Comunque, ora credo sia arrivato il momento giusto per raccontare il viaggio più bello della mia vita.
Sai, con tuo padre ti abbiamo cercato tanto e, il giorno in cui ho scoperto di essere incinta, è stato bellissimo… si stava avverando un sogno!
Ti ho tenuto in grembo per quasi 9 mesi intensi in cui ti sentivo, puntavi i tuoi piedini e ti muovevi a destra e sinistra. Sono stati mesi stancanti, specialmente verso la fine (parliamo di un caldo giugno)… ma ne è valsa la pena!
Penso che le difficoltà della gravidanza, del parto e della vita quotidiana vengano superate ogni qualvolta tu mi sorridi o, semplicemente, ogni volta che mi guardi con quegli occhietti dolci.
Credimi, non è semplice accudirti sola (soprattutto quando piangi e non capisco perchè!) dato che sono lontana da tutti gli amici e parenti, però in fin dei conti ce la caviamo bene. Sono soddisfatta di quello che riesco a donarti, ovviamente grazie anche al prezioso aiuto di tuo padre, però vorrei darti sempre di più e, a volte, mi chiedo se le cose che faccio per te sono giuste.
Non c’è qualcuno che ti insegna a fare la madre, si fa e basta, si agisce con istinto e amore… a volte, sicuramente, sbaglio, ma sappi che agisco come penso sia meglio per te e in buona fede!
Spesso ti guardo dormire o giocare e mi luccicano gli occhi, oppure ti stringo forte a me e mi sembra che non mi serva nient’altro per star bene.
Sai, vorrei dirti che tu hai cominciato a esplorare il mondo già da quando eri beato nella mia pancia. Sei stato a Lecce, Verona, Chioggia, Treviso, Trieste, Ferrara e Rimini.
I tuoi occhi hanno rivisto dal vivo il nostro Salento e dei borghi affascinanti quali Bassano del Grappa, Cittadella e la romantica Venezia. Tuttavia, presto, ti porterò in altre splendide città italiane e non.
Ti farò viaggiare ovunque, perché voglio che tu veda tutto con i tuoi occhi: rimarrai affascinato dalle meraviglie di una bella città d’arte, da un paesaggio, da un tramonto sul mare.
Conoscerai tante gente e, vedrai, che ci sono persone e culture diverse che ti insegnerò a rispettare. Ricorda che le differenze non sono altro che un arricchimento!
Non vorrei mai che tu crescessi con la mente ottusa e il cuore chiuso. Il mio più grande desiderio è che tu cresca con la mente e cuore aperti, nell’onestà e nella bontà verso gli altri… verso te stesso. È così figlio mio, per voler bene e accettare gli altri, bisogna farlo prima con noi stessi.
Ti insegnerò a non fregartene nulla dei pregiudizi e della gente che parla, perché parlerà sempre. Tutti vogliono dire la loro su tutto e tutti sono pronti a giudicare, però tu devi andare per la tua strada sicuro di te e di quello che sei.
Ogni genitore, credo, spera che il proprio figlio segua le proprie orme, io per te spero solo il meglio. A me non importa che lavoro farai o che scuola sceglierai (un po’ presto per parlarne), l’importante è che tu stia in salute e sia felice. Dal canto mio ti appoggerò e ti correggerò solo se penso che tu stia sbagliando, guidata dall’amore.
Spero un giorno tu legga questa lettera e che ti emozioni come è successo a me (la lacrimuccia è scesa!).
Nonostante tuo padre abbia tagliato il cordone ombelicale che ci univa fisicamente, noi non ci divideremo mai e non permetterò a nessuno di farlo.
Tu sei parte di me e io di te.
Ci sarò sempre.
Con affetto,
tua madre Lucia
2 commenti
Marina · 06/12/2019 alle 12:04
Queste da mamma è il viaggio più bello te lo assicuro!! Irene anche ha viaggiato molto per i suoi soli 3 anni (Thailandia, Cambogia, Malesia, Cina, Usa, Italia e a natale la porteremo a Mosca a vedere babbo natale) viaggiare con loro ci arricchisce e ci stupisce!
Lucia Nuzzaci · 06/12/2019 alle 21:50
Wow… effettivamente la tua piccola ha già visto tanti posti! Spero anch’io di poter portare Simone ovunque 😉